Novara - Riceviamo e pubblichiamo da APDEF: "Si è svolta ieri sera presso l’hotel Cavour di Novara la conferenza organizzata da APDEF Associazione Europea per la Difesa dei Diritti dei Consumatori. L’incontro, totalmente gratuito, è stato organizzato per informare e aiutare le vittime del “dieselgate”, lo scandalo delle emissioni truccate, che coinvolge oltre 700.000 proprietari di auto in tutta Italia. Mentre negli Stati Uniti la querelle avanza spedita dopo l’accordo da 14,7 miliardi di dollari con le autorità governative, in Europa si procede a rilento. Infatti su un totale di circa 8,5 milioni di vetture solo il 10% è stato richiamato per la riparazione e in Italia le cose non vanno di certo meglio.L’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha sanzionato il costrutture tedesco persoli 5 milioni di euro, mentre il primo rapporto del Ministero delle Infrastrutture non ha chiarito definitivamente la presenza o meno dei dispositivi illegali sulle auto analizzate. Durante l’incontro, il Presidente e fondatore di APDEF , l’avv. Francesc G. Rafanell, l’avv. Irena Saba, responsabile APDEF Italia e l’avv. Andrea Stocco referente APDEF Novara hanno spiegato ai consumatori novaresi quali siano le “armi” in loro possesso per potersi rivalere sul costruttore tedesco in sede civile e penale, illustrando oltre alle azioni singole attuabili, l’adozione della class action: “Le possibilità concrete di poter ottenere un risarcimento non mancano - commenta Francesc Garcia Rafanell, presidente e fondatore di APDEF - infatti, abbiamo ottenuto, lo scorso ottobre, una vittoria storica a Valladolid, in Spagna: il giudice ha condannato VW a pagare, a un nostro assistito, un risarcimento pari al 10% del valore del veicolo al momento dell’acquisto, per la precisione 5.006 euro, più le spese giudiziarie per violazione della buona fede contrattuale. Questa è una sentenza storica cheapre un precedente molto importante anche per l’Italia”. “Ovviamente oltre alla domanda di risarcimento danni - continua Rafanell - si può scegliere disostituire il veicolo o si può richiedere l’annullamento e/o la risoluzione dell’acquisto dell’auto, questo comporta la restituzione della stessa da parte del proprietario, che riceverà in cambio l’importo in denaro corrispondente, ma sarà risarcito anche del valore affettivo, nonché degli interessi legali”. “In aggiunta alle possibilità di indennizzo con azioni singole stiamo valutando - spiega Francesc Garcia Rafanell, presidente e fondatore di APDEF - un’ulteriore soluzione che tenga in considerazione la class action. Infatti, riunendo un grande numero di iscritti, si riescono ad abbassare i costi i istruttoria fino a soli 100 euro e, come è avvenuto in Spagna e Francia, la stessa Volkswagen è più propensa ad ascoltarci. Chiediamo per questo la massima partecipazione alle nostre riunioni, così da essere sempre di più e sempre più forti nei confronti dell’azienda”. “In ultimo raccomandiamo a tutti i proprietari dei veicoli coinvolti di non portare assolutamente l’auto a far riparare, la sostituzione del software, infatti - conclude l’avv. Rafanell - potrebbe portare a un malfunzionamento della vettura”. Maggiori informazioni si possono avere contattando il numero unico nazionale 391 7547650 o scrivendo all’indirizzo email: info@apdef.it".
APDEF - L’Associazione Europea per la DIfesa dei Diritti dei Consumatori, fondata in Spagna nel 2012, con sedi in Francia e Italia, può contare su oltre 7.000 associati e più di 6.000 cause patrocinate, per un valore complessivo di 125 milioni di euro, più di 3.500 procedimenti giudiziari conclusisi positivamente e circa 60 milioni di euro di indennizzi recuperati.