Alessandria - Un progetto contro il dolore inutile nei bambini. Si concretizza oggi grazie alla raccolta fondi della Fondazione Uspidalet Onlus, che ha ricevuto moltissime donazioni, ha raccolto circa metà della cifra dalla Lotteria del 2011 e ha potuto ottenere un grande risultato: acquisire due strumenti invece che uno, per un importo complessivo di circa sessantamila euro. Alla Kouchnerova, presidente della Fondazione Uspidalet: “Il progetto è nato nel 2010 dal precedente consiglio e da un’idea della dr.ssa Antonella Robotti, della struttura di Anestesia e Rianimazione Pediatrica diretta da Fabrizio Racca, per rispondere all’esigenza di eseguire procedure dolorose o fastidiose al di fuori della sala operatoria, con la tecnica di sedo-analgesia per evitare ai bambini fin dalla più tenera età di provare dolore durante le cure. Come sempre il mio compito è quello di dire tanti grazie ai donatori che hanno accolto con entusiasmo la proposta, ma soprattutto ringraziare la “macchina organizzativa” legata alla LOTTERIA DI NATALE 2011. I fondi raccolti infatti sono stati quasi venticinquemila, un contributo davvero importante: per questo è doveroso esprimere la nostra gratitudine a tutti quelli che ci hanno messo a disposizione gli omaggi della Lotteria rendendola attraente, che hanno distribuito i biglietti, oltre che tutti coloro che hanno acquistato i biglietti. Uno sforzo congiunto per un unico grande risultato. Speriamo di ripetere il successo con la lotteria di quest’anno destinata al Centro Audiologico”.
Sono stati davvero tanti coloro che si sono dati da fare per rispondere all’accorato appello in favore dei piccoli pazienti, che da oggi, spiega Robotti “grazie all’ausilio di questa tecnica di sedoanalgesia potranno evitare di sentire dolore. Con questi due nuove apparecchi è possibile migliorare la qualità della procedura ma soprattutto evitare di associare al bimbo lo stress derivante dal ricordo del dolore. La tecnica prevede diversi livelli di sedazione: una in cui il bambino è semisveglio ma tranquillo e collaborante (anche a seconda dell’età); un’altra in cui la sedazione è più profonda, eseguita dagli anestesisti, in cui il bambino appare addormentato. Dopo infatti circa dieci minuti, il tempo necessario all’esecuzione delle procedure, si ridesta anche se magari appare un po’ intontito. Se la condizione medica lo consente, dopo circa un’ora può andare a casa”.
La serrata trattativa condotta dal Direttore Operativo della Fondazione Alfredo Canobbio ha permesso di acquisire quindi due strumenti differenti, posti uno al Pronto Soccorso e uno presso la Sala Gessi dell’Ortopedia Pediatrica, due luoghi in cui frequentemente vengono effettuate manovre dolorose di breve durata ma dolorose. Carlo Origo, direttore dell’Ortopedia Pediatrica, illustra: “In sala gessi afferiscono bambini direttamente dal pronto soccorso o ricoverati ai cui, a causa di patologie generalmente traumatologiche, è necessario praticare manovre sgradite o potenzialmente dolorose, tra cui possiamo ricordare: la riduzione e il riallineamento di fratture di piccoli segmenti ossei (dita, polsi), la riduzione di lussazioni di articolazioni minori, manovre correttive di fratture precedentemente ridotte, l’applicazione di trazioni a filo transcheletrico, medicazioni più o meno complesse, rimozione ambulatoriale di fissatori esterni”.
Nicola Giorgione, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera: “Ancora una volta la Fondazione è venuta incontro alle richieste degli operatori per migliorare la capacità di eseguire cure sui bambini con una riduzione del dolore che tanta apprensione genera nelle famiglie. È stato per noi un obbligo morale garantire al bambino la minor sofferenza possibile. Ancora grazie a chi è stato tanto sensibile da accogliere questo invito”. Il dr. Origo ha poi illustrato l’apparecchiatura presente in sala gessi, dove l’ha presentata in dettaglio ai donatori.