I ragazzi di Forza Italia Novara contro la vivisezione

Novara - I ragazzi del movimento giovanile di Forza Italia hanno organizzato un tavolo informativo. Scopo del banchetto fare informazione sulle attività dell’associazione della Leal (lega antivivisezionista) e raccogliere firme contro la zooerastia e fondi sia per Stop Vivisection che per il finanziamento di borse di studio incentrate sui metodi sostitutivi. Verranno raccolti i fondi per la gestione delle colonie feline (per cibo, cure mediche e sterilizzazioni), e informazioni sugli animali in cerca di adozione. Inoltre sarà possibile sottoscrivere la tessera dell’ associazione e ottenere gli estremi per la donazione del 5×1000. I ragazzi del movimento giovanile di Forza Italia Novara si uniscono allo scopo statutario dell’associazione e cioè all’abolizione della vivisezione e la sua sostituzione con altri mezzi più sicuri scientificamente e più accettabili moralmente. “La distinzione non è tra esperimenti utili ed inutili, ma tra comportamenti barbari e civili. La sperimentazione sugli animali è un male sociale” comunica Francesca Riga, leader del gruppo. L’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea stabilisce che “l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze e del benessere degli animali in quanto esseri senzienti". Questo riconoscimento ufficiale porta in sé l'obbligo morale di rispettare i diritti fondamentali degli animali, che devono pertanto essere riconosciuti come una priorità dall'Unione europea e dai suoi Stati membri, e tutelati attraverso un coerente quadro legislativo comunitario. Da questo punto di vista, la sperimentazione animale (o vivisezione) è senza alcun dubbio una pratica inaccettabile, in quanto impone illimitato dolore e sofferenza a esseri senzienti e senza difesa. Alle ragioni dell’etica (condivise, nel sondaggio della Commissione Ue del 2006, dall’86% dei cittadini europei), si aggiunge l’appello dei ragazzi che afferma che il “modello animale”, non predittivo per l’uomo, è privo di valore scientifico; infatti non esiste prova statistica che ne dimostri l'efficienza e l’affidabilità. Si ringrazia Monica Camano (della Leal) per la gentile collaborazione.