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LEGAME TRA TERREMOTI E GAS RADON: IL PROGETTO E’ TARGATO NOVARA

Novara - Un progetto istituzionalmente condiviso in partnership dall’Università degli Studi de L’Aquila e che ora, grazie ai contenuti e alle potenzialità, è in attesa dell’approvazione del Ministero della Protezione civile. Questo progetto porta la firma dell’Osservatorio Geofisico di Novara, "iscritto – ricorda l’assessore all’Ambiente Marina Chiarelli - quale organizzazione di volontariato di Protezione Civile nella Regione Piemonte oltre che da anni collaboratore del Comune di Novara nella rilevazione dei dati riguardanti alcuni fenomeni naturali come i terremoti".

Proprio per quanto riguarda i terremoti, i tecnici dell’Osservatorio novarese hanno messo a punto un metodi di rilevamento del gas Radon tra l'Abruzzo meridionale e la Pianura Veneta. La linea, comprendente quattro stazioni ubicate a Campli, Città di Castello, Ferrara e Treviso. La prima stazione è già in attività e dal Ministero, dal momento che il territorio è compreso tra Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Veneto, dovrebbero arrivare i fondi necessari per il completamento della rete. Obiettivo dello studio è quello di valutare le differenze di emissione del Radon nel tempo lungo una linea che attraversa diversi distretti sismici attigui e in particolare al passaggio dalla zona della crisi sismica appenninica iniziata nel 2016 e la zona prealpina orientale.