Cerano - Le Patronali di Cerano da sempre sono sinonimo di giostre e Luna park, per la qualità e quantità (numero di attrazioni) del parco divertimenti, che arriva ogni anno ai primi di settembre in occasione dei festeggiamenti per il Beato Pacifico. Ma quest'anno qualcosa è andato storto e alla fine il sindaco Mauro Cesti ha negato l'autorizzazione all'apertura e, di conseguenza, è montata la protesta dei giostrai stessi e anche dei ceranesi (e non solo loro) per questa opportunità svanita in extremis.
Ma cosa è successo veramente. Gli stessi giostrai, in una nota sui gruppi 'social' dedicati a Cerano, affermano: "Non ci fanno aprire per una documentazione dei lumen dei fari di sicurezza mandata con 2 ore di ritardo nonostante tutto fosse a norma. Abbiamo chiamato degli ingegneri di tasca nostra per preparare tutta la documentazione tecnica e non l'hanno nemmeno voluta aprire. Non si sono presentati all'interno del Luna park a controllare nonostante sia tutto in regola! Il sindaco e la commissione tecnica di Novara non hanno voluto firmare o presentarsi e ci hanno solo detto di smontare e andare via, altrimenti avremmo avuto una denuncia penale". Tale pesante dichiarazione sarebbe avvalorata anche da filmati.
E il sindaco cosa risponde? In una dichiarazione congiunta dove è presente nel suo ufficio in Municipio insieme a tutta la Giunta comunale (Aina, Albanese, Sapio e Gamoletti) spiega: "Si sono rivelate delle problematiche dal punto di vista tecnico e organizzativo. Il primo incontro con la commissione risale a metà giugno. Allora era stato dato parere favorevole, ma dovevano essere fatti degli adempimenti e preparare ulteriori incartamenti entro un mese (metà luglio). La stessa commissione si è riunita pochi giorni fa ai primi di settembre per verificare tutte le carte a disposizione. Il progetto dei giostrai era però leggermente diverso e non c'era il tempo tecnico per un'ulteriore verifica. La commissione non poteva esprimersi in modo sicuro in quanto il progetto era diverso dal primo presentato in commissione. Questo ha comportato il nostro No all'approvazione delle giostre. Ricordo che in caso di insorgenza di problemi si va nel penale... Non voglio dare le colpe a nessuno, rimane il fatto che la documentazione che doveva servire non era completa e non si è arrivati ad un risultato concreto. Un sindaco deve valutare in primis che tutto si possa svolgere in sicurezza, tutelare i cittadini, in particolare i bambini, e far rispettare le norme e i criteri di legge... Le giostre non potranno girare solo per questi motivi. Noi siamo per la massima vigilanza senza alcuna superficialità: questo è il compito della Giunta, fare delle scelte sicure per tutti, soprattutto per i nostri figli. Rispettiamo il lavoro dei giostrai e ci dispiace per le loro famiglie".
Gianmaria Balboni