Novara - Il 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sarà commemorata in città attraverso alcuni appuntamenti patrocinati dal Comune. "L’Amministrazione – commenta l’assessore alle Pari opportunità Simona Bezzi – intende essere presente e schierarsi con forza rispetto a una questione che, ormai da anni, ha assunto i contorni di un vero e proprio allarme sociale. Non passa infatti settimana che le cronache non ci restituiscano i racconti di queste tragedie, spesso annunciate, nelle quali le donne sono vittime indifese di un amore sbagliato che sfocia nel possesso e nell’assoluto annientamento della persona. Ecco, quindi, il dovere morale da parte di tutti noi, donne e uomini, di accendere i riflettori sul problema, affinchè le potenziali vittime non debbano sentirsi sole, ma anzi tutelate anche attraverso un lavoro di rete tra le Istituzioni, le associazioni e i sodalizi del territorio: proprio per questo ci sentiamo di ringraziare la sezione novarese dell’Associazione italiana educazione demografica per il lavoro di supporto quotidianamente svolto a sostegno di situazioni particolari e delicate e anche il Rotary Club Novara, sempre sensibile rispetto alle istanze concrete che giungono dalla nostra realtà".
Il primo appuntamento è organizzato dalla sezione novarese dell’Aied e dal Rotary Club Novara: si tratta dello spettacolo teatrale “L’inferno non esiste?” di Susanna Tamaro con ideazione scenica di Laura Lattuada e collaborazione artistica e organizzativa di Elena Bono. L’evento, patrocinato dal Comune, si terrà al teatro Faraggiana il 24 novembre alle 21 e l’intero incasso sarà devoluto allo Sportello donna Aied.
"Lo scopo del Rotary – spiega la presidente del service club Fabiola Sinigaglia - è quello di fare del bene, sempre e dovunque. Ogni cellula operativa di questa organizzazione, che conta più di un milione di adepti nel mondo, ha il preciso mandato: dare un qualificato aiuto alle persone che si trovano in difficoltà, con particolare riguardo al proprio ambito territoriale. Il Rotary Club Novara, la più antica Associazione Rotary novarese, la terza nella regione Piemonte, persegue questo obiettivo da sempre, affiancando l’Amministrazione comunale, le Fondazioni locali, le Onlus attive sul territorio, nel difficoltoso e difficile percorso che conduce alla realizzazione di progetti di interesse pubblico, a vantaggio soprattutto dei cittadini più deboli ed in stato di disagio. Il dilagante dramma sociale delle donne fatte oggetto di violenza, spesso in ambiente domestico, non può essere trascurato da nessuno, tanto meno da uno storico Club Rotary che, per la prima volta, ha voluto conferire la Presidenza ad un suo membro di genere femminile. Aied – prosegue la professoressa Sinigaglia - è una realtà da anni molto attiva nel territorio novarese. Lo sportello di ascolto e aiuto per le donne fatte oggetto di violenza recentemente istituito da Aied ha portato alla luce realtà drammatiche che denunciano l’esistenza di odiose pratiche di violenza domestica anche nella nostra città. Un concreto aiuto richiede consulenza legale, medica e psicologica, attività alle quali il progetto si propone di dare, almeno in parte, copertura finanziaria. Dopo attenta valutazione delle attività svolte da Sportello donna Aied, il Rotary Club Novara ha voluto inserire nel suo annuale programma di attività di Servizio a favore della città di Novara e del suo territorio l’allestimento di una rappresentazione teatrale centrata su questo spinoso tema, ovvero la violenza contro le donne, destinando il ricavato a Sportello donna Aied. Lo spettacolo “L’Inferno non esiste?”. E’ un testo crudo, drammatico, evocativo di controverse situazioni, spesso sommerse o addirittura negate, oggetto di farisaica solidarietà solo quando la violenza straripa incontrollata e incontrollabile, causando la brutale soppressione di una vita umana, sempre, o quasi, di genere femminile. In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il Rotary Club Novara chiede la collaborazione di tutti i cittadini novaresi per dare un contributo concreto al superamento di questa odiosa pratica".
I biglietti di partecipazione alla serata sono distribuiti direttamente dal Rotary Club Novara (contatti: novara@rotary2031.org; sinigaglia.fabiola@gmail.com).
