Torino - Dalla trasformazione degli scarti organici e dell’anidride carbonica in bio carburanti e bio fertilizzanti, alla realizzazione di sensori, in forma di fili, per rendere “intelligente” il rivestimento di un sedile di un’auto in grado così di rilevare e quantificare i parametri biomedici del guidatore come battito cardiaco o pressione arteriosa. Dalla produzione di granuli di plastica riciclata al 100% dai cartoni delle bevande in tetrapak che, dopo l’estrazione della cellulosa, sono considerati rifiuto non più recuperabile, alla realizzazione di un sistema integrato di supporto alla mobilità sicura ed autonoma delle persone con disabilità visiva, in grado di interagire con la persona e fornirgli informazioni di geo-localizzazione e assistenza, passando per l’applicazione di tecnologie nella telemedicina e tele monitoraggio per favorire l’interoperabilità dei servizi sanitari, il decentramento della cura e il miglioramento dei percorsi assistenziali.
Sono solo alcuni esempi dei tanti progetti che hanno partecipato alla prima edizione di IR20, Premio Innovazione e Ricerca, istituito dalla Regione Piemonte, che si è concluso ieri sera con la premiazione dei vincitori nella prestigiosa sede del Museo Egizio, nel corso di una serata presentata da Marco Berry.
E prima dell’inizio della cerimonia il pensiero alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone, nella quale hanno perso la vita 14 persone.
A fare gli onori di casa il presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin e il direttore Christian Greco. Nel corso della serata è stato trasmesso un contributo video di Alberto Angela a colloquio con il direttore Greco.
Un premio, come ha sottolineato l’assessore regionale all’Innovazione, Matteo Marnati, “che vuole essere un riconoscimento a quelle imprese che, in Piemonte, investono in ricerca e innovazione in due settori strategici come la green economy e la health economy. A causa della pandemia abbiamo constatato quanto l’innovazione sia importante per le nostre imprese e, oggi più che mai, ha un ruolo sempre più importante per la nostra ripresa economica”.
“Secondo la classifica ufficiale dell’unione europea che valuta le performance di ricerca e innovazione nelle diverse aree dei Paesi europei, il Piemonte viene classificato come “innovatore moderato”, con un valore di 83,6 in una scala che va da 0 a160 – ha aggiunto Marnati - Da anni il sostegno pubblico ai processi di innovazione tecnologica è incentrato sul Fondo europeo per lo sviluppo regionale che finanzia molti interventi per la ricerca e lo sviluppo. Basti pensare che le sole azioni dedicate a rafforzare progetti di ricerca e sviluppo tecnologico hanno visto negli ultimi 7 anni finanziamenti per circa 460 milioni di euro, sostenendo oltre 1000 interventi e mobilitando sul territorio investimenti e ricadute per circa 713 milioni di euro. Adesso si apre un futuro con molte risorse. Siamo in competizione con altre regioni europee ma fare senza raccontare quello che si sta facendo è come non fare”. E sul sistema dei Poli di Innovazione “uno dei sistemi regionali, che riguarda 7 importanti aree economiche – agro alimentare, salute, chimica verde, energia e tecnologie pulite, manifattura, tessile e ICA – e che ha prodotto grandi risultati per il Piemonte, prima regione italiana ad istituirli sul proprio territorio. A oltre 10 anni dalla loro ideazione hanno promosso molte azioni innovative, dal trasferimento di tecnologie alla condivisione di strutture e laboratori con scambi di conoscenze e competenze”.
Diciannove i progetti finalisti, scelti in una rosa di 98 partecipanti da una qualificata giuria di esperti, presieduta dal professor Mario Rasetti, fisico e presidente della Fondazione ISI, composta dai tre rettori, Guido Saracco del Politecnico di Torino, Stefano Geuna dell’Università di Torino e Gian Carlo Avanzi, dell’Università del Piemonte Orientale, dal giornalista e divulgatore scientifico Piero Bianucci e dai tre direttori regionali, Paola Casagrande, Giuliana Fenu e Stefania Crotta. Tutti i progetti pervenuti sono consultabili al link https://www.regione.piemonte.it/pdf_sfogliabili/IR20/index.html#page=1
QUESTI I SEI PROGETTI VINCITORI
Per il settore Green Economy:
-Nella categoria collaborazione pubblico-privato vincitrice Asja Ambiente Italia Spa con il progetto “Saturno”, Scarti organici e Anidride carbonica Trasformati in carbURanti, fertilizzanti e prodotti. Il progetto rappresenta un approccio integrato per una valorizzazione completa delle matrici di scarto, esempio concreto dell’applicazione dei principi dell’economia circolare.
