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XXVI EDIZIONE DEL PREMIO CASALBELTRAME – LA RANA D'ORO

Carlo Ponti

Casalbeltrame - Si terrà lunedì 25 settembre a Casalbeltrame la XXVI edizione del Premio Casalbeltrame La Rana d'Oro. Il messaggio, come di consueto, porta a inseguire le vie della fertilità e della bellezza nello sviluppo territoriale di dove oggi si svolge questa manifestazione. I personaggi che riceveranno La Rana d'Oro, Arpitesca ritiene siano veri messaggeri di uno sviluppo sociale, territoriale e non solo della nostra provincia o regione. Casalbeltrame avrà così il piacere di ospitare e premiare  una serie di personaggi straordinari a partire da Giulia Maria Crespi Mozzoni, imprenditrice e Presidente Onorario FAI, per arrivare al maestro degli chef Gualtiero Marchesi, colui che ha dato una svolta alla cucina italiana. La bella mostra di Emilio Isgrò (“Emilio Isgrò – Opere” a cura di Flavio Arensi) sarà un evento non comune per la presenza di questo artista concettuale e pittore. Un grande novarese riceverà la Rana d'Oro, Cesare Ponti, imprenditore e Presidente della Fondazione Comunità Novarese, che precederà Valentina Greggio, la sciatrice più veloce del mondo, e la bella attrice Michela Quattrociocche.

Vari personaggi di contorno presenteranno i premiati in una breve istoria, così come rimarcato nella brochure che sarà distribuita il giorno della pramiazione.

Si inizierà alle ore 11 a Villa Gautieri per la presentazione della mostra di Isgrò, per poi spostarsi all'Azienda Agricola La Mondina – Riso Buono per l'inaugurazione della mostra stessa nei locali delle ex stalle. Alleore 15 inizierà la cerimonia di premiazione di coloro che sono stati scelti e ritenuti i migliori circa gli obiettivi riferiti all'azione di divulgazione dell'arte, del gusto, dell'eccellenza, della storia e della forma, di cui Casalbeltrame da 44 anni sta cercando la definitiva consacrazione, così come previsto dallo statuto dell'Associazione Arpitesca.

Un'edizione eccezionale, che rimarca l'impegno e la volontà di crescere e di gestire nuovi obiettivi, nuovi orizzonti e nuove possibilità di incontro.

A latere della manifestazione, dalle ore 13 le “Tavole del Gusto” saranno curate dall'Associazuione Chic Charming Italian Chefs, con showcooking dove più di 20 prestigiosi chef stellati e più di 20 aziende e produttori d'eccellenza rimarcheranno la ricchezza del territorio delle Terre d'Acqua: territorio di coltivazione del riso, che proprio a Casalbeltrame sita i risi neri d'Italia portandone il prestigio a “capitale” dedita a migliorare gusto e gestione del territorio sul piano agricolo di qualità. Per cui un'edizione come non mai rivolta al presente e al futuro e ricca di incontri multidisciplinari di altissimo livello.

La mostra sarà visitabile su prenotazione all'indirizzo arpitesca@casalbeltrameonline.it dal 25 settembre al 10 dicembre 2017, con ingresso gratuito e visite a cura di giovani guide museali laureate in beni culturali (visite alla mostra) e di guide turistiche abilitate (visite guidate mostra + territorio).

La segreteria di Arpitesca (lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle 9 alle 12 – tel. 0321 838375) è a disposizione per ogni più dovuta precisazione, mentre si conferma in caso di cattivo tempo lo spostamento dell'edizione al Cascinale dei Nobili.

La manifestazione sarà presente anche sul web grazie all'utilizzo dei social network: su Facebook, seguendo la pagina Associazione Arpitesca Onlus e su instagram seguendo gli hashtag #ranadoro e #casalbeltrame.

“Cos'è veramente La Rana d'Oro? - dichiara il presidente dell'Associazione Arpitesca Stefano Nicolazzini – Lo si può leggere nel percorso dei vari personaggi protagonisti di questa manifestazione da più di 40 anni. In questi nomi, nella loro vita e nelle loro opere, Arpitesca trova ormai da tempo il punto di riferimento per un'azione di sviluppo sociale del territorio, non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale. Un'opera di valorizzazione territoriale preziosa, che ci viene confermata dall'adesione ad ogni edizione di premiati di altissimo livello. Casalbeltrame capitale dei risi neri, Cittàslow, socio fondatore dell'Agenzia di Pollenzo, ha scelto quindi un percorso chiaro, che vuole inseguire le vie della fertilità e della bellezza. La Rana d'Oro non è solo un premio, ma molto di più”.

