Novara - Secondo l’Osservatorio sull’export attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali e la Camera di Commercio di Novara, nel quarto trimestre del 2011 la crescita delle esportazioni provinciali novaresi ha registrato un’accelerazione (+10,1%), dopo tre trimestri caratterizzati da un costante rallentamento. Complessivamente l’export provinciale nel 2011 è cresciuto dell’11,9%, a fronte di una media nazionale dell’11,4%.
Durante l’anno scorso le sole esportazioni manifatturiere del Novarese sono cresciute dell’11,5%, superando i 4 miliardi di euro in valore. Tutti i comparti sono risultati in crescita, fatta eccezione per quelli, con un peso abbastanza marginale, degli articoli farmaceutici e botanici (-31,5%) e del legno, prodotti in legno, carta e stampa (-27,1%). In lieve calo (-1,2%) anche le “macchine di impiego generale” che, per valore di export, rappresentano il comparto principale della provincia di Novara e comprendono al loro interno la rubinetteria e il valvolame. L’aggregato “macchinari e apparecchi” è risultato invece in progresso del 4,3%. I settori che hanno messo a segno le performance migliori sono quello dei mezzi di trasporto (+43,4%), degli articoli di abbigliamento (+32,7%) e dei filati di fibre tessili (+34,4%). Nell’insieme l’export dell’aggregato “prodotti tessili-abbigliamento-pelli-accessori” è cresciuto del 15,9%. Un incremento di export superiore al 20% è stato messo a segno dai computer, apparecchi elettronici e ottici (+27%), dalle sostanze e prodotti chimici (+23,9%) e dai prodotti petroliferi raffinati (+22,6%). Le esportazioni di articoli in gomma e materie plastiche e di prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi sono cresciute del 19,1%. Quanto ai mercati di sbocco, il 61,8% dei prodotti delle manifatture novaresi è esportato nei Paesi dell’Unione europea a 27, in crescita dell’8,5% rispetto al 2010. La crescita delle esportazioni verso i Paesi extra-Ue a 27 (pari al 38,2% del totale) è stata invece più sostenuta (+16,8%).
«Con riferimento ai singoli mercati di sbocco – spiega Marco Fortis, economista e vicepresidente della Fondazione Edison, che ha coordinato la ricerca – nel 2011 si è registrata una crescita delle esportazioni manifatturiere verso tutti i principali Paesi di destinazione, fatta eccezione per la Spagna (-2,3%). Germania, Francia e Svizzera si confermano le principali destinazioni dei manufatti novaresi e ciascuna di esse presenta una robusta crescita dell’export rispetto al 2010, pari rispettivamente al +13,1%, +10,1% e + 21,5%. In particolare, l’export verso la Svizzera è quello che nel 2011 è cresciuto di più, grazie soprattutto alla forte accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno: +40,6%. Sostenuta, nel quarto trimestre 2011, è stata anche la crescita dell’export verso l’Austria (+16,9%), mentre l’export verso gli Stati Uniti e verso la Spagna hanno registrato cali, rispettivamente del 5,1% e del 3,6%. Nel quarto trimestre si segnala inoltre l’ingresso dell’Arabia Saudita e del Giappone tra i principali Paesi di destinazione delle esportazioni manifatturiere novaresi, con valori, rispettivamente, di 24,5 e 23,7 milioni di euro (+67,4% e +77,1%). Anche le importazioni manifatturiere del Novarese sono cresciute nel 2011. Gli incrementi più consistenti si sono avuti dalla Turchia (+44%), dalla Francia (+33,3%) e dal Belgio (+31,4%). Fa eccezione la crescita atipica (+289,1%) dell’import dagli Stati Uniti, dovuto a un fortissimo incremento registrato solo nel primo trimestre dell’anno».
L’analisi dell’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi “Bric” (Brasile, Russia, India e Cina) evidenzia nel 2011 una crescita delle esportazioni del 28,7% tendenziale, pari a 179,5 milioni di euro in valore. L’anno scorso è aumentato soprattutto l’export verso il Brasile (+36,9%), l’India (+34,7%) e la Russia (+30,9%), mentre l’export manifatturiero diretto in Cina è cresciuto del 20,6%. «Tra i Bric – aggiunge Fortis – la Russia è diventato il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere della provincia di Novara (61,7 milioni di euro), seguita a brevissima distanza dalla Cina (60,7 milioni di euro), che ha ha perso, nel bilancio annuale, il primato del periodo gennaio-settembre 2011. Considerando il solo quarto trimestre dell’anno scorso, si osserva una crescita delle esportazioni manifatturiere verso i Bric del 15,3%, per un valore di 43,3 milioni di euro. Aumenta soprattutto l’export verso il Brasile (+85,9%), mentre flette (-7%) quello verso la Cina. Nel quarto trimestre dell’anno è sempre la Russia, con 16,8 milioni di euro di export, il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere novaresi, seguita da Brasile (9,9 milioni di euro), Cina (9,8 milioni) e India (6,7 milioni)».
Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le macchine di impiego generale (rubinetteria e valvolame) e il tessile-abbigliamento, la ricerca dell’Osservatorio provinciale sull’export riporta quanto segue.
