Trecate - Domenica 27 aprile, la corale San Gregorio Magno di Trecate ha offerto al pubblico novarese l’esecuzione di uno dei brani più delicati e colmi di speranza: il Requiem di Gabriel Fauré. Nonostante il temporale, l’acqua che scendeva a fiumi sulla città e il rombo dei tuoni sopra la Basilica di San Gaudenzio, la chiesa, pian piano, si è riempita. L’evento organizzato dalla Delegazione FAI di Novara e dalla Fabbrica Lapidea di San Gaudenzio ha avuto successo. Presentato da Don Carlo Scaciga, canonico della Basilica di San Gaudenzio, il concerto si è proposto come una forma di saluto, delicata e piena di commozione, per la recente dipartita del Santo Padre Papa Francesco. Dopo le coinvolgenti parole di Mons. Scaciga è stata la volta del maestro Mauro Trombetta, che ha sottolineato alcuni aspetti essenziali della vita del compositore e dei brani proposti durante la serata: Tantum Ergo, per tenore e coro, Cantique de Jean Racine, per coro e organo ed infine il Requiem, per soli, coro e organo. A coronare la splendida riuscita della serata la partecipazione del soprano Annarita Taliento, del tenore Marino Capettini, del baritono Nino Boscolo, dell’organista Alberto Sala e del Coro San Gregorio Magno di Trecate, magistralmente diretto dal maestro Mauro Trombetta. Una serata lieta, che ha fugato le nubi nel cielo e nei cuori dei presenti, per la bellezza, l’eleganza e la delicatezza della composizione e soprattutto per il colore, l’intreccio vocale e strumentale proposto e la bravura degli esecutori che hanno saputo proporre uno splendido concerto.
Di tutt’altro genere l’esecuzione di domenica 4 maggio, che si è svolta al Palazzo Estense di Varese. Gli Amici della Lirica “F.Tamagno” aps della città lombarda hanno proposto al pubblico, composto da numerosi amanti dell’opera, l’allestimento integrale del capolavoro verista Cavalleria Rusticana di P. Mascagni, in forma semiscenica. Tra gli eleganti affreschi settecenteschi della sala in cui l’opera è andata in scena, si è consumato il dramma di passione e tradimenti ambientato nella campagna siciliana del XIX secolo. Basato sull’omonima novella di Verga, il quale si ispirò, a sua volta, ad un fatto di sangue realmente accaduto nella provincia di Catania. A Varese si è esibita una compagnia di canto ormai consolidata e degna di lode: Giorgia Gazzola, nel ruolo di Santuzza, Danilo Formaggia, Turiddu, Agnese Jurkowska, Lola, Sara Bonini, mamma Lucia, Mauro Trombetta, Alfio; con la partecipazione della corale San Gregorio Magno, accompagnati al pianoforte da Anna Bigliardi, con la direzione e la supervisione del maestro Mauro Trombetta. Piacevole sorpresa ascoltare il famoso Intermezzo eseguito dal violino solista, suonato in modo encomiabile da Agnese Jurkowska. Un’occasione, quella di domenica pomeriggio, che si è rilevata preziosa, per le arie proposte, la vocalità degli esecutori e la bravura dei musicisti. Varese ha saputo offrire al suo pubblico un grande regalo, grazie alla Corale di Trecate.
Mariagabriella Di Giovanni