-Nella categoria Imprese senior il premio è andato a Martur Italy srl, con il progetto Finalist – FIli seNsorizzati e autoALImentati per tessuti Sedili auTo - che ha lo scopo di sviluppare sensori e supercondensatori in forma di filo per rendere intelligente il rivestimento di un sedile auto. Lo scopo del progetto è quello di sviluppare dunque un processo di filatura nuovo ed innovativo che permetta la fabbricazione su scala industriale di due tipi di fili intelligenti: un filo con sensori integrati in grado di quantificare i parametri biometrici del guidatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, frequenza respiratoria); un secondo filo intelligente con supercondensatore integrato in grado di accumulare energia da impiegare per alimentare sensori e altri componenti elettronici all’interno dell’abitacolo.
-Per la categoria Start up il premio è stato assegnato a Ecoplasteam Spa, per il progetto “EcoAllene”. L’azienda produce un granulo di plastica riciclata al 100% post consumo recuperata dal tetrapak, materiale che nella maggior parte dei casi viene gettato nella raccolta carta. Le cartiere lo recuperano e lo lavorano estraendo la cellulosa; il resto del materiale viene destinato di solito a discarica o incenerimento. Ecoplasteam riceve questo materiale, lo lavora con un processo meccanico brevettato ottenendo un nuovo granulo di plastica riciclata, l’EcoAllene appunto. Il progetto prevede la costruzione di diversi impianti per la produzione di EcoAllene, consentendo di diminuire drasticamente l’impatto di questo rifiuto sull’ambiente.
Per il settore Health Economy
-categoria collaborazione pubblico-privato, il riconoscimento è stato assegnato all’azienda Consoft Sistemi Spa, in qualità di capofila della Ats Canp, per il progetto CANP – la CAsaNelParco. E’ un progetto che propone soluzioni per l’e-health come applicazione di tecnologie ICT nella gestione dei processi sanitari, nella telemedicina e telemonitoraggio, allo scopo di supportare l’accessibilità e interoperabilità delle informazioni e dei servizi sanitari, il decentramento della cura, la razionalizzazione delle risorse ed il miglioramento dei percorsi assistenziali. Il focus principale del progetto è l’ospedalizzazione a domicilio (OAD) nel contesto del futuro prossimo dei due Parchi della Salute e della Ricerca e dell’Innovazione di Torino e di Novara. E’ stata grande collaborazione tra 22 soggetti, Premia il professor Mario Rasetti, presidente di giuria
-categoria Imprese senior, premio all’impresa Elsynet srl, con il progetto OR.I.ONE, sistema di orientamento degli ipovedenti e dei ciechi. L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un sistema integrato di supporto alla mobilità sicura ed autonoma delle persone con disabilità visiva, basato sull’utilizzo di infrastrutture trasmissive radio su protocollo LoRaWAN e sistemi di comunicazione IoT. Il sistema, pensato per la mobilità in aree urbane, è in grado di interagire con il disabile e fornirgli informazioni di geo-localizzazione e assistenza.
-categoria Start up, il riconoscimento è andato all’impresa Addax Biosciences srl, per il progetto “Verso un ospedale formalin-free per la tutela della salute dei lavoratori”. Si tratta di un progetto che intende sviluppare e commercializzare un’alternativa efficace alla formalina, sostanza tossica e cancerogena, per quanto riguarda il suo utilizzo in campo medico e veterinario per la conservazione e la fissazione pre analitica dei tessuti organici. La Addax Biosciences ha brevettato il gliossale acid free, i cui principali vantaggi rispetto alla formalina sono legati alla non tossicità e cancerogenicità del prodotto.
Premiato come migliore in assoluto il progetto Canp – La CAsa NelParco.