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POVERI CRISTI AL FARAGGIANA

Lo spettacolo (di e) con Ascanio Celestini prosegue le celebrazioni per i 25 anni di Fondazione Comunità Novarese

Novara - “In una periferia di Roma che somiglia a tante periferie del mondo, si intrecciano le vite di poveri cristi. C’è Giobbe, magazziniere analfabeta che ha messo a punto una tecnica per sistemare la merce senza saper leggere. C’è la Vecchia che insegna alla Prostituta che per il sapere non serve il denaro: i libri nelle biblioteche sono gratis e i musei un giorno al mese aprono anche a chi non può pagare. C’è Joseph che è partito dal suo Paese ma prima di arrivare in Italia è stato emigrante, schiavo, naufrago, detenuto, facchino e barbone. E poi ci sono il Razzista, la Donna Impicciata, lo Zingaro di otto anni che fuma e persino San Francesco. Quando si va in scena non ci sono tutti; ogni replica contiene una manciata di personaggi. Come in un concerto dove il musicista sceglie i brani da suonare, Ascanio Celestini propone la sua scaletta. Tutti i personaggi hanno qualcosa in comune: sono quelli “brutti” che finiscono sui giornali quando accade qualcosa di grave, di scandaloso. Celestini, invece, prova a raccontarli come santi quando succede un prodigio”.

Lo spettacolo “Poveri Cristi” di e con Ascanio Celestini  accompagnato da Gianluca Casadei alla fisarmonica (Produzione Fabbrica e Distribuzione Mismaonda) è un evento promosso e organizzato da Fondazione Comunità Novarese in occasione dei suoi 25 anni e andrà in scena giovedì 6 novembre alle 21 sul palco del Teatro Faraggiana di Novara (via dei Caccia 1F – Novara).

Tratto dall’omonimo libro di Celestini, “Poveri Cristi” è un affresco poetico e crudo delle periferie del mondo, dove si intrecciano le vite di uomini e donne ai margini: il magazziniere analfabeta, la vecchia che insegna alla prostituta, l’emigrante naufrago, il razzista, il bambino zingaro, persino San Francesco. Celestini li racconta non come vittime, ma come santi laici, capaci ogni giorno di compiere il miracolo di restare al mondo. Con la sua narrazione intensa e la musica di Gianluca Casadei, lo spettacolo diventa un atto di ascolto e restituzione, una forma di resistenza culturale.

Abbiamo scelto POVERI CRISTI – commenta il Prof. Davide Maggi, Presidente della Fondazione Comunità Novarese – perché parla con rispetto e profondità di chi spesso resta invisibile. È uno spettacolo che ci obbliga a guardare negli occhi la fragilità, ma anche la dignità delle persone. In questi 25 anni, la Fondazione ha cercato di essere uno strumento di sviluppo sociale e comunitario. Il Fondo contro la Povertà è una risposta concreta; questa serata vuole essere un invito a partecipare e a sentirsi parte di un cambiamento possibile. Ascanio Celestini ha una capacità rara: quella di trasformare la parola in ascolto, il racconto in coscienza. Con la sua voce e la sua scrittura, riesce a dare forma teatrale all’impegno civile, senza retorica, ma con una forza poetica che scuote e coinvolge”.

Venticinque anni di attività, - aggiunge il Presidente della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, Vanni Vallino non sono pochi in assoluto e non lo sono soprattutto se sono stati spesi a sostenere e promuovere socialmente e culturalmente il territorio novarese. Per questo motivo, siamo molto contenti di accompagnare Fondazione Comunità Novarese nei festeggiamenti per questo prestigioso traguardo raggiunto. Lo spettacolo di Ascanio Celestini “Poveri cristi” meglio non poteva rappresentare gli ideali che ci accomunano e che in questi anni sovente hanno fatto incrociare i nostri progetti. Tanti auguri per il futuro con la certezza che ci ritroveremo sicuramente nelle periferie, in centro e nei crocicchi della vita”.

Il costo del biglietto è di 20 euro; il ricavato sarà devoluto al Fondo contro la Povertà costituito in Fondazione Comunità Novarese.

Acquisto biglietti su https://www.teatrofaraggiana.it/biglietteria-teatro oppure alla biglietteria del teatro dal lun. al ven. dalle 17 alle 19.

Per informazioni chiamare lo 0321.1581721 oppure inviare una mail a info@teatrofaraggiana.it

Il Fondo Contro la Povertà – Insieme Doniamo Fiducia, promosso dalla Fondazione Comunità Novarese, nasce nel 2020 con l’obiettivo di affrontare le molteplici forme di povertà (abitativa, alimentare, digitale, educativa, lavorativa) emerse o aggravatesi nel territorio provinciale a seguito dell’emergenza Covid-19. Il Fondo intende stimolare l’attenzione delle agende locali sul fenomeno della povertà, favorendo la ricomposizione delle risorse territoriali e la costruzione di alleanze tra enti pubblici e privati. Attraverso la mobilitazione al dono e il coinvolgimento della comunità locale, il Fondo sostiene progetti e iniziative realizzate da reti non profit, con l’obiettivo di generare impatto  concreto e duraturo. La prima dotazione ammonta a 260.000 euro, grazie al contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunità Novarese (anche con Fondo Rete Caritas Diocesi di Novara e Fondo AiutiAmo Novara), Fondazione De Agostini. Dalla costituzione, il Fondo ha già assegnato contributi per oltre 184.000 euro, sostenendo progetti che promuovono fiducia, inclusione e resilienza sociale.

Chiunque può donare sul Fondo con i seguenti strumenti:

· BOLLETTINO POSTALE conto corrente n. 18205146 intestato a Fondazione Comunità Novarese ef

· BANCOPOSTA codice IBAN IT63 T0760110100000018205146 a favore della Fondazione Comunità Novarese ef

ricordando SEMPRE di indicare nella causale “Fondo contro la Povertà”.

Il protagonista dello spettacolo:

Ascanio Celestini è nato a Roma nel 1972. I suoi testi sono legati a un lavoro di ricerca sul campo e indagano nella memoria di eventi e questioni relative alla storia recente e all'immaginario collettivo. Tra i suoi ultimi spettacoli teatrali, Laika (2015), Pueblo (2017) e Rumba (2023) fanno parte della trilogia che è all'origine di Poveri cristi. Di questi testi, Celestini ha curato la regia in Belgio e in Francia con l'attore David Murgia, e in Svezia con l'attore Özz Nûjen. Per il cinema ha realizzato due film: La pecora nera (2010), in concorso alla 67a Mostra del cinema di Venezia, e Viva la sposa (2015) in concorso alle Giornate degli autori a Venezia. Il suo disco Parole sante ha vinto il Premio Ciampi come Miglior debutto discografico dell'anno e il Premio Arci «Dalla parte buona della musica». Per Einaudi ha pubblicato Storie di uno scemo di guerra (2005), La pecora nera (2006), Lotta di classe (2009), Io cammino in fila indiana (2011), Pro patria  (2012), Barzellette (2019), Radio clandestina (2020),  I parassiti (2021) e Poveri cristi (2025). Con uno stile inconfondibile, Celestini ha conquistato il pubblico teatrale, televisivo e letterario, diventando un punto di riferimento per la narrazione contemporanea.