Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale (Fdi) e provinciale, con delega alle Politiche giovanili, dottor Mauro Gigantino: "Un gruppo sparuto di persone mi ha contestato e, da ciò che mi riferiscono, persino ingiuriato, mentre parlavo di valori di libertà, pace e democrazia e di come fosse insensato monopolizzare e strumentalizzare certe ricorrenze nazionali per manifestare odio, violenza fisica e verbale. La Festa della Liberazione è la festa di tutti gli italiani. Preciso che gli insulti e gli appellativi come "bastardo" e "fascista" e gli inviti ad andare a casa ed a morire sono iniziati dopo circa un minuto della mia allocuzione, precisamente quando stavo parlando dell'importanza della ricorrenza, al pari dei moti del Risorgimento, e del perché fosse stata scelta la data del 25 aprile. Ho proseguito, nonostante gli improperi e le urla e senza pause parlando di impegno civico di tutti per tutelare le conquiste, che al prezzo di tante vite, abbiamo ottenuto. Ho ricordato personaggi come Salvo D'Acquisto e gli italiani che nascondevano altri italiani di fede ebraica, di soldati che preferirono farsi internare nei lager nazisti piuttosto che collaborare con le forze nazifasciste. Ho affermato che vanno resi gli onori anche ai caduti della parte avversa, anche se sbagliata, perché difendevano la loro bandiera e i loro ideali (credo lo disse anche Violante, quando era presidente della Camera). Ho assunto una posizione di avversione a tutti i regimi totalitaristi e dittatoriali, compreso quello stalinista. Quelli che mi ingiuriavano e che ingiuriavano, soprattutto, un uomo delle Istituzioni perché parla di questi argomenti si qualificano da soli. Qualcuno afferma che, nel mio discorso, io abbia offeso qualcuno o la memoria di qualcuno: a me pare, oggettivamente, che chi sia stato offeso e ingiuriato sia il sottoscritto".