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INCONTRO CON I LIONS PER PARLARE DEL SETTORE RUBINETTERIA

Borgomanero - Il distretto della rubinetteria e del valvolame è stato al centro di un meeting, nella serata di giovedì 24 aprile al “da Paniga”, del Lions Club Borgomanero Host. L’intervento di Andrea Del Duca, direttore dell’Eco Museo del Lago d’Orta e del Museo del Rubinetto di San Maurizio d’Opaglio, ha ricostruito la storia di un settore vitale e unico nel suo genere dell’economia cusiana. Del Duca, con la meticolosità che lo contraddistingue da sempre, ha ripercorso la storia del rubinetto dall’antica Roma sino ad arrivare al novecento, focalizzando l’attenzione sul distretto (Valsesia, Cusio, basso borgomanerese e Gravellona) che occupa più di 15 mila addetti. Un settore che affonda le radici alla fine del 1400 con la valorizzazione delle miniere di ferro in Valstrona, da parte degli Sforza, signori di Milano, “costretti” dall’espansionismo della Serenissima a lasciare le miniere del bergamasco. Il direttore del Museo del Rubinetto, unico nel suo genere il Italia e che conserva pezzi del 1600, ha tracciato una time-line che ha portato nel Cusio questa lavorazione. Ha parlato inoltre della realizzazione delle campane, da parte della famiglia Mazzola, a Valduggia nel XVI secolo e dei peltrai e ottonai che compaiono ed operano in Italia e in Germania tra il XVI e XIX secolo. Preciso, minuzioso, Del Duca ha raccontato la storia delle famiglie importanti, nel passato, del settore. In pratica da quando nasce la necessità di portare l’acqua (per motivi soprattutto igienici) nelle case. Ed ecco comparire i Righi, gli Stella, siamo attorno al 1854, per poi passare agli Uberti e alla esportazione del prodotto in Turchia. Quello che è emerso dalla relazione è la vitalità e la forza intellettiva e manuale delle persone che hanno fortemente voluto produrre un oggetto importante per lo sviluppo del vivere civile. La creatività, la volontà di mettersi in gioco, con inizi durissimi, e proporsi al mercato, è stata la carta vincente che ancora oggi porta questo distretto ai vertici mondiali, assumendo una diversificazione  di produzione tra rubinetteria, valvolame e accessori. Non è mancata l’attenzione al territorio e all’ambiente. Del Duca ha parlato del contratto di lago del Cusio, firmato da 142  sottoscrittori, Istituzioni, Aziende e Associazioni per la tutela dell’Orta. L’intervento dei Soci Lions ha dato un ulteriore valore alla relazione. Stefano Carrera, si è posto la domanda su cosa ci riserverà il futuro. <<Le tecnologie  - ha sottolineato – per migliorare la produzione nel rispetto dell’ambiente ci sono e le stiamo adottando, con l’utilizzo minore di acqua e materiale meno impattanti>>. Altra testimonianza è stata quella di Marino Gioria che ha sottolineato l’importanza del Distretto, partendo dalla sua esperienza personale. Anche il Presidente Lions Federico Albertoni, tracciando un panorama sul nord Italia <<come cuore del settore meccanico >> ha parlato di normative ambientali europee, di impiego dei robot e <<dell’Italia come secondo paese in Europa con il maggior fatturato nel settore delle rubinetterie e del valvolame>>. Del Duca ha chiuso la serata sottolineando <<la zona di san Maurizio è al quarto posto in Italia per addetti al settore valvolame >> e che <<il lago d’Orta ha due delle 5 bandiere blu, che certificano la balneabilità delle spiagge, del Piemonte>> e di conseguenza <<industria e ambiente vanno di pari passo>>.

Foto: da sinistra il Presidente Vittorio Albertoni, Silvia Turzio e Andrea Del Duca.