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LIFE IS A FLOWER: SI RIALZA IL SIPARIO AL FARAGGIANA

Venerdì 8 settembre alle ore 21 uno spettacolo da un’idea di Daniele Ronco

Novara - Venerdì 8 settembre alle ore 21 si rialza il sipario del Teatro Faraggiana per 'Life is a flower', da un’idea di Daniele Ronco, drammaturgia Francesco Bianchi e Daniele Ronco con Graziano Piazza e Daniele Ronco; regia di Rafaele Latagliata, scene di Massimo Voghera, costumi di Teresa Musolino e produzione Mulino ad Arte con il sostegno di Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana e la collaborazione della Casa di Giorno per anziani Don Aldo Mercoli aps, prima nazionale inserita nel progetto Costruire Città e supportata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Un presente alternativo, o un futuro decisamente vicino. La crisi climatica si e aggravata al punto che gli esseri umani non sono piu liberi di viaggiare a piacimento, ne di consumare beni e servizi che aumentino le emissioni di anidride carbonica del pianeta. Tra le strategie di sopravvivenza dell’umanita c’e anche il razionamento dell’acqua, a causa di una pioggia acida che ha modifcato la struttura molecolare di piante e animali. Gio, un afermato infuencer di viaggi, e stato arrestato proprio per aver viaggiato troppo, e come punizione e obbligato a prendersi cura di un anziano per un anno. Il governo ha fatto anche questo, ha afdato la categoria piu debole della societa, gli anziani, alla categoria che secondo natura dovrebbe essere la piu forte, i giovani. La convivenza di Gio con il vecchio comincia nel segno del confitto generazionale e di una difcolta caratteriale da cui nessuno dei due si tira indietro. Ma i meccanismi di difesa dei due, in una casa che ha i tratti di un rifugio e di una prigione al tempo stesso, in un mondo ostile che sembra si stia ribellando alla presenza dell’uomo, faranno si che Gio e Vez facciano fronte alle loro paure, a tutto cio che hanno rimosso, e alla possibilita personale e globale di doversi preparare a una resa dei conti. Rifettendo sui paradossi di un mondo molto simile al nostro, in cui spesso la liberta non puo convivere con la consapevolezza, Life is a fower esplora il dialogo tra le giovani generazioni e quelle piu anziane, spesso viste come la causa della crisi planetaria, ma anche troppo spesso dimenticate nella loro condizione di persone che hanno dato tanto a una societa che non le capisce piu. Dall’altro lato i giovani, con la loro spinta ad afermarsi e a prendersi il mondo che gli spetta, ma al contempo con la loro insoferenza e con le limitazioni che vengono loro imposte, fanno fatica a misurarsi con responsabilita piu grandi e piu scomode di quelle che una vita “libera” ofrirebbe. Life is a fower e uno scherzo amaro sulla condizione di fantascienza in cui viviamo, ma anche e soprattutto una storia di dialogo tra mondi e per il mondo.

Francesco Bianchi - Drammaturgo, regista, traduttore e scrittore. Si laurea all’Universita La Sapienza di Roma e all’Universita IUAV di Venezia, dove e anche assistente alla didattica dal 2015 al 2017. Dal 2012 collabora con Fondazione Teatro Due di Parma in veste di drammaturgo, dramaturg e assistente alla regia al fanco di Valerio Binasco, Massimiliano Farau, Gigi Dall’Aglio, Bruno De Franceschi, Elisabetta Pozzi, Csaba Antal e altri. Dal 2018 e il Regista Assistente per l’Italia di Declan Donnellan al Piccolo Teatro di Milano e nella compagnia Cheek by Jowl. Scrive e traduce testi teatrali gia dai primi anni della sua esperienza teatrale, afancando alla scrittura la ricerca drammaturgica e lo studio del teatro in tutte le sue forme. Come drammaturgo, ottiene la segnalazione al Premio Hystrio Scritture di Scena 2016 con il testo Europa, nonche la menzione al premio Extreme Contemporain 2021 con il testo Per lei, nel giorno del suo compleanno, poi fnalista al festival InDivenire 2023. Il suo testo VUOTO e fra i 26 testi che compongono l’Abbecedario per il mondo nuovo (Piccolo Teatro, Milano, 2021). Ha tradotto testi di William Shakespeare, Tennessee Williams, William Goldman, Lucy Kirkwood, e collabora a diverse traduzioni con Monica Capuani. Come regista, il suo lavoro piu recente e lo spettacolo per bambini in 10 puntate L’Arcipelago dei Suoni, da lui scritto e diretto, e coprodotto da Fondazione Teatro Due e Fondazione Toscanini.