Fabiola Sinigaglia tiene a sottolineare che "tutti costi inerenti l’ allestimento dell’ attività sono coperti dagli sponsor riportati nella locandina dell’evento. Particolare sensibilità è stata dimostrata da imprese al femminile del nostro territorio. Senza citare nomi, anche se lo meriterebbero, le aziende che hanno sostenuto finanziariamente il progetto sono Electronic Systems, Gruppo Donne della Associazione Piccole Industrie e Novamont. Il progetto è stato in parte sostenuto anche dal Rotary Club Vercelli, in virtù di una consolidata comunione culturale e progettuale tra il Rotary Club Novara il Rotary Club Vercelli, mediata dalla nostra Università: lo stesso spettacolo andrà in scena al Civico teatro di Vercelli la sera del 25 Novembre ed il ricavato avrà medesima finalità".
Per il 25 novembre la sezione novarese dell’Aied organizza inoltre l’evento “Le donne raccontano le donne”. L’iniziativa, patrocinata anche dalla Provincia di Novara, si terrà alle 16 nell’aula didattica del complesso monumentale del Broletto. Lo “Sportello donna” dell’Aied proporrà un momento di riflessione con letture teatrali e musica coordinato da Paola Borriello. "Si tratta – spiega Paola Borriello – di un contenitore di tre ore a favore delle attività dello Sportello antiviolenza all’interno del quale diverse artiste novaresi intratterranno il pubblico con monologhi teatrali e musiche, oltre che con immagini scattate a donne che si sono fatte ritrarre al naturale e con un trucco che simula l’effetto delle percosse. All’evento hanno inoltre aderito alcune studentesse dell’Istituto “Ravizza” che proporranno la lettura di alcuni brani che trattano il tema della violenza".
ATTIVITA’ DELLO SPORTELLO DONNA AIED
Il centro antiviolenza Sportello Donna Aied è un luogo in cui le donne che subiscono violenza trovano uno spazio di ascolto, di condivisione e di sostegno delle loro scelte nel rispetto della segretezza e dell’anonimato attraverso una relazione significativa di aiuto con le operatrici del centro. Inaugurato il 12 ottobre 2015, offre colloqui telefonici per individuare i bisogni e fornire le prime informazioni, colloqui d’accoglienza e di counseling (che si svolgono con l’operatrice che instaura con la donna una relazione di fiducia basata sull’empatia e sul riconoscimento della centralità del suo vissuto; durante i colloqui si elabora un possibile progetto di uscita dalla situazione di violenza attraverso l’analisi della violenza e la valorizzazione delle risorse sia della donna che del territorio), colloqui informativi di carattere legale sugli strumenti giuridici cui la donna può far ricorso per tutelare i propri diritti, accompagnamenti (qualora la donna lo richieda) alla fruizione di servizi quali Forze dell’Ordine, visite mediche, colloqui con assistenti sociali, o altri luoghi in cui la presenza dell’operatrice rappresenti un punto di forza per la donna, visite ostetrico-ginecologiche gratuite con le dottoresse di cui il consultorio Aied dispone, in caso di necessità, tre colloqui gratuiti con le psicologhe Aied opportunamente formate. Le modalità d’intervento sono basate su garanzia della riservatezza e dell’anonimato, attivazione solo su richiesta della donna interessata, rispetto della donna e delle sue scelte.
OBIETTIVI - Prevenire, contrastare, contenere e ridurre il fenomeno del maltrattamento, della violenza e dell’abuso su donne e minori, intervenire in maniera tempestiva ed efficace nelle situazioni di violenza in atto. Con le donne l’obiettivo più specifico è quello di rafforzare l’identità femminile attraverso la costruzione di un progetto personalizzato e che affronti aspetti pratici, organizzativi, legali e psicologici.
ATTIVITA’ TELEFONICA - Lo Sportello donna Aied svolge la sua attività anche attraverso il servizio telefonico con l’impiego di operatrici esperte adeguatamente formate. L’obiettivo di questo strumento è quello di accogliere la prima richiesta di aiuto della donna intrisa di ansie e preoccupazioni. Contenimento e rassicurazione fanno sì che la donna possa prendere coraggio e considerare la possibilità di recarsi di persona al Centro per incontrare l’operatrice. La prima risposta telefonica è finalizzata a fornire informazioni e a prendere accordi iniziali con le donne che chiedono aiuto. Attraverso l’ascolto attivo ed un atteggiamento non giudicante dell’operatrice è possibile instaurare con la donna una relazione di fiducia che le permette di esternare il suo vissuto di sofferenza. Il centro dispone di un cellulare dedicato (numero 3738224668) con una segreteria telefonica attiva ventiquattro ore su ventiquattro e un servizio di posta elettronica (sportellodonnaaied@gmail.com).
