Novara - A risposta del duro comunicato stampa di Policaro nei confronti di Sozzani (entrambi candidati alle Regionali per Forza Italia) riportiamo tre note stampa che esprimono solidarietà al coordinatore provinciale degli azzurri.
"Riteniamo doveroso - scrivono Enzo Bobice, Anna Bonavera, Oliviero Colombo, Marcello Gambaro e Anna Mellone - esprimere alcune considerazioni riguardanti la conferenza stampa di presentazione dei canditati di Forza Italia alle imminenti Elezioni Regionali, tenutasi sabato 3 maggio u.s. e riprese da alcuni organi di informazione. Tali precisazioni si rendono necessarie a tutela dell’immagine del partito a tutti i livelli, del suo Coordinatore provinciale, dei tanti amministratori locali, di tutti i militanti, ma soprattutto per una corretta informazione dei nostri elettori e per non dare adito, ai fini di mero tornaconto elettorale di qualche candidato, a sterili polemiche basate su informazioni distorte e fuorvianti. La richiesta di dimissioni da Coordinatore Provinciale di Forza Italia di Diego Sozzani, avanzata da Giuseppe Policaro, appare immotivata e pretestuosa, fondata sulla generica richiesta di garantire parità di condizioni a tutti i candidati. Con grande correttezza, a fronte di una sua possibile candidatura, Sozzani aveva già demandato ad una commissione il compito di proporre alcuni nominativi di candidati per la composizione delle liste dandone opportuna comunicazione al Coordinamento regionale per le valutazioni e le decisioni di competenza. La commissione era composta dai quattro vice-coordinatori, Enzo Bobice, Anna Bonavera, Oliviero Colombo, Marzia Vicenzi, dal Coordinatore cittadino di Novara, Anna Mellone e dal capo gruppo di FI in Provincia, Marcello Gambaro. Avendo presentato richiesta di candidatura, Marzia Vicenzi, correttamente, non ha partecipato ai lavori. Un modus operandi che evidenza l’assoluta imparzialità di Diego Sozzani, la cui candidatura si fonda e trova forza in cinque anni di buongoverno in Provincia, in una storica fedeltà al partito, in una condivisione di tutto il territorio e non certo nel ruolo di Coordinatore Provinciale. La richiesta avanzata dal Policaro appare tra l’altro offensiva nei confronti di quanti operano nell’interesse del partito e degli amministratori di FI lasciando intendere la loro incapacità di valutare liberamente il candidato da sostenere. Caso Tenace: Antonio Tenace era stato indicato dalla commissione, al contrario di altri. La sua militanza in FI e la sua lunga esperienza amministrativa ne facevano un candidato ideale per una corretta rappresentatività del territorio. E’ indubbio. La scelta dei canditati compete al Coordinamento Regionale: non si comprende quali promesse possano essere state fatte con “enfasi” al di là delle indicazioni della commissione. Tenace “…sacrificato per logiche che nulla hanno a che vedere con il merito”? Ma non saranno invece logiche volte a trovare un posto da candidato a Policaro? Trattasi di “captatio benevolentia”? Da ultimo, spiace constatare che un momento di informazione a sostegno di Forza Italia e dei canditati, voluto espressamente dal Coordinatore Provinciale per dare un segnale di coesione del partito sia sfociato in una polemica inutile e dannosa di cui i nostri elettori sicuramente non sentivano il bisogno!".
"In seguito all’attacco mosso al Presidente della Provincia Diego Sozzani, nel corso della conferenza stampa tenutasi sabato 3 Maggio - scrive invece Francesca Riga, coordinatrice dei Giovani di Forza Italia - che aveva come unico scopo quello di presentare i candidati di Forza Italia alle prossime Elezioni Regionali, il movimento giovanile intende tutelare l’immagine del partito e del nostro coordinatore provinciale che da sempre rappresenta nel quotidiano professionalità e onestà. Parlare di incompatibilità tra coordinatore provinciale e candidato poiché esista dallo statuto è abbastanza fuorviante, per cui la richiesta delle dimissioni del nostro Presidente è parsa fuori luogo. La politica per noi ed il nostro candidato non è un apostolato sociale e la nostra è una compagine che ha creduto in un programma realizzato insieme. I cittadini hanno diritto di scegliersi il proprio candidato, all’interno di qualsiasi partito ed in piena autonomia. In ogni caso il concorrente dovrà misurarsi sulla base di programmi, di fatti e sui voti raccolti nel territorio. La Provincia di Novara non è territorio di scambio, ma deve difendere la sua dignità di voti e di espressione, anche politica. L’atto di sfiducia è stato inqualificabile. Certe situazioni ed espressioni non vanno strumentalizzate. Difendere Tenace - al quale va tutta la riconoscenza e stima possibile in quanto paladino di una buona e costruttiva politica ed anche a livello umano va a lui riconosciuto il suo spessore - sottolineando il silenzio della sua assenza sarebbe stata cosa buona e giusta se non fosse arrivato proprio da chi ne ha preso il posto tra i candidati. Aggiungiamo che l’onore di ricoprire per cinque anni l’incarico di Presidente della Provincia ha consentito all’ing.re Sozzani non solo di maturare una solida competenza amministrativa, ma anche di acquisire una conoscenza diretta dei problemi, delle risorse e delle attese di cui sono portatori il nostro territorio. Solo a partire da questi valori - che costituiscono il Dna del popolo e che lasciano il proprio segno nelle relazioni sociali è possibile aprire una nuova stagione di sviluppo e di innovazione che permetta alla Provincia di scrivere un’altra pagina della sua storia e ai piemontesi di realizzare le loro aspirazioni e le loro idealità".
Infine l'avv. Vittorio Tarditi, presidente del Club Forza Silvio Novara '93 scrive: "Quale presidente del Club Forza Silvio '93, costituitosi in data 4 gennaio 2014, ritengo doveroso sottolineare la mia totale contrarietà alle affermazioni del dott. Giuseppe Policaro, espresse durante la conferenza stampa di presentazione dei candidati di Forza Italia alle elezioni regionali, affermazioni evidenziate da diversi organi di informazione. Mi consta che le candidature sono state designate dal coordinamento regionale, cui spetta il compito della decisione finale, sulla base della rosa di nomi proposta dalla Commissione provinciale, di cui il presidente Sozzani non faceva certo parte. Non capisco, neppure, il riferimento ad un presunto 'caso Tenace', la cui esclusione mi rattrista profondamente, conoscendo il suo impegno e attaccamento ventennale a Forza Italia. Esclusione avvenuta certamente a vantaggio di chi oggi si lamenta! E' evidente che una critica immotivata, fatta in quella sede, non può che rivelarsi come un attacco alle posizioni del Partito, anche a livello regionale, e creare discredito politico sul momento e disorientamento negli elettori. Eventuali osservazioni andavano fatte nelle sedi ufficiali del Partito secondo quanto previsto dalle norme statutarie e non certo in una sede pubblica e così delicata. Esprimo quindi il mio totale disappunto a tale censurabile comportamento".