Novara - Ha preso il via il 28 settembre, nell’ambito del protocollo triennale d’intesa tra Comune di Novara, Casa Circondariale, Magistratura di sorveglianza, Ufficio esecuzioni penali esterne, Assa e Atc, la prima delle “Giornate di tutela ambientale”. L’intervento - a cura dei detenuti volontari usciti in permesso premio dal carcere, coordinato e supportato operativamente e logisticamente da Assa - ha riguardato le aree esterne di Palazzo Bellini, sede della Procura della Repubblica di Novara. I detenuti erano accompagnati dagli agenti della Polizia penitenziaria, impegnati a svolgere con alta professionalità la loro funzione di garanzia di sicurezza sia per chi lavora, sia per il regolare svolgimento dell’attività. Si è provveduto alla manutenzione generale del verde delle aree esterne di Palazzo Bellini, con il taglio dell’erba e delle siepi, le mondature, il diserbo dalle erbacce degli autobloccanti di marciapiedi e camminamenti. Lo svolgimento dell’intervento è avvenuto sotto il coordinamento di Assa e con l’ausilio di mezzi e personale Assa, in particolare per i detenuti che sono “cantieristi” in azienda sulla base della legge regionale n. 34/2008.
Seconda “Giornata” il 4 ottobre: l’intervento è stato particolare e importante, in quanto sono state fatte la pulizia e la sistemazione dell’ex-campo base CB3 di via Alberto Da Giussano nella parte parte non abitativa: un’area, questa, che versava in particolare degrado e che è ritornata al Comune dopo un periodo di sequestro. L’intervento è stato programmato ed eseguito a seguito delle richieste del Servizio ambiente del Comune. I detenuti volontari, accompagnati dagli agenti della Polizia Penitenziaria hanno provveduto alla rimozione dei rifiuti vari e dei tanti rifiuti elettronici pericolosi e non pericolosi e hanno iniziato anche la mondatura delle aree verdi e dei camminamenti. e il ripristino della recinzione. Interventi, questi ultimi, che verranno completati in una successiva “Giornata”, data l’estensione dell’area e il totale degrado in cui si trovava. L’intervento ha riguardato in parte anche la zona abitativa dell’ex-campo Tav, in quanto, come da richiesta dei Servizi sociali del Comune, sono stati ritirati a magazzino alcuni arredi rimasti inutilizzati dai recenti traslochi.
«Comunichiamo queste attività – spiega il presidente di Assa Giuseppe Antonio Policaro - per esprimere riconoscenza ai detenuti del carcere novarese che, in permesso premio, prestano la loro attività volontaria, ossia non retribuita, contribuendo a restituire alla collettività spazi e aree recuperandole dal degrado. E’ inoltre da sottolineare la valenza del Protocollo che realizza un percorso per il reinserimento sociale di chi, una volta scontata la pena detentiva, rischierebbe l’esclusione».