SERVIZI OFFERTI DAL CENTRO ANTIVIOLENZA “SPORTELLO DONNA AIED” - Allo sportello collaborano cinque operatrici, due psicologhe, un’ostetrica e una criminologa, debitamente formate, tutte volontarie. Alternativamente garantiscono l’apertura del centro il lunedì (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) e il giovedì (dalle 9 alle 12) e accolgono le donne per l’ascolto anche senza appuntamento.
Sostegno psicologico
Le donne che si rivolgono al nostro sportello possono effettuare colloqui con la psicologa in modo da essere accompagnate nell’elaborazione del trauma. Le donne, attraverso il sostegno psicologico, riescono a recuperare il controllo della propria vita e a mettere in opera soluzioni valide.
Cosulenza legale
Lo sportello offre consulenza legale (civile, penale) per affrontare e risolvere le principali problematiche esposte dalle donne.
Accompagnamenti
Lo sportello offre alle donne servizi di accompagnamento ai servizi del territorio, quali Forze dell’Ordine, ospedale, Servizi sociali, Tribunale. Queste attività vengono effettuate per facilitare le donne negli spostamenti, per offrire loro sostegno durante momenti delicati, per supportarle nel percorso di uscita dalla violenza e nella prassi di alcune azioni necessarie alla protezione di se stesse e dei figli.
Visite ginecologiche e ostetriche
Le donne che si rivolgono al nostro sportello possono effettuare visite ginecologiche ed ostetriche, per loro gratuite, quando necessario. E’ possibile, sempre gratuitamente, effettuare durante la visita ginecologica paptest, tamponi vaginali, eccetera.
LA RETE DI SPORTELLO DONNA AIED - A partire dal suo avvio, lo sportello ha iniziato rapporti di collaborazione con cinque legali di Novara; la richiesta di collaborazione è stata finalizzata al sostegno legale delle donne vittime di violenza, usufruendo del gratuito patrocinio. È stato realizzato un lavoro di promozione dello sportello e di sensibilizzazione rispetto al tema della violenza di genere con Forze dell’Ordine, tra cui Carabinieri e Polizia e Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Novara. Ci sono stati incontri con le assistenti sociali del comune di Novara per un lavoro congiunto finalizzato non solo al supporto delle donne vittime di violenza, ma anche alla tutela dei figli minorenni.
DATI DELLO SPORTELLO - Dall’inizio dell’anno ad oggi si sono rivolte al servizio più di 30 donne di età compresa tra i 19 e gli 80 anni; la fascia di età tra i 20 e i 40 supera il 60%. L’80% è di nazionalità italiana, il restante 20% di diversa nazionalità. Le violenze dichiarate sono principalmente fisiche/psicologiche; l’autore della violenza è quasi sempre il partner o gli ex partner.
INCONTRI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE NELLE SCUOLE - La scuola costituisce un luogo privilegiato per l’incontro tra adolescenti maschi e femmine di diversa provenienza etnica-socio- culturale. Aied propone alle scuole medie inferiori un percorso di sensibilizzazione e di prevenzione primaria alla violenza sulle donne, attraverso gruppi di confronto. Gli obiettivi del progetto sono: fornire ai ragazzi informazioni scientifiche sulla violenza contro la donna, sensibilizzare sul tema della violenza alle donne e sulle conseguenze della violenza nella vita sociale, far riflettere i ragazzi e le ragazze sugli stereotipi maschili e femminili e il loro legame con la violenza di genere, promuovere lo sviluppo di un pensiero critico tra i/le giovani nei confron ti degli attori. Da un punto di vista informativo l’obiettivo del progetto è quello di trasmettere nozioni circa la natura del fenomeno, i numeri delle statistiche e l’attuale normativa legislativa a riguardo. Da un punto di vista trasformativo invece, l’obiettivo è quello di sollecitare pensieri e riflessioni partendo da stimoli molto vicini alla realtà quotidiana dei ragazzi, sviluppare l’empatia e la consapevolezza individuale e di gruppo indispensabile per ogni attività trasformativa e per l’acquisizione degli strumenti per una adeguata gestione di situazioni di violenza subita, agita e/o assistita nonché porre le fasi per la costruzione di una micro comunità in grado di darsi delle regole.