I PREMIATI 2017

Giulia Maria Crespi Mozzoni - nasce a Merate il 6 giugno 1923. è un’imprenditrice italiana, discendente della famiglia di cotonieri lombardi proprietari della fabbrica di Crespi d’Adda. Presidente onorario del Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai), da lei fondato nel 1975, fu proprietaria fin dalle origini del Corriere della Sera. Soprannominata la «zarina» per lo stile imperioso della gestione, il quotidiano operò una netta virata a sinistra: la nuova linea venne varata nel 1972 col licenziamento del direttore Giovanni Spadolini e la sua sostituzione con Piero Ottone, e sancita con l’allontanamento, l’anno successivo, del giornalista Indro Montanelli. Nel 1973 spartì la proprietà con Gianni Agnelli e con il petroliere Angelo Moratti, nel 1974 cedette la sua quota all’editore Angelo Rizzoli, uscendo definitivamente dall’amato Corrierone. È proprietaria inoltre della più grande azienda agricola biodinamica del Nord Italia, le Cascine Orsine di Bereguardo, situata nel Parco Naturale del Ticino, che conduce dal 1974 insieme al figlio. È stata sposata con l’architetto Guglielmo Mozzoni.

Gualtiero Marchesi - Nasce a Milano nel 1930, è un cuoco e ristoratore italiano, Gualtiero Marchesi è un giovane: un privilegio che si ottiene solo continuando ad interessarsi ai giovani, offrendosi loro. Questa è la forza dell’insegnamento. “Se ti apostrofano, chiamandoti maestro, non c’è da gongolare troppo, semmai da stringere i denti e sentirti, nuovamente e a qualsiasi età, come il primo degli scolari”. “Da parte mia, vorrei che sempre più giovani, con interessi anche opposti alla cucina, venissero a cena da me, non per dire che hanno mangiato da Marchesi, ma che hanno imparato qualcosa intorno al cibo e all’arte di imbandirlo”. Una vocazione prima accolta attraverso l’esempio dei genitori, che possedevano un albergo ristorante a Milano, e poi messa continuamente in discussione. La svolta arriva nel dopoguerra: il desiderio di fare esperienza, ma soprattutto di misurare le proprie capacità personali, lo porta al Kulm di Saint Moritz e alla Scuola Alberghiera di Lucerna. Anni di studio, aprendo gli occhi e la mente alle novità che di lì a poco daranno sostanza e forma alla Nouvelle Cuisine. “Tornai a casa solo quando fui sicuro di aver imparato la semplicità”. Apre il suo primo ristorante milanese nel 1977, conquistando la prima stella Michelin, seguita, l’anno successivo, da una seconda. La terza stella arriva nel 1985, primo in Italia ad ottenerla. Nel 2008, sarà anche il primo al mondo a riconsegnarle tutte, convinto che, ormai, si tratti di un gioco al rialzo, dove si sale e si scende per tenere alto il buon umore e le fortune dei critici. Nel 2008 apre con il Ristorante Teatro Alla Scala ‘Il Marchesino’. Nel 2009, due importanti riconoscimenti: il Grembiule d’Oro, con altri dieci cuochi simbolo della cucina mondiale, e il Premio Internazionale alla Carriera del settimanale Metropoli, supplemento del quotidiano El Mundo: è il primo cuoco a fregiarsene. Dal 2003 Marchesi è maestro di cuochi e rettore di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, aperta alla Reggia di Colorno (Parma). Nel 2010 nasce la Fondazione Marchesi con l’obiettivo di custodire e valorizzare il sapere di un’intera vita: l’insegnamento del buono e la cura del bello, la diffusione delle arti attraverso il gusto. Continuano, intanto, i riconoscimenti: nel 2012, la laurea Honoris Causa in Scienze Gastronomiche dell’Università di Parma e il premio le Grandi Guglie del Centro Studi Grande Milano; nel 2013 il Premio Nonino e, a Marsiglia, un premio speciale da “Les Grandes Tables du Monde”, l’associazione a cui sono affiliati 156 ristoranti nel mondo. Nello stesso anno entra in Altagamma International Honorary Council che riunisce le aziende italiane di eccellenza, esempio della cultura e dello stile italiani. Il 18 giugno 2014 inaugura l’Accademia Gualtiero Marchesi, un luogo di studio, di apprendimento e di sperimentazione dove formare i cuochi e divulgare i principi di una sana alimentazione, dove la cucina e l’arte, in tutte le sue manifestazioni, dalla musica alla scultura, alla pittura, all’architettura, al teatro, contribuiscono alla definizione del buono e del bello, coinvolgendo sia gli adulti sia i bambini. Nel 2015 è Chef Ambassador di Expo 2015 e apre il Ristorante Marchesi all’interno del suo Marchesino in piazza della Scala a Milano.

