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Una storia vera di Resistenza in Valgrande

Un'avventura del partigiano Guido Petter in biblioteca a Novara

Novara - Giovedì 24 aprile alle ore 18 in Biblioteca Negroni (corso Cavallotti 6, Novara) in occasione dell'80° della Liberazione sarà presentato all'interno dei Giovedì letterari in biblioteca il romanzo Sempione ’45. Il salvataggio della galleria (Interlinea, pp. 144, euro 14) di Guido Petter. Durante l'incontro interverrà Elena Mastretta dell’Istituto Storico Fornara che ricorda nella nota introduttiva quanto la narrazione si basi su solide fonti storiche, a cui si aggiungono, trattandosi di un romanzo, vicende vissute dallo stesso autore nel periodo della sua permanenza nelle formazioni partigiane ossolane e verbanesi, unite a temi più generali in grado di catturare il giovane lettore: «eventi accaduti a ragazzi o adolescenti che di una vecchia carcassa di corriera, o di una casa in rovina, o di un fienile appartato, o, appunto, di un locomotore in disuso avessero fatto il loro abituale ritrovo».

Sempione ’45. Il salvataggio della galleria

Un’avvincente avventura che racconta una storia vera della Resistenza: un libro per ragazzi che interessa anche gli adulti. L’autore racconta il salvataggio, avvenuto in val d’Ossola nell’aprile del 1945, della galleria del Sempione che collega Italia e Svizzera, che i tedeschi si preparavano a far saltare per impedirne l’uso agli alleati. Un gruppo di giovani partigiani, non potendo far esplodere le sessanta tonnellate di tritolo depositate nella stazione di Varzo (perché l’esplosione distruggerebbe l’intero paese), durante la notte riescono a salvare la galleria con un piano audace e sorprendente. L’autore, Guido Petter, studioso e scrittore per ragazzi, ha partecipato alla Resistenza in Ossola e sul lago Maggiore ed è stato docente di psicologia dell’adolescenza all’Università di Padova. Tra i suoi libri per ragazzi, Una banda senza nome e Nel rifugio segreto (Giunti), La barca dei desideri e L’inverno della grande neve (Mursia).

Guido Petter, nato a Colmegna di Luino nel 1927, professore emerito di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova, è stato partigiano nella 10ª brigata Garibaldi “Rocco”, che ha operato sui monti intorno al lago d’Orta e nel Vergante. Alla Resistenza ha dedicato il libro Ci chiamavano banditi (Giunti, Firenze 1995) in cui narra la sua esperienza partigiana, e altri libri destinati a preadolescenti o adolescenti: Una banda senza nome (ivi, 1996), Nel rifugio segreto (ivi, 1998), Sempione ’45. Il salvataggio della galleria (Interlinea, Novara 2006). Destinati invece agli insegnanti sono vari suoi libri di psicologia dello sviluppo o dell’educazione, come Dall’infanzia alla preadolescenza (Giunti, Firenze 1992), Problemi psicologici dell’adolescenza (La Nuova Italia, Firenze, 1990), Ragionare e narrare. Aspetti psicologici dell’insegnamento della storia (La Nuova Italia, Milano 2002), La narrativa a scuola. Il lavoro sul testo e l’incontro con l’autore (Erickson, Trento 2007), Ragione, fantasia e creatività nel bambino e nell’adolescente (Giunti, Firenze 2010), Il mestiere di insegnante. Aspetti psicologici di una delle professioni più interessanti e impegnative (ivi, 2006). È mancato il 24 maggio 2011, pochi giorni prima della commemorazione, che avrebbe dovuto tenere, dei martiri di Fondotoce, al centro del suo ultimo libro La prima stella. Valgrande ’44.