Torino - L'ondata di maltempo che ha colpito il Piemonte tra Natale e Santo Stefano ha causato danni accertati in 68 Comuni. “La Regione - annuncia l'assessore alla Protezione civile, Roberto Ravello - sta coordinando la stima dei danni al fine di chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di calamità naturale". Ravello vuole inoltre ringraziare “i volontari che hanno lavorato in modo straordinario in tutto il Piemonte ed hanno portato un contributo fondamentale nelle situazioni più critiche ad Alessandria ed a Macugnaga. Partecipare alla gestione di questo evento con oltre 500 uomini, a Natale, è un'ulteriore conferma della professionalità del sistema di Protezione civile piemontese". In tre giorni, si legge nel rapporto della Protezione civile, sono caduti 279 mm di pioggia a Piani di Carrega (Alessandria), 266 a Cicogna (VCO). Alla quota di 2.000 metri, 70-130 cm di neve fresca sulle Alpi Lepontine, 80 cm sulle Pennine, 20-60 sulle Alpi Occidenatali, 50-70 sulle Marittime. La soglia di attenzione dei fiumi è stata superata sui torrenti Agogna e Terdoppio, nel Novarese, e nei bacini a sul del Po, sulla Bormida di Spigno, sull'Orba e sullo Scrivia.