Emilio Isgrò - Artista concettuale e pittore, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista, nasce a Barcellona di Sicilia nel 1937. Dopo l'esordio poetico nel 1956, nel 1964 realizza le prime “cancellature” su enciclopedie e libri, contribuendo alla nascita e agli sviluppi della poesia visiva e dell’arte concettuale. Trasferitosi a Milano nel 1965 (con una parentesi veneziana dal 1960 al 1967, durante la quale con la personale alla Galleria Il Traghetto di Venezia, pubblica Dichiarazione 1, nella quale precisa la sua concezione di poesia come “arte generale del segno”), nel 1972 partecipa alla Biennale di Venezia, come nel 1978, 1986 e 1993. Nel 1974 pubblica L’avventurosa vita di Emilio Isgrò nelle testimonianze di uomini di stato, scrittori, artisti, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini, candidato al Premio Strega. Il 1976 è l'anno della sua prima antologica al Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, mentre nel 1977 è premiato alla XIV Biennale d’Arte di San Paolo del Brasile. Nel 1979 presenta alla Rotonda della Besana di Milano Chopin, installazione-partitura per 15 pianoforti. Nel 1985 per il Teatro alla Scala di Milano crea a San Carpoforo l’installazione multimediale La veglia di Bach e nel 1986 presenta al Museo Civico Archeologico di Bologna l’installazione L’ora italiana, in memoria delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 1980. Nel 1989 elabora una nuova “Teoria della cancellatura”, partecipando alla mostra The Artist and the Book in XX Century Italy al MoMA di New York e alla rassegna I libri d’artista italiani del Novecento alla collezione Guggenheim di Venezia. Nel 2001, nel complesso di Santa Maria dello Spasimo a Palermo, tiene l’antologica Emilio Isgrò 1964-2000, mentre con Le api della Torah inizia il “ciclo degli insetti”. Nel 2002 pubblica le poesie Brindisi all’amico infame, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio San Pellegrino, mentre nel 2004 crea un’installazione dal titolo Il Padre Nostro delle formiche alla Certosa di San Lorenzo di Padula. Con il titolo La cancellatura e altre soluzioni raccoglie nel 2007 gli scritti pubblicati su quotidiani e riviste come corredo critico-teorico dell’attività creativa, mentre l’anno successivo al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato realizza l’antologica Dichiaro di essere Emilio Isgrò. Nel 2009 espone alle Stelline di Milano. L’anno seguente si tiene a Marsala la mostra Disobbedisco. Sbarco a Marsala e altre Sicilie. In contemporanea apre Var ve yok presso la Taksim Sanat Galerisi di Istanbul mentre i quattordici Codici ottomani vengono esposti alla Boghossian Foundation di Bruxelles. Nel maggio 2011 propone l’installazione L’Italia che dorme alla Galleria d’arte moderna di Roma, per il 150° dell’Unità d’Italia, e inaugura all’Università Bocconi di Milano Cancellazione del debito pubblico. Nel 2012 vengono riallestite a Milano, a Palazzo Reale, Dichiaro di non essere Emilio Isgrò (1971), L’avventurosa vita di Emilio Isgrò nelle testimonianze di uomini di stato, artisti, scrittori, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini (1972) e L’ora italiana (1985-1986) alle Gallerie d’Italia. Nel 2013 è protagonista di una nuova antologica Modello Italia, alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, e nel 2014 nella Galleria degli Uffizi entra il suo autoritratto Dichiaro di non essere Emilio Isgrò. A Milano la sua Grande “cancellatura” per Giovanni Testori viene collocata in Piazza Gino Valle, mentre nel 2015 crea il Seme dell’Altissimo, una scultura in marmo di 7 metri d’altezza, collocata a Expo Milano. L’anno successivo a Milano viene organizzato un progetto in suo onore realizzato in tre sedi: una personale a Palazzo Reale, l’esposizione della sua cancellatura del ritratto di Alessandro Manzoni alle Gallerie d’Italia e trentacinque volumi dei Promessi Sposi cancellati per venticinque lettori e dieci malati di peste a Casa di Manzoni. Nel 2017 Emilio Isgrò inaugura la sua prima retrospettiva itinerante (da Milano a Londra e a Parigi) con la cancellatura dell’Encyclopedia Britannica, i cui 24 volumi furono cancellati nel 1969.

