Torino - Sila Holding Industriale – capogruppo di uno dei principali player globali nel mercato dei comandi cambio e cavi per autoveicoli – ha finalizzato un’articolata operazione di ricapitalizzazione e rimodulazione del proprio indebitamento. Il gruppo, che meno di tre anni fa si era visto costretto ad una radicale ristrutturazione a causa della contrazione dei volumi che aveva investito il settore auto, beneficia oggi di quelle coraggiose azioni industriali intraprese dalla proprietà alla fine del 2013. Per l’esercizio in corso, è atteso un fatturato di oltre 120 milioni di euro, con Ebitda in forte crescita. Le già positive performance registrate dal gruppo nell’ultimo biennio fanno leva su una ritrovata efficienza, che valorizzando il know how e le risorse presenti in azienda, ha permesso l’acquisizione di nuove importanti commesse dai principali car maker mondiali. Sila ha così potuto salvaguardare i livelli occupazionali delle operations italiane, in Piemonte, Abruzzo e Basilicata, e delle controllate estere, nonché accelerare il piano di rimborso del debito vantato dalle principali banche nazionali, che non hanno accusato alcuno stralcio, bensì beneficiato di un ritorno in bonis del gruppo, vedendo ripagata la fiducia accordata in occasione della passata ristrutturazione. L’operazione di ricapitalizzazione e rimodulazione dell’indebitamento ha mantenuto in mani italiane la proprietà dello storico gruppo torinese, tramite un piano di risanamento che prevede, tra le altre operazioni societarie, la revoca della liquidazione della capogruppo e la fusione delle controllate italiane. “L’accordo siglato alla fine di Dicembre ci permette di iniziare l’anno guardando con nuovo entusiasmo alla crescita del gruppo, che ha visto confermata la fiducia da parte dei principali clienti, sulla base di competenze tecnologiche sicuramente distintive. Questi ci hanno supportato anche nei momenti di difficoltà, consentendo a Sila di conquistare il favore del sistema bancario. Abbiamo lavorato duramente e mantenuto gli impegni presi”, ha dichiarato Edoardo Pavesio, Presidente del gruppo.
“La nostra mission, ossia quella di essere innovatore di prodotto con presidio internazionale, trova nella nuova struttura finanziaria e societaria del gruppo il necessario presupposto per competere al meglio in un mercato che si è fatto sempre più competitivo e globale. Ora siamo davvero pronti ed attrezzati per intercettare le nuove evoluzioni del settore”, ha aggiunto Chris Dixon, Amministratore Delegato di Sila.
Nell’operazione il gruppo è stato assistito dal Financial Advisory di Deloitte in qualità di consulente finanziario e da Roland Berger che ha agito come advisor industriale. Gli aspetti legali sono stati curati dallo Studio Paul Hastings, nella persona dell'Avvocato Paolo Manganelli, ora in Ashurst, mentre quelli societari e di monitoraggio del processo dallo Studio GMR di Torino, nella persona del Dottor Andrea Gabola, che ha operato in qualità di CRO. L’attestazione del Piano è stata rilasciata dal Professor Alberto Tron ed il ceto bancario è stato assistito dallo Studio Hogan Lowells.
Sila Group è uno dei principali operatori globali del mercato automotive components, produce oggi comandi cambio manuali ed automatici, cavi per l’azionamento di sistemi meccanici vari ed elementi estetici per il completamento di sistemi di comando, con 7 stabilimenti in Europa, Asia ed America Latina, impiega oggi circa 1.300 addetti. Maggiori info su www.grupposila.com.