“Nel quarto trimestre del 2011 si continua a osservare una discordanza nel trend delle esportazioni di rubinetteria e valvolame a livello provinciale e a livello nazionale: le prime infatti si sono contratte del 2,6%, rallentando tuttavia la caduta rispetto al terzo trimestre dell’anno (-4,7%), mentre le seconde appaiono in crescita del 3,9% riducendo, in questo caso, il ritmo di crescita rispetto ai trimestri precedenti. Ci preme, tuttavia, ricordare ancora una volta che la voce “macchine di impiego generale” include a livello nazionale, oltre alla rubinetteria, diversi altri tipi di apparecchi meccanici e macchinari la cui domanda a livello mondiale è in forte ripresa, mentre a livello locale in tale voce è presente quasi esclusivamente la rubinetteria, comparto che sta risentendo ancora profondamente della crisi del settore immobiliare a livello internazionale.
Discorso analogo per le esportazioni del comparto nell’intero 2011: l’export nazionale di macchine di impiego generale è cresciuto del 10,2%, quello provinciale è calato dell’1,2%. Nel 2011 le esportazioni della provincia di Novara sono risultate in contrazione verso la Francia (-3,8%), che si conferma tuttavia il principale Paese di destinazione della rubinetteria e del valvolame novaresi, con circa 156 milioni di euro, il Regno Unito (-1,6%), gli Stati Uniti (-13,3%) e la Grecia (-24,1%). Gli incrementi più forti si sono registrati verso la Germania (+12,5%), la Svizzera (+10,6%) e la Russia (+10,5%). Con riferimento al solo quarto trimestre dell’anno, oltre che verso i Paesi sopra citati, l’export di rubinetteria-valvolame appare in contrazione verso i Paesi Bassi (-17,7%) e la Russia (-7,6%), mentre è in crescita verso il Regno Unito (+9%).
L’export verso i Paesi Bric nel 2011 risulta pari a 44,8 milioni di euro, in flessione del 4% rispetto al 2010. Sulla performance complessiva pesa in particolar modo la forte riduzione delle vendite in Cina (-35,3%), mentre verso gli altri tre Bric le vendite appaiono in crescita: +56,7% l’India; +10,5 % la Russia (che, tra i Bric, è il principale Paese di destinazione delle esportazioni novaresi del comparto, con 24,1 milioni di euro, pari a oltre il 50% delle vendite provinciali dirette verso i Bric), +3,1% il Brasile (che, invece, tra i paesi considerati è quello verso cui l’export è meno sviluppato). Il quarto trimestre evidenzia una lieve flessione dell’export, pari al -2,5%, che in valore raggiunge i 10,8 milioni di euro. Particolarmente accentuato il calo delle esportazioni verso la Cina (-41,4%) mentre quelle dirette in Russia si contraggono del 7,6%. In forte progressione (+121,9%) risulta l’export di rubinetteria-valvolame verso l’India, che nel quarto trimestre 2011 diviene, tra i Bric, il secondo paese di destinazione dell’export del comparto (2,6 milioni di euro), dopo la Russia (5,9 milioni)”.
“Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il quarto trimestre dell’anno 2011 evidenzia per la provincia di Novara un rallentamento della crescita, che rimane comunque sostenuta: +13,5% a fronte di tassi di crescita dell’export abbondantemente superiori al 20% nei trimestri precedenti. Discorso analogo per l’export nazionale del comparto, che registra una decelerazione nel quarto trimestre: +3,4% a fronte di tassi di crescita superiori al 10% nel primo e nel secondo trimestre e un incremento del +9% nel terzo trimestre dell’anno. Il dato annuale indica un progresso dell’export novarese pari al +22,8% e una crescita del 10% a livello nazionale. Nel 2011 è aumentato l’export verso tutti i principali Paesi di destinazione del tessile-abbigliamento novarese, fatta eccezione per la Tunisia (-16,2%) e la Spagna (-2%). Si segnala l’ingresso di Hong Kong, in sostituzione del Belgio, tra i principali paesi di destinazione del comparto, grazie a forti incrementi messi a segno nell’ultima parte dell’anno (+52,2% nel terzo trimestre e +164,3% nel quarto) che ha portato l’export complessivo annuale a 7,9 milioni di euro (in crescita del 71,4% rispetto al 2010). Sempre con riferimento al 2011 la Germania scivola al quarto posto tra i principali mercati di sbocco del tessile-abbigliamento novarese per via della forte contrazione delle vendite ivi dirette nel quarto trimestre dell’anno (-21,5%); la terza posizione viene invece guadagnata dagli Stati Uniti, verso i quali nel quarto trimestre l’export è risultato in crescita del 40,7%. Nel complesso, nel 2011, gli incrementi più forti nell’export si sono avuti, oltre che verso Hong Kong, verso gli Stati Uniti (+59%), il Regno Unito (+36,2%) e la Svizzera (+27,2%). Quest’ultima si conferma di gran lunga il principale mercato di sbocco per il tessile-abbigliamento novarese.
Quanto all’export verso i Bric, nel 2011 risulta in crescita del +8,1% ed è pari a 14,3 milioni di euro. Il maggior flusso di prodotti tessili e di abbigliamento della provincia di Novara è diretto verso la Cina (6,2 milioni di euro, in crescita del 13,2% rispetto al 2010), mentre la Russia è il paese verso il quale si è avuto il maggior incremento dell’export (+17,5%, per un valore di 2,9 milioni). L’export verso l’India è stato pari a 3,9 milioni di euro, in crescita dell’1,7%, quello verso il Brasile è stato di 1,2 milioni, in flessione dell’11,6%. Il dato trimestrale indica invece un calo dell’export verso i Bric pari al -8,9%, a causa della contrazione delle vendite verso il Brasile (-62,3%), la Russia (-7%) e l’India (-4,3%). In leggera crescita (+0,9%) l’export verso la Cina”.