Cesare Ponti - Nato a Novara nel 1940, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano nel 1963, ha iniziato l’attività lavorativa affiancando il padre Guido nella Ponti S.p.A. Insieme al fratello Franco, rappresenta la quarta generazione alla guida della Ponti S.p.A., fondata da Ponti Biagio. Nel passato ha ricoperto le cariche di Presidente dell’Associazioni Industriali di Novara, di Presidente dell’Associazione Europea di Categoria delle Conserve Vegetali di Bruxelles, di Presidente della Banca Popolare di Intra e dal 2007 ricopre la carica di Presidente dell’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari che raggruppa 14 gruppi merceologici del settore alimentare. Membro della giunta dell’Associazione Industriali di Novara, dal 2009 è membro di giunta della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara ed è Consigliere della Fondazione Banca di Intra. Presidente della Fondazione Comunità Novarese Onlus. nell’ambito del sociale ricopre anche la carica di Consigliere della Fondazione Istituto della Provvidenza Casa per Anziani Onlus di Ghemme e di Consigliere dell’ANFFAS Onlus di Novara. Relatore di numerosi convegni, in particolare: - Alla C.E.E., nel 1992, con la prima presentazione del ‘Code de bonne pratique concernant le fruits et legumes au vinaigre’; - Al primo convegno internazionale sull’Aceto di Vino, 1990, organizzato dall’Università di Torino; - Al convegno ‘Impresa e Lavoro’, nel 1992, organizzato dall’Istituto per i Valori d’Impresa e pubblicato nella monografia ‘I rapporti tra impresa e lavoro’ edita dalle Edizioni Giuridiche Economiche Aziendali dell’Università Bocconi e Giuffrè, 1993.

Valentina Greggio - Nasce a Verbania il 19 marzo del 1991. Inizia a sciare all’età di 3 anni con i suoi genitori per seguire il fratello maggiore. Dall’età di 7 anni inizia a fare gare di sci alpino, tesserata per lo sci club Val Formazza. Passando poi alla categoria giovani, tesserata per lo sci club Valle Antigorio, partecipa a gare FIS, vincendo 2 gare FIS Cittadini e ottenendo il 3° posto al Criterium Mondiale FIS Cittadini. Completa la Maturità Scientifica Tecnologica e nel contempo diventa Maestro Nazionale di Sci Alpino. All’età di 19 anni, su invito dell’attuale allenatore della Squadra Nazionale di Speedski, tesserata per il C.A. Domobianca, inizia le prime competizioni in questa specialità. L’anno successivo viene inserita nella Squadra Nazionale e per i primi due anni gareggia nella categoria SDH che prevede l’utilizzo di materiali di serie da discesa libera. In questa categoria vince il titolo Mondiale e il Campionato del Mondo, stabilendo, nel 2013, il nuovo record di velocità a 202,576 Km/h. L’anno successivo passa alla massima categoria, la Speed One dove è previsto l’utilizzo di materiali specifici per l’aerodinamica. Nel primo anno di categoria si classifica al 2° posto della Coppa del Mondo generale. Nel 2015 vince il titolo Mondiale e la Coppa del Mondo generale. Nel 2016 vince nuovamente la Coppa del Mondo generale e il 26 marzo 2016, a Vars in Francia e stabilisce un nuovo record del Mondo con la velocità di 247,083 Km/h, diventando la donna più veloce al Mondo sugli sci, polverizzando il vecchio record di 242 Km/h, imbattuto da 10 anni. Nel 2017 si conferma vincitrice della Coppa del Mondo generale e si laurea campionessa mondiale di sci velocità per il secondo anno consecutivo a Idre, Svezia.

Michela Quattrociocche - Nata a Roma nel 1988, si interessa fin da bambina alla recitazione, a dodici anni segue un corso di dizione e portamento. Quindi presta il suo volto per alcuni servizi fotografici per riviste dedicate ai giovani. Nel 2007, dopo la maturità linguistica presso il Collegio Nazareno a Roma, viene scelta come protagonista femminile della trasposizione cinematografica del romanzo di Federico Moccia, Scusa ma ti chiamo amore. Nel film, uscito nelle sale a gennaio 2008, interpreta il ruolo di Niki Cavalli, mentre Raoul Bova è il protagonista maschile. Nel 2010 esce il seguente, Scusa ma ti voglio sposare, che Moccia ha sempre tratto dal suo omonimo romanzo e che vede confermati i due protagonisti. Nel 2009 è nel cast di Natale a Beverly Hills, diretto da Neri Parenti. Seguono: Una canzone per te, regia di Herbert Simone Paragnani, con Emanuele Bosi e Agnese Claisse, e Sharm el Sheikh – Un’estate indimenticabile, regia di Ugo Fabrizio Giordani, nelle sale nel 2010. Sempre nel 2010 è protagonista del videoclip della canzone L’applauso del cielo del gruppo italiano dei Lost che fa parte della colonna sonora del film Una canzone per te. Nel 2015 è protagonista, insieme ad altre star del cinema italiano, del videoclip della canzone Perché?di Alex Britti, iniziativa promossa da Weworld contro la violenza sulle donne. E' sposata con il calciatore Alberto Aquilani da cui ha avuto due figlie.