Graziano Piazza - Attore e regista prevalentemente teatrale, ha lavorato sempre in ruoli protagonisti e primari con grandi registi della scena nazionale e internazionale come Peter Stein, Luca Ronconi, Benno Besson, Robert Carsen, Anatoli Vassiliev, Federico Tiezzi, Massimo Castri, Cesare Lievi, Antonio Calenda, Piero Maccarinelli, Valter Malosti, Daniele Salvo, Leo Muscato, Veronica Cruciani e altri... alternando spettacoli classici a una ricerca personale attraverso personaggi dalla forte connotazione sociale, come nel monologo Schifo/Dreck di R Shneider, per CTB Centro teatrale bresciano, o in Lampedusa Way di Lina Prosa. Ricerca anche musicale lavorando in diversi melologhi con musicisti del calibro di Michele Campanella al Teatro Grande di Brescia con Enoch Arden di Richard Strauss, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Paolo Fresu. Protagonista delle scene del Teatro Greco di Siracusa (Oreste per la regia di Maccarinelli oppure Tiresia nell’ultimo Edipo re di Robert Carsen) o Epidauro in Grecia (Achille nella Penthesilea di Peter Stein), pone la sua necessita artistica anche in luoghi non prettamente teatrali, come nei Demoni di Peter Stein al Lincoln center di NY o in Infnities di Luca Ronconi per il Piccolo teatro di Milano. Come regista s’interessa principalmente alla drammaturgia contemporanea mettendo in scena autori come J. Cox (Il desiderio di conoscere), Copi (La donna seduta), Ritsos (Aiace) e l’Intervista di Theo Van Gogh. Per il Ravenna Festival e per il Piccolo Teatro di Milano cura la regia di Gerusalemme perduta dai testi di P. Rumiz. Oppure “Il racconto dell’Ancella” di M. Atwood per il Napoli Teatro Festival, “Ofelia suite” di Luca Cedrola con le musiche di Arturo Annecchino, sempre per Viola Graziosi. Per il Teatro Nazionale di Roma mette in scena MisuraXMisura di W. Shakespeare e per il Teatro Antico di Segesta La Commedia degli errori. Partecipa a vari flm per il cinema come Valzer di S. Maira per il Festival di Venezia ( vincitore del premio Pasetti) e a varie fction televisive per la Rai, non ultima la serie di Montalbano. Ha vinto il premio come miglior attore al International Shot flm Festival di Gradec con il cortometraggio “La resa” di Luca Alcini. La sua attivita di didattica teatrale ventennale lo ha portato a prestare opera presso Accademie nazionali e private e corsi di Alta formazione nei teatri Nazionali.

Daniele Ronco - Attore, autore, regista. Nel 2011 si diploma presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. Il suo percorso formativo e arricchito da numerosi incontri, tra i quali: Ron Gilbert, Anthony Caldarella, David Callahan, Stefania De Santis, Peter Stein, Daniele Salvo, Andreas Rallis. E’ direttore artistico ed autore della compagnia teatrale Mulino ad Arte di Torino, con la quale porta avanti un’intensa attivita di produzione e distribuzione nazionale. Con il suo lavoro ottiene diversi premi e riconoscimenti: Cassino Of 2016, Maldipalco 2014 e 2015, Le strade degli altri 2017, Voce della societa giovanile 2017 e miglior spettacolo green&smart nazionale 2018. Per il cinema e la tv lavora con diversi registi, tra i quali: Paolo Severini, Marco Bellocchio, Yuri Storasi, Luca Ribuoli, Takashi Minamoto, Riccardo Donna, Alice Filippi. Per il teatro lavora con diversi registi, tra i quali: Renata Palminiello, Vittorio Franceschi, Riccardo Bellandi, Marco Lorenzi, Daniele Salvo, Rafaele Latagliata, Luigi Saravo. Nel 2013 viene diretto da Riccardo Bellandi negli spettacoli “Due fratelli” di fausto Paravidino e “Kebab” di Gianina Carbunariu. Nel 2015 dirige e interpreta il videoclip del singolo “Le strade vuote della notte” del gruppo Kachupa. Sempre nel 2015 viene diretto da Marco Cavicchioli negli spettacoli “Mi abbatto e sono felice”, di cui e anche autore del testo e “Il medico per forza” di Moliere. Nel 2016 recita nella fction diretta da Riccardo Donna “Sulla strada di casa” ed e il protagonista Felice Filippi nel docuflm “’78 – vai piano ma vinci” presentato al Torino Film Festival 2017 e inserito nella cinquina fnalista ai David Donatello 2018 (sez. Documentari). Sempre nel 2016, a teatro scrive e dirige lo spettacolo “Chaos-Humanoid B12” (che verra poi ripreso con la supervisione di Daniele Salvo) e viene diretto da Pierpaolo Congiu nello spettacolo Cyrano di Edmond Rostand. Nel 2018, per la regia di Marco Lorenzi, recita nello spettacolo “Bea” di Mick Gordon. Nel 2019 prende parte alla serie televisiva “The smiling” per la regia di Francesco Ferraiuolo e recita al Globe Theatre di Roma nel Giulio Cesare di Daniele Salvo. Nel 2020 e autore e interprete dello spettacolo "Il grande giorno", che debutta alla 42*edizione del Festival Asti Teatro con la regia di rafaele Latagliata. Nel 2021 e autore e interprete, insieme a Ugo Dighero, dello spettacolo "Un Pianeta ci vuole", diretto da Luigi Saravo. Sempre nel 2021 viene diretto da Luigi Orfeo nello spettacolo “Resti umani”. Nel 2022 viene diretto da Daniele Salvo nello spettacolo “Il grande inquisitore” di Dostoevskij. Nel 2022, diretto da Luigi Saravo, debutta al Festival di Todi con lo spettacolo “L’altro mondo-piccole storie di cambiamento”, di cui frma anche la drammaturgia.