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RC AUTO: i carrozzieri dicono no all’obbligo del risarcimento

Mauro Barbi

Novara - Sono in discussione due proposte di riforma della normativa RC- Auto che stanno provocando la sollevazione dei carrozzieri artigiani. Le proposte si riferiscono al pacchetto di norme nel settore assicurativo, sul quale sta lavorando il Sottosegretario allo Sviluppo economico, Sen. Simona Vicari, e a una risoluzione, primo firmatario l’On. Gutgeld,  in discussione alla Commissione Finanze della Camera: in entrambe, si renderebbe di obbligatorio il risarcimento ‘in forma specifica’, cioè la riparazione del veicolo incidentato esclusivamente nelle officine di carrozzerie convenzionate con l’assicurazione.

“Siamo alle solite: periodicamente torna ad affacciarsi, con emendamenti o modifiche, quello che noi carrozzieri artigiani riteniamo un vero attentato alla libertà dei cittadini e delle imprese, cioè l’obbligo – di fatto – di far riparare il veicolo incidentato dalle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni, tagliando fuori quegli artigiani che non lavorano in convenzione con le compagnie di assicurazione” denuncia Mauro Barbi (nella foto), delegato della Sezione Auto di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale. A livello nazionale la posizione è stata ribadita dai rappresentanti dei Carrozzieri delle Confederazioni artigiane nel corso di un’Audizione davanti la 6° Commissione Finanze della Camera.

“La Corte costituzionale ha ribadito chiaramente, con propria sentenza nel 2009,  come il sistema del risarcimento in forma specifica sia facoltativo, non obbligatorio, rispetto al risarcimento corrisposto dalla compagnia del responsabile del sinistro; ancora:  il recente decreto Crescitalia del 2012 ha eliminato proprio quella norma che avrebbe favorito il risarcimento specifico perché limitante della libertà dei cittadini e della concorrenza nel mercato delle riparazioni auto” spiega Barbi. Solo un anno fa, la forte mobilitazione delle categorie artigiane aveva bloccato la proposta di decurtare del 30% il risarcimento del danno se non si utilizzavano carrozzerie convenzionate: “In sede di  riunione del Gruppo regionale carrozzieri di Confartigianato Imprese Piemonte, negli scorsi giorni, avevamo evidenziato la questione dell’obbligo del risarcimento in forma specifica e coinvolto sia l’onorevole Taricco che l’onorevole Giachino, quest’ultimo – interpellato direttamente – aveva assicurata la modifica della norma nel senso di non imporre l’obbligo del risarcimento in forma specifica, come richiesto da Confartigianato” afferma Barbi.

”Questa incertezza normativa, questo periodico ritornare sulle decisioni assunte, anche in sedi autorevolissime come la Corte costituzionale, non fa bene non solo al comparto delle carrozzerie artigiane ma all’intero Paese. Se vogliamo uscire dalla crisi non possiamo permetterci incertezze, soprattutto se a pagare sono sempre i cittadini e gli artigiani” conclude Mauro Barbi.