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DC: DAVANTI ALLA CRISI IL COMUNE STA A GUARDARE!

Luigi Torriani, segretario provinciale della D.C.

Novara - "Il Natale 2013 - scrivono Luigi Torriani,  segretario provinciale della D.C., e Giovanni Colombo,  segretario cittadino della D.C. - sarà ricordato un Natale di fame come uno dei peggiori della storia. Una festa di lacrime e sangue per tanti italiani, un Natale dove solo gli alberi dei ricchi saranno contornati di pacchi e pacchetti proprio come nei vecchi film. Colpa di una politica miope? Noi della Democrazia Cristiana ci crediamo poco. Crediamo invece che oggi dominino le grandi lobby e i gruppi di potere, petrolieri, banche, assicurazioni e finanziarie. Con la fine della prima repubblica, l’economia ha preso definitivamente il sopravvento sulla politica e in Italia i cittadini hanno preferito il populismo di piazza agli ideali di sempre. In Italia ci sono valori, famiglie e imprese che producono. Nel nostro paese c’è un settore primario che produce e che è la prima fonte di ricchezza per il territorio, c’è un settore secondario che continua a funzionare anche se messo in ginocchio dalle tasse. E poi c’è un settore terziario di cui fanno parte banche e finanziarie, che vive e si alimenta sulle spalle dei primi due. I guadagni dei grossi gruppi bancari e di aziende come l’Eni e le impennate dei titoli legati al gioco d’azzardo gridano vendetta di fronte alla situazione in cui versano milioni di famiglie. I profitti dei grossi gruppi sono alimentati dalla disperazione dei cittadini, ai quali Stato e Comuni continuano ad applicare aumenti ingiustificati, proprio come succede a Novara dove nell’ultimo anno sono aumentate diverse imposte. Ma che a non a capire sia proprio il Comune ci meraviglia. Il Sindaco e la giunta dovrebbero essere i primi interpreti delle necessità del territorio. E invece fanno aumentare luce, tassa rifiuti, biglietti del bus e parcheggi a pagamento, con il risultato che la gente non viaggia più in macchina e non paga le tasse perché non ce la fa più. Non parliamo dell’interesse per i commercianti: è così alto che di fronte alla chiusura di molte attività e negozi storici, il Comune preferisce organizzare mercatini in pieno centro con bancarelle che fanno concorrenza a molti esercizi. Ballarè e compagni farebbero un bel regalo di Natale alla città se decidessero umilmente di fare un passo indietro per il bene e nell’interesse di tutti, invece che coltivare il loro piccolo orticello di consensi in vista di altri impegni futuri elettorali".