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IL PIEMONTE SOSTIENE CON IL GOVERNO IL SISTEMA DANZA

L’assessore Chiarelli: «Ci siamo candidati alla Nuova piattaforma per diventare capitale del settore. Lavoriamo allo sviluppo del comparto»

Torino - La Regione Piemonte al fianco del Governo nel sostegno del sistema danza italiano. Ieri al Salone internazionale del libro di Torino - all’interno dello spazio del Circolo dei lettori - si è svolta la Commissione cultura delle regioni che ha visto partecipare tutti gli assessori alla Cultura dei territori presenti alla kermesse, oltre al ministro della Cultura Alessandro Giuli. E’ stata un’occasione di confronto importante, dove è emerso anche il tema del Fondo nazionale dello spettacolo nel triennio 2025-2027, con in particolare la presenza di nuove linee di finanziamento del centro produzione danza e teatro e il sostegno alla squadra nazionale di teatro. Per la Regione era presente l’assessore alla Cultura, Turismo e Sport Marina Chiarelli che, dialogando con il ministro, ha spiegato che «il Piemonte si è candidato con una lettera partita pochi giorni fa alla Nuova piattaforma della danza - Nid - per diventare la capitale del settore. Siamo molto interessati allo sviluppo del comparto». Il ministro Giuli ha dato la sua disponibilità a verificare i fondi disponibili.

Nello stesso incontro sono emerse altre suggestioni. Si è parlato del Nuovo codice dello spettacolo, che verrà approvato dopo il confronto con gli attori del settore e le istituzioni territoriali. Mentre, sul sistema museale, le regioni si sono dette disponibili a collaborare per superare alcune difficoltà sorte nell’ambito del processo di accreditamento al Sistema museale nazionale. Un capitolo è stato dedicato anche al Pnrr, per fare il punto sui progetti che stanno procedendo spediti nel rispetto delle scadenze prefissate dall’Unione Europea.

«E’ stato un dialogo positivo, che ha permesso una condivisione delle buone pratiche tra gli assessori regionali e allo stesso tempo un’occasione di confronto con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che si è dimostrato pienamente disponibile ad affrontare le richieste arrivate dalle regioni presenti - ha affermato l’assessore Chiarelli -. L’incontro di ieri si prospetta come un modello ripetibile anche nel prossimo futuro, perché soltanto attraverso la coesione tra i territori sarà possibile rendere ancora più grande non solo il Piemonte ma anche l’intero Paese».