Share |

Aria di festa in Corale

Trecate - I momenti delle feste, sono i più belli, specialmente quelli in famiglia, ed è per questo che il tradizionale pranzo dell’8 dicembre, per la corale San Gregorio Magno di Trecate, è così importante. È il giorno dedicato ai cantori, alle loro famiglie e agli amici. Un grande momento di condivisione dove si raccontano aneddoti, si ricordano impegni passati e si annoverano quelli futuri, il tutto condito da un’atmosfera allegra e conviviale. Si premiano i coristi che hanno raggiunto traguardi e si ringraziano coloro che sono intervenuti a festeggiare. E così è stato anche quest’anno, in una nuova cornice bucolica, immersa in una calda atmosfera natalizia. Un ringraziamento alla Presidente Maria Airoldi che da sempre si prodiga affinché tutto possa scorrere nel migliore dei modi. Complimenti vivissimi a Giancarla Caterina Almasio e a Giorgio Bianchi per i 25 anni in corale e ad Annalisa Congiu per i suoi primi 10 anni. Ringraziamenti sentiti a coloro che ci hanno onorato della loro presenza: i maestri Maurizio Dones e Paolo Beretta, il signor Giuseppe Lisca, Marta Sogni, Michela Cigolini, Rossano Canetta, Gli Amici della Musica di Turbigo e gli Amici della Corale, Samuele Baldi, don Massimo e don Federico.

Una pausa di gioia tra un mese di novembre denso di fatiche musicali e quello di dicembre, anch’esso colmo di feste e canti.

Ultima esecuzione quella del 13 dicembre, con il tradizionale concerto di Santa Lucia, presso la chiesa parrocchiale di Trecate. Organizzato dal Lions Club “Ticino-Torre del Basto” e giunto alla 22esima edizione, di cui ben 13 in collaborazione con il coro trecatese, anche quest’anno ha avuto come scopo benefico lo screening contro l’ambliopia per i bambini delle scuole dell’infanzia trecatesi. 

Per la serata gli organizzatori dell’evento hanno scelto l’esecuzione dei Carmina Burana, cantata scenica composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936, basata su 24 componimenti poetici tra quelli trovati nella raccolta medievale omonima, opera di goliardi e clerici vagantes. Nel ruolo solistico il soprano Eyem Demirhan, e il baritono Nejad Begde, due professionisti provenienti dal Teatro dell’Opera di Izmir (Smirne) in Turchia; controtenore Giovanni Oldani, voce giovane ed interessante, emersa dalle fila dell’orchestra. Tutto ciò a dimostrare, ancora una volta, il ruolo della musica come linguaggio universale in grado di superare i limiti, i confini e le barriere di ogni tipo. Alla direzione abbiamo rivisto con piacere il maestro Alberto Sala, nel fondamentale ruolo di direttore alla guida della corale e l’Orchestra Filarmonica, a fiati, di Boffalora (Mi). Direttore del coro l’infaticabile Maestro Mauro Trombetta. Una serata importante contraddistinta da una scelta coraggiosa: i Carmina. Una composizione di forte impatto, famosa e di non facile esecuzione che ha riscosso un enorme successo di pubblico. Ben due standing ovation alla fine del concerto da parte degli spettatori, che hanno anche faticato ad attendere la fine del compimento per dimostrare il loro apprezzamento e in un paio di occasioni non sono riusciti a trattenere gli applausi. Immancabile e impensabile non offrire il bis al termine della serata.   Alcuni brani proposti al termine del concerto, appartenenti alla tradizione natalizia, ci hanno ricondotti nel nostro tempo: quello dell’Attesa. È il tempo del Natale e durante queste celebrazioni la corale svolgerà con gioia anche il compito di animare le messe più rilevanti di questo periodo natalizio.

Da queste righe giunga, da parte di tutti i coristi, della presidente e del maestro i migliori auguri a tutti per un sereno Natale.

M.D.