Malpensa - Riceviamo e pubblichiamo dall'Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore Ufficio Promozione e Pianificazione Territoriale: "Con decreto del 8 giugno 2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza – Direzione Generale Valutazioni Ambientali di concerto con il Ministero della Cultura - Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio ha espresso il Giudizio di Compatibilità Ambientale del “Masterplan 2035” dell’aeroporto di Milano- Malpensa con giudizio favorevole di compatibilità ambientale per tutti gli interventi interni al sedime aeroportuale escludendo che l’area cargo aereo merci si realizzi ampliando l’aeroporto fuori dal sedime attuale occupando un ambito naturale esistente (brughiera e aree naturali)…. come prevede l’opzione proposta e quindi orientando lo sviluppo del progetto verso differenti alternative indicate dallo stesso proponente che sfruttano aree libere interne ai confini della vasta aerea aeroportuale. La Determinazione del Ministero dell’Ambiente è la conclusione logica di una procedura all’interno della quale, il nostro Ente Parco, la Regione Piemonte, la provincia di Novara insieme ai Comuni, al Parco del Ticino Lombardo e alle varie associazioni ambientaliste, avevano fatto rilevare come le conclusioni della Studio di impatto ambientale non fossero coerenti e sostenute dalle stesse analisi e valutazioni tecniche contenute nel documento presentato da ENAC. In particolare il nostro Ente con proprio atto deliberativo aveva evidenziato alcuni aspetti, in particolare i limiti dell’area di studio e verifica che si fermava al confine lombardo dell’area Ticino mentre lo stesso Piano Nazionale degli aeroporti indicava come area interferita dalla attività aeroportuale l’intera Valle del fiume; Il fatto che le valutazioni conclusive che portavano a determinare come la più idonea la soluzione proposta che interessava l’area di brughiera fosse sostenuta e determinata dal peso dato nella valutazione degli aspetti economici/logistici rispetto a quelli ambientali del territorio interferito (tale passaggio nel nostro parere è richiamato in modo esplicito nella istruttoria del Ministero). La Direttrice ad interim arch. Monica Perroni precisa che “ è stato evidenziato come la verifica degli impatti sul territorio conseguenti all’ampliamento della infrastruttura aeroportuale non poteva essere limitato ai confini amministrativi e agli effetti dovuti solo alla attività riferita al sedime bensì anche al sorvolo ma doveva comprendere l’analisi sull’ambiente interferito, nel senso più ampio del termine, anche dalla intera rete infrastrutturale di servizio (aeroporto, strade, ferrovie, servizi, etc) che come bacino di utenza interessava direttamente anche il territorio Piemontese ed in particolare l’area protetta del Ticino Lago Maggiore nel suo insieme e quindi si doveva verificarne gli effetti anche identificando e monitorando “punti sensibili” sul nostro territorio sia riferiti agli insediamenti umani interferiti direttamente dalle rotte di decollo (Oleggio in primis) che agli effetti sulle aree naturali protette”. Oltre a quanto riferito specificatamente agli aspetti naturalistici, con l’espressione del provvedimento di valutazione di incidenza, attraverso il parere dell’Ente era stato evidenziato come le verifiche ambientali riferite alla opzione proposta tenevano in considerazione solo le aree occupate dalle nuove infrastrutture escludendo possibili futuri ampliamenti mentre nelle valutazioni che portavano ad identificare l’area di intervento come la migliore veniva indicato, come favorevole, assegnando un punteggio significativo, la possibilità di future espansioni nelle aree adiacenti, in piena contraddizione anche per quanto riguarda le aree indicate per realizzare le opere di compensazione/mitigazione ambientale proposte nello stesso studio. Il provvedimento del Ministero dell’ambiente pur non penalizzando le richieste di realizzare/adeguare strutture finalizzate a sostenere lo sviluppo economico del territorio in quanto, pur escludendo l'opportunità di realizzare il cargo aereo sull’area indicata, non preclude la possibilità di attuare gli interventi ritenuti necessari sulle aree disponibili all’interno del sedime aeroportuale, ha evidenziato come gli aspetti ambientali e quindi la qualità della vita nel senso più ampio deve essere garantita ponendo la massima attenzione agli effetti sulle componenti naturali a tutela dell’ambiente di cui facciamo direttamente parte, in particolare poi in un momento come il nostro dove si stanno verificando direttamente le conseguenze della poca attenzione a tali aspetti, avuti anche nel recente passato, portate all’attenzione dai fenomeni meteo estremi (alluvioni – siccità) sempre più frequenti, imputabili al cambiamento climatico in corso con effetti alle volte devastanti".