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Addio al sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi

SISTRI: per le piccole imprese fino a 10 addetti abbandono senza rimpianti
Francesco Del Boca

Novara - E’ il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, che è costato 250 milioni di euro alle imprese per nulla. Del Boca (nella foto, presidente Confartigianato): “Bene la decisione del ministro dell’ambiente, ora devono essere esclusi anche piccoli gestori e trasportatori”. SISTRI, finalmente è finita. Il Decreto del ministro dell’ambiente Galletti ha infatti cancellato l’assurda equiparazione fra una piccola azienda artigiana o commerciale con una azienda di maggiori dimensioni per la tracciabilità dello smaltimento dei rifiuti pericolosi.

“Con la norma recentemente approvata si stabilisce infatti che le aziende e i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi fino a dieci addetti sono escluse dal campo di applicazione del SISTRI, il sistema di tracciabilità di questo particolare genere di rifiuti” spiega Francesco Del Boca, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale

“Questo è solo un primo, importante, risultato: nei prossimi incontri già calendarizzati con il Ministero dell’Ambiente ci impegneremo, anche unitariamente come Rete Imprese Italia, affinché l’esclusione dal SISTRI sia esteso anche ai piccoli gestori e trasportatori di rifiuti pericolosi, ad oggi ancora interessati da questa assurdo meccanismo” annuncia Del Boca. Assurdo è dir poco: “Avviato nel 2010 il SISTRI si è subito confermato essere solo un meccanismo burocratico e costoso, costoso naturalmente per le piccole imprese che in questi anni hanno sborsato 250milioni di euro per l’adesione al SISTRI, che si è rivelato invece un sistema che non ha mai funzionato. Anni in cui le nostre imprese si sono dovute dotare di assurde chiavette USB, i nostri trasportatori hanno dovuto montare sui mezzi delle scatole nere (black box) per monitorare gli spostamenti” spiega Del Boca “E soprattutto pagare milioni di euro per nulla!”. I motivi del non funzionamento sono presto spiegati: “Procedure complicate e costose, i problemi e ritardi nella distribuzione dei dispositivi USB e nell'installazione delle black box, i malfunzionamenti , i continui correttivi legislativi e procedurali. Nessuno - sostiene Del Boca - mette in dubbio la necessità di combattere le ecomafie, che sui rifiuti lucrano in modo criminale. Ma bisogna riuscire a farlo con modalità semplici in capo alle imprese per garantire una gestione efficiente e poco costosa ed efficaci risultati: proprio come fanno i principali Paesi europei. Ora veglieremo affinché sul SISTRI non si torni indietro” annuncia Del Boca “Già in passato ministri ed esperti concordarono con Confartigianato sulla necessaria abolizione di un mostro burocratico per le piccole imprese, salvo poi fare sempre marcia indietro. Ora indietro non si torna ma si deve andare avanti, esonerando anche piccoli gestori e imprese di trasporto”.