Trecate - Qualche mese fa, aprendo la posta elettronica, vedo un invito a nozze. Il caro Matteo mi fa onore di invitarmi al suo matrimonio a Delhi. Molti ricordi affiorano: il piccolo Matteo che tenta i primi passi sugli sci, in vacanza al mare, a casa sua con la famiglia.
Questo bravo ragazzo lascia Trecate per seguire studi internazionali, in Scozia, in Giappone, per seguire il suo sogno e trovare un lavoro che lo porti in missione umanitaria in giro per il mondo.
E non il mondo turistico, ma quello difficile, dove sono conflitti, poverta’ e fame.
Matteo oggi lavora per l’Onu, tra i vari incarichi da funzionario si occupa di questioni di pace relative al Sudan.
Viaggiando per il mondo conosce una bellissima ragazza indiana, Saniya, anche lei lavora per la stessa organizzazione internazionale, ma in altri Paesi. Ora lei è a capo di una missione che si occupa di questioni umanitarie in Somalia.
Si vedono saltuariamente, saltando da un aereo all’altro, rimanendo lontani per tutto il periodo Covid, ma dopo 9 anni sono ancora innamorati e decidono di sposarci.
Cosi’ il bimbo e ragazzo che io ricordo, oggi uomo , mi invita al suo matrimonio, e con me mio marito ed alcuni cari amici.
Decidiamo tutti insieme di organizzare un viaggio per andare a salutare questo giovane uomo di valore nel più bel giorno della sua vita e, poiché la sua sposa è indù, il matrimonio sarà Mehendi e Haldi.
Così partiamo, parenti e amici di una vita, con voli da tutte le parti del mondo per arrivare a Delhi e vivere la magia dei colori, fiori e profumi in una terra suggestiva e caotica.
In un favoloso hotel si celebra un matrimonio misto di culture e tradizioni, dove gli invitati indiani accolgono gli europei con calore e amicizia.
Bridal Mehndi si celebra ornando con l'henné la sposa e le donne invitate.
Haldi è una cerimonia pre-matrimoniale in cui una miscela di curcuma, olio e acqua viene applicata agli sposi dai membri della famiglia e dagli intervenuti a cui segue una pioggia di petali di fiori.
Il Baraat è il gran chiasso che accompagna una processione nuziale dello sposo che si reca al luogo del matrimonio, accompagnato dai membri della sua famiglia e dagli amici
Il Baraat può diventare un grande corteo, con una propria banda che suona ottoni e tamburi tradizionali indiani, i dholak, che fanno un grande fracasso. Tutti gridano e si dimenano e non si puo’ dire che lo sposo arrivi in incognito!
Lo sposo si accomoda sotto il Mandap, un baldacchino su quattro pilastri, (Ciascuno dei quattro pilastri rappresenta uno dei quattro genitori) nel nostro caso galleggiante sopra un piccolo lago, poi la sposa accompagnata dal padre raggiunge lo sposo scambiando ghirlande floreali
Sotto il baldacchino arde Agni, è il fuoco sacro, simbolo di perfetta purezza ed è quindi invocato per testimoniare il matrimonio induista. Il fuoco sacro testimonia i Saptapadi o sette passi. lo sposo conduce la sposa nel Saptapadi, invocando la grazia divina del Signore Vishnu e promette amore eterno vero la propria amata.
Tutta queste cerimonie, durate due giorni, sono state vissute con commozione e rispetto, e molti di noi hanno sentito l’esigenza di vestirsi con abiti tradizionali indiani, il che e’ stato molto gradito ai parenti ed amici della sposa.
I genitori della sposa hanno fatto per noi una piccola cerimonia per inserirci nello loro famiglia come ospiti graditi.
Agli uomini e’ stato messo il turbante, noi signore siamo andate alla cerimonia con l’henne’ sulle mani e tutti hanno sfoggiato il tilaka rosso, noto anche come pundra, sulla fronte.
In mezzo a tutte queste cerimonie c’e’ stato il cibo, grandi buffet di pietanze speziate e profumate, anche lo streetfood e’ comparso tra i meravigliosi viali e prati dell’hotel sede della cerimonia.
Non si possono raccontare i sentimenti che hanno accompagnato questi giorni, abbiamo vissuto anche la festa serale prematrimoniale a casa dei signori Singh, i genitori di Sanyia, che hanno addobbato la casa di luci e fiori e ci hanno offerto una deliziosa cena vegana cucinata apposta per noi.
Che dire? Ci siamo commossi alla lettura dei voti, quelli di Matteo ci hanno fatto venire le lacrime agli occhi e abbiamo voluto una copia tradotta in italiano. Gli abbracci delicati di Saniya ci hanno deliziati, ragazza bella, coraggiosa e intelligente.
Le lacrime di gioia di Mirella, la mamma dello sposo nonche’ mia compagna di scuola ed amica, mi hanno dato una sensazione stupenda; l’orgoglio di Dino, il papa’ dello sposo, era tangibile anche se lui non vuole fare trasparire tutte le sue emozioni.
Vedere tutti gli amici di Matteo, arrivati da ogni angolo del mondo, e’ stato bellissimo. Questi sposi meritano ogni felicita’ e successo nel loro prezioso lavoro.
Auguri ragzzzi, non dimenticheremo mai questi giorni straordinari.
Marina Mocchetto - Monrepos Viaggi