Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato per Pernate, in risposta alle dichiarazioni del neo ammanistratore delegato di C.I.M. S.p.A. in occasione di un articolo pubblicato su un quotidiano nazionale lo scorso 16 agosto: "Lo scrivente Comitato ha letto attentamente le affermazioni rilasciate dal nuovo amministratore delegato di C.I.M. S.p.a., dottoressa Paola Pansini. In particolare ci si è soffermati sulla seguente osservazione: "Intanto, nel rispetto di tutte le opinioni credo che tutto quello che è stato realizzato al C.I.M. sia sempre stato fatto in modo rispettoso del territorio". Sicuramente non è compito della dottoressa Pansini assumersi le colpe del passato, ma in qualità di pernatesi e membri del Comitato chiamato in causa, ci permettiamo di dissentire e di esprimere ancora una volta le nostre ragioni. Al neo Amministratore Delegato di C.I.M. vogliamo ricordare il contenzioso, ancora aperto e purtroppo irrisolto con il territorio di Pernate, che riguarda la messa in sicurezza dell'intero bacino idraulico del Terdoppio prima di procedere con ulteriori ampliamenti, così come prescritto dal Decreto VIA Ministeriale del 12/12/2000. In occasione del recente convegno organizzato dal gruppo SpeDD di Novara: “ La Periferia al Centro: cura e tutela degli spazi urbani a Pernate, tenutosi il 28 giugno scorso, a cui hanno partecipato il Prefetto dottor Castaldo, il neo Sindaco di Novara dottor Canelli ed i rappresentanti di C.I.M., Est Sesia e della vecchia amministrazione comunale, sono state esposte le problematiche derivanti dallo stato di degrado in cui versano le zone circostanti l’interporto, i magazzini C.I.M., il Boschetto e le aree agricole ad essi attigue. Nel corso del Convegno, e sulla base delle osservazioni raccolte “sul campo”, a seguito di un sopralluogo, è emerso quanto segue: - Le vasche dell’impianto di depurazione dell’insediamento CIM, che dovrebbero raccogliere le acque di prima pioggia dei piazzali e dei capannoni, sulla base dei nostri rilievi, da diversi mesi non sono in condizioni di funzionamento soddisfacenti. - Il nuovo ponte modulare a 6 binari, costruito nel 2009 e collaudato nel 2011, costato 3,5 milioni di euro, è ancora collegato con un solo binario. Inoltre, la presenza del vecchio ponte composto da una pila centrale, comporta l’accumulo di sedimentazione nell’alveo del torrente Terdoppio. Di conseguenza, ostruisce il regolare deflusso delle acque che, in concomitanza di forti precipitazioni, genera fenomeni repentini ed incontrollati di piena. - L'assenza di aree di sosta attrezzate, previste nei programmi CIM dal 2011, testimoniata dalla raccolta di immagini esposte alla mostra allestita presso la Barriera Albertina lo scorso 2 luglio, costringono diverse decine di autisti a sostare con i loro automezzi per più giorni nella totale assenza di servizi igienici e di punti di ristoro. Tuttavia ben vengano gli accordi per sviluppare nuove attività accessorie alla logistica ferroviaria dell’interporto C.I.M. di Novara, oltre alla movimentazione di container e rimorchi, ma esclusivamente nell’ottica di recupero delle aree raccordate e dismesse attorno al vecchio scalo del Boschetto".
Ovviamente se la direzione di C.I.M. spa o altri avessero intenzione di intervenire sull'argomento la redazione di Freenovara è assolutamente pronta a ricevere e pubblicare, perseguendo da sempre (e per sempre) il cosiddetto diritto-dovere di cronaca.