Arona - Ci scrive il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli: "Dopo il grandissimo risultato di una settimana fa di cui daremo conto appena si saranno concretizzati gli atti formali, anche questa è una settimana importante per la città, giovedi un incontro “tosto” e “top secret” e venerdi pomeriggio il primo incontro per ripensare alla Fiera a 360 gradi. La Fiera Campionaria, cioè un mix di case venditrici, eterogeneo e senza filo conduttore, ebbe il suo periodo di gloria sino agli 80/90 quando i produttori presentavano un nuovo prodotto in Fiera con grande battage pubblIcitario, quando internet non esisteva e nemmeno i grandi centri commerciali. Le auto stesse alla nascita della Fiera del 1962 erano ancora “chimere” per la maggior parte degli italiani, vi era un solo canale RAI e quindi andare in Fiera era l’evento dell’anno. Un mondo che da un lato non c’è più e ci dispiace ma un “nuovo mondo” che si è aperto e che deve guardare al futuro, all’innovazione forti del proprio passato perché questo è nello spirito stesso dell’uomo, guardare avanti. Venerdi parleremo di fiera a tutto tondo, perché la “Campionaria” così come vista negli ultimi dieci/quindici anni non ha, per me, più senso, anche il numero di giorni, seppur accorciato rispetto al passato non è più realistico e al passo con i tempi che fanno della velocità in tutto uno dei tanti valori. Mi è stato chiesto che tipo di Fiera vorrei… in questi anni ho molto ascoltato l’Ente Fiera che la organizza e voglio ascoltarlo anche Venerdi visto che l’ha realizzata per 53 anni ma sicuramente deve cambiare TUTTO e innovarsi se non vuole morire, puntare su strutture agili e snelle, sul realizzarla più volte l’anno, su un tema unico ed esclusivo, noi siamo il paese delle meraviglie e simbolo del vivere bene... e quindi ad esempio il vivere sano con tutto ciò che gira tra cibi, prodotti del territorio, uso del tempo libero, sport con collegamento a temi lacustri nostro elemento di forza turistico-commerciale, guardare a territori più ampi. In questo “TRIFOLIA” che verrà realizzata a settembre, rappresenta per me un bel banco di prova. In questi ultimi cinque anni gli eventi serali e quelli letterari in Fiera hanno da un lato rivitalizzato la Fiera, rappresentando il grande valore di novità, dall’altro ne hanno nascosto le “pecche” cioè il “contenuto” che non è più in linea non solo con il favore del pubblico ma con i tempi stessi. Il nome stesso “Fiera” ha un chè di superato… dobbiamo insieme guardare al futuro e per realizzare una “nuova realtà” già dall’anno prossimo dobbiamo iniziare proprio Venerdi il cammino che rappresenta non una lotta contro il tempo che passa ma una sfida per il futuro economico-turistico del nostro territorio. Noi ci dobbiamo credere e ci crediamo!"