Novara - Un evento che ha intrecciato fotografia, letture mitologiche e stelle. La serata proposta sabato 6 luglio a Novara, nell’area di piazza Donatello, è una delle attività promosse da Territorio e Cultura ODV nell’ambito del progetto “Costellazioni Urbane” coordinato dal Comune di Novara e supportato finanziariamente da Fondazione Cariplo. Tanti i soggetti coinvolti: l’Istituto Pascal di Romentino insieme al Comune, poi Cabiria Teatro e l’Associazione Provinciale Astrofili Novaresi. E diversi sono stati i momenti che hanno scandito la manifestazione davanti a una bella cornice di pubblico. In apertura l’inaugurazione della mostra fotografica “Obiettivo Romentino” che sarà allestita fino al mese di settembre nelle sale del centro polifunzionale Agorà Donatello. Protagonisti gli studenti delle classi V A Osa e V B Liceo Scientifico del Pascal grazie a un percorso che Territorio e Cultura ODV, in collaborazione con il Comune di Romentino e la scuola, ha portato avanti negli ultimi tre anni nell’ambito del progetto @pe – Alleanza per l’Educazione civica, promosso da TessereTerritori APS e vincitore del bando “Fermenti” della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. Le immagini esposte raccontano il territorio di Romentino e la sua campagna attraverso lo sguardo dei ragazzi che hanno catturato, e fatto conoscere, i particolari di questi luoghi. «È stato un piacere condividere la mostra anche a Novara dopo l’esperienza di Romentino - ha detto la professoressa Maria Luisa Marchio che ha coordinato l’evento espositivo insieme alla ex allieva del Pascal Silvia Guarlotti -. Per noi è importante promuovere iniziative di questa portata: lasciano nei ragazzi un segno importante di cui abbiamo avuto riscontro durante l’esame di maturità. L’inaugurazione è stata l’occasione per riunire persone con interessi diversi». Concetto ripreso dalla dirigente del Pascal, Marina Verzoletto, interessi che casualmente richiamano le sue grandi passioni, ovvero fotografia, miti e stelle, mentre Salvatore Amoroso, consigliere comunale di Romentino (con lui anche le colleghe Catia Canna e Ludovica Castano), ha sottolineato come il progetto dia visibilità e faccia conoscere il paese, «ne siamo orgogliosi». Il progetto ha appassionato gli studenti: “immortalare la bellezza nascosta di Romentino”, “catturare istanti e scorci non comuni,” “condividere visioni differenti di un luogo” sono alcuni dei commenti degli studenti. La mostra è aperta oggi e giovedì dalle 9.30 alle 13; la settimana prossima lunedì, mercoledì e giovedì con lo stesso orario. Gli orari corrispondono alle aperture della “biglietteria di zona”, gestita da Vania Frasson e attivata presso il centro polifunzionale di piazza Donatello grazie al progetto “(F)atti di quartiere”, promosso da Territorio e Cultura insieme a Cabiria Teatro, Cooperativa Aurive e Rest-Art, con il sostegno di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Sottocasa”.
Dopo l’intervento di Davide Crespi dell’Apan le letture mitologiche hanno intrattenuto il pubblico nello spazio all’aperto: Elena Ferrari e Mariano Arenella, direttori artistici di Cabiria Teatro, hanno accompagnato tra i testi di Ovidio, Eratostene e Omero sulle note del violoncello suonato da Isabella Veggiotti. «L’evento del 6 luglio è frutto di un project work all’interno del corso “Animare Comunità”» spiega Carlo Mazzeri che è uno dei partecipanti alle attività del progetto inserito in “Costellazioni Urbane”. «Programmato tra settembre e marzo, ha coinvolto come partner Apan, Cabiria Teatro e tutta la rete di Territorio e Cultura. La genesi viene dalla “scoperta” dei grandi buchi nel tessuto urbano durante una passeggiata nel quartiere e dalla volontà di offrire un evento intorno all’osservazione delle stelle che gli uomini osservano da secoli: l’incontro ha permesso di avvicinare l’uomo, minuscolo, nella vastità dell’universo attraverso una visione molto particolare delle stelle. Si è creato un filo che ha unito i diversi momenti, partendo dalle fotografie. Crespi ha presentato l’associazione, raccontando aneddoti e curiosità sulle stelle e sulla attività degli astrofili, mentre Ferrari e Arenella hanno fatto viaggiare nel tempo e nello spazio, dando voce a pagine immortali».
Presenti Giacomo Balduzzi e Davide Servetti, ricercatori universitari e collaboratori di Territorio e Cultura: «Siamo soddisfatti per la riuscita di questo evento che ha favorito un incontro tra diverse persone, luoghi, percorsi che hanno generato creatività, innovazione e maturazione di competenze – commentano -. L’idea di rivolgere lo sguardo alle stelle e il coordinamento organizzativo dell’evento sono merito di un giovane che ha frequentato il corso “Animare Comunità” e ha completato con il project work il suo percorso formativo. Si conferma ancora una volta vincente la scelta di formare e accompagnare la crescita in loco di persone capaci di promuovere percorsi partecipati e di co-progettazione sociale». E per finire, tra una nuvola e l’altra, anche qualche osservazione astronomica guidata dagli esperti dell’Apan.