Share |

NUOVA AGGRESSIONE AL PRONTO SOCCORSO: LO SDEGNO DI FISASCAT CISL

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Mattia Rago, delegato Fisascat Cisl: "Con la presente, la scrivente federazione sindacale è a riscontrare che ancora una volta è avvenuta un’altra aggressione al pronto soccorso di Novara tra giovedì 19 e venerdì 20 giugno, purtroppo per quest’ultima abbiamo appreso che la Guardia Giurata ha riportato dei giorni di prognosi riuscendo comunque a gestire la situazione; proprio in merito agli ultimi fatti accaduti al pronto soccorso di Borgomanero (No) in data 15.06.2025 abbiamo provveduto la settimana scorsa ad inviare una PEC all’ASL competente mettendo per conoscenza anche Prefetto e Questore di Novara evidenziando che una sola Guardia Giurata in servizio di notte non è sufficiente, stessa identica situazione per il servizio all’Ospedale Maggiore di Novara dove il servizio dovrebbe essere svolto in due, per garantire una maggior sicurezza. Quello che noi denunciamo è che non sia adeguata la presenza di una sola Guardia Giurata quando si trova a dover gestire situazioni di difficoltà, infatti prima che intervengano le forze dell’ordine possono passare diversi minuti, mentre già nel giro di pochi secondi la situazione può degenerare. È chiaro che se ci fossero almeno due Guardie giurate la situazione verrebbe affrontata in condizioni di maggior sicurezza a garanzia di tutti. Troppo spesso si presentano queste situazioni negli ospedali e noi dobbiamo tutelare anche coloro che operano nei servizi di vigilanza del sito che sono dipendenti di società appaltanti e ciò non significa essere lavoratori di serie B. Occorre intervenire e prevenire queste situazioni pregiudizievoli e potenzialmente pericolose, solo perché ritenuti casi isolati che non accadono quotidianamente. Occorre infine fare prevenzione e mettere in atto azioni concrete che tutelino tutti i lavoratori presenti nei luoghi ospedalieri compresi quelli in forza alle società appaltanti, rafforzando la vigilanza o in alternativa che vengano previsti dei presidi delle forze dell’ordine in loco".