Novara - Gli eventi si sono sviluppati nelle ultime ore. “Da giorni si era in attesa di conferme e pareri circa l’iter da seguire a seguito della decadenza del Consiglio Provinciale e della mia pressoché concomitante elezione al Consiglio Regionale”. Diego Sozzani spiega così il susseguirsi di informazioni che stamani l’ha portato a rassegnare le proprie dimissioni da Presidente della Provincia di Novara. “La Legge Del Rio – spiega - aveva mostrato subito le sue lacune e ad oggi non abbiamo avuto ancora alcuna forma di sostegno, regolamento, indirizzo sul come muoverci. Così accade che, decaduto il Consiglio, oggi io sia qui in un inedito ruolo di presidente-commissario che non è più un vero presidente, ma neanche un vero commissario. Ma in questa veste ci eravamo ripromessi di traghettare l’ente fino alle prossime elezioni. Avrei potuto e avrei voluto farlo io personalmente in attesa che venisse convalidata dall’apposita Giunta Regionale la mia elezione al Consiglio Regionale. Ritengo ci sarebbero stati i tempi per giungere alla convocazione delle prossime elezioni provinciali. Avrei avuto al mio fianco tutti gli Assessori che avevano dato la loro disponibilità a proseguire con me l’attività anche senza retribuzione. In questi giorni però - spiega Sozzani - mi è stato paventato un rischio che sinceramente non mi sento di correre. Ovvero che gli atti da me sottoscritti, in attesa della convalida, non siano validi e possano quindi essere impugnati in qualsiasi momento. Per non aggiungere confusione a confusione nella riunione di Giunta di ieri mattina avevamo valutato di concordare con la Prefettura che il mio vice, Luca Bona, proseguisse – va da sé, sempre a costi zero – insieme alla giunta questo cammino”.
Come sempre più spesso accade, la logica non si sposa con la burocrazia e a fronte di una dimissione anche se da un ruolo che né è normato, né è retribuito, la soluzione presentata è unica: commissariamento.
“Stamattina, alle 10 ho dovuto rassegnare le dimissioni – annuncia Sozzani che nella tarda mattinata ha avuto conferma ufficiale dell’elezione in seno al Consiglio Regionale - a tutela della legittimità degli atti che questa amministrazione andrà a perfezionare d’ora in avanti e di quelli che mi saranno sottoposti nel nuovo incarico regionale. Credetemi - aggiunge - mi dimetto a malincuore perché avrei sinceramente desiderato portare a compimento questo percorso condividere con voi la transizione”.
Le dimissioni hanno effetto immediato ma diverranno definitive tra venti giorni. “E’ il tempo – prosegue Sozzani - che il legislatore ha previsto per ripensamenti, verifiche e per l’individuazione di un “Commissario”. In questi giorni l’attività amministrativa sarà svolta dal Vicepresidente della Provincia, Luca Bona, affiancato dagli assessori. Solo al termine di questo periodo le dimissioni saranno effettive e sapremo se la Prefettura avrà individuato un Commissario Prefettizio o se, come credo sia auspicabile, il Ministero dell’Interno riterrà che il Vicepresidente Bona possa proseguire l’attività fino alla convocazione delle nuove elezioni di secondo grado. Sicuro posso garantire massima vicinanza fattiva, mia e degli assessori, ai dirigenti e ai funzionari e alla persona che sarà individuata quale Commissario, per quello che mi sembra un doveroso passaggio di consegne a tutela del proseguo di progetti, iniziative in corso. Personalmente proseguirò il mio impegno, sia pure nel nuovo ruolo di Consigliere Regionale, a favore delle politiche di sviluppo del territorio e a sostegno delle realtà locali e dell’Ente Provincia per come è oggi e per come sarà domani, fiero di esserne stato Presidente e di aver compreso grazie al lavoro ivi svolto e al personale della Provincia il fondamentale e difficile ruolo di mediazione e coordinamento che questo Ente ha sempre svolto nei confronti dei comuni e degli enti sovraordinati. In questo senso – conclude l’ormai ex Presidente della Provincia di Novara - stamani ho voluto incontrare in primis i dipendenti della Provincia, illustrare loro la situazione senza nulla tacere sui possibili scenari futuri. Sono stati i primi a saperlo, e ho voluto che fosse così in segno di rispetto per il loro lavoro e in considerazione del particolare momento che come dipendenti dell’Ente Provincia stanno vivendo. Il loro applauso finale sarà sicuramente uno dei ricordi più cari di questo mio mandato amministrativo”.