Borgomanero - Si è svolto ieri, venerdì 28 novembre, al Museo della Civiltà Contadina “La Manèra” di Borgomanero, il convegno “L’orgoglio di lavorare insieme – Agricoltura e responsabilità sociale d’impresa”, promosso dalla Cooperativa Sociale Raggio Verde e da Coldiretti Novara-VCO nell’ambito del progetto STEPS, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. L’incontro, coordinato da Laura Magistrini del CISS di Borgomanero, ha visto la partecipazione di aziende, enti e cittadini, confermando l’urgenza del tema dell’inclusione lavorativa in agricoltura, oggi centrale anche per la tenuta economica del settore.
Nel corso dell’incontro è stato ribadito come una forza lavoro stabile, formata e integrata sia essenziale per rispondere alla sempre maggiore difficoltà delle imprese agricole nel reperire personale. In questo senso, esperienze concrete sono arrivate da più voci, a partire da quella di Fabio Tofi, presidente di Coldiretti Novara-VCO, che ha raccontato il percorso attivato nella propria azienda con l’inserimento di persone formate dal progetto STEPS:
«Quando arrivo nella mia azienda e vedo nei loro occhi la gioia di sentirsi parte di un gruppo mi emoziono. Per un imprenditore, assistere a questo cambiamento positivo è un privilegio e come presidente di Coldiretti Novara-VCO sono orgoglioso di mostrare ai miei associati questo progetto e di condividere con loro la mia esperienza diretta».
Un contributo significativo è arrivato anche da Dimitri Buzio, Presidente Regionale Legacoop Piemonte che ha richiamato l’attenzione sulla crescente necessità di manodopera e sull’importanza di progettualità strutturate:
«L’inclusione di migranti e persone in difficoltà non è semplice, e iniziative come STEPS rendono più accessibile e sostenibile l’ingresso nel mondo del lavoro. Trovare manodopera qualificata è sempre più difficile: nelle grandi città, un bambino su quattro oggi non ha genitori italiani. I lavoratori stranieri diventeranno quindi sempre più fondamentali. Le Langhe sono diventate Patrimonio UNESCO anche grazie ai contadini che sono rimasti: senza manodopera stabile, nessun territorio può crescere davvero».
Enzo Bobice, Presidente del CISS Borgomanero, partner strategico del progetto, ha ribadito l’impegno dell’ente:
«Il CISS continuerà a sostenere progetti come STEPS. L’integrazione è una responsabilità collettiva e un percorso che rafforza l’intero territorio».
Giulia Gallarati di Coldiretti, ha ricordato come l’agricoltura sia oggi chiamata a una responsabilità sociale, ambientale ed economica, valorizzando esperienze come gli orti didattici, l’agroecologia sociale, gli agriasilo e le attività di Borgoverde.
Max Caligara, presidente della cooperativa agricola Borgoverde, ha sottolineato la centralità del biologico:
«Il 90% degli adulti ha acquistato almeno un prodotto bio nell’ultimo anno. Siamo cresciuti tantissimo: dai banchi davanti alla chiesa ai mercati diffusi, fino alla canapa, all’aeroponica e alla nursery tecnologica. Il nostro obiettivo, insieme a Slow Food, è portare il buono, pulito e giusto sulle tavole di tutti, non sarà facile, ma vogliamo provarci».
Il tema del sostegno istituzionale è stato ripreso da Claudio Ozenga direttore del consorzio Co.Ver.Fop., che ha rimarcato l’importanza di contributi regionali e ministeriali per garantire continuità ai progetti di inclusione e innovazione agricola.
A seguire, Sara Terazzi, responsabile della comunità terapeutica di Montrigiasco ha raccontato l’esperienza della comunità, dove persone con un passato di tossicodipendenza o provenienti del carcere intraprendono percorsi di reinserimento particolarmente complessi:
«Il lavoro agricolo qui è un’occasione di rinascita, ma richiede tempo e un accompagnamento profondo. I risultati, però, sono straordinari».
A concludere gli interventi è stato Stefano La Malfa, presidente di Raggio Verde, che ha delineato i prossimi passi del progetto:
«Il corso sull’utilizzo professionale della motosega ha avuto un grande successo grazie al supporto dei Comuni, e avvieremo presto un percorso dedicato all'inserimento nel settore Ho.Re.Ca., che oggi fatica a trovare personale qualificato. Continueremo a costruire reti e opportunità reali per il territorio».
La serata si è chiusa con un aperitivo conviviale preparato dalla Federazione Italiana Cuochi, dove Stefano Timpani, che ha ricordato l’impegno dell’associazione nel supportare persone in difficoltà, anche in contesti complessi: un esempio di come il cibo possa diventare strumento di accoglienza, sostegno e relazioni positive.