Novara - Uno striscione per tenere viva la speranza su una questione di disumanità e crudeltà: a Palazzo Cabrino, ennesimo appello per la liberazione di Ahmadreza Djalali, il ricercatore del Crimedim e cittadino onorario di Novara, arrestato il 25 aprile 2016 e detenuto in condizioni disumane da 9 anni in una prigione iraniana, senza processo. Sul manifesto, appeso alla parete di Palazzo Cabrino, in via Rosselli, il qr code per firmare la petizione a favore della sua libertà.
"Libertà per Ahmadreza - ha dichiarato il sindaco Alessandro Canelli - dopo 9 anni esatti dall’arresto di Djalali, cittadino onorario di Novara che ha prestato servizio al Crimedim e all’Università, con Amnesty e Upo il Comune lancia l’ennesimo appello affinché Ahmadreza sia rilasciato, anche attraverso lo stendardo di sensibilizzazione appeso su Palazzo Cabrino. Vogliamo continuare a mantenere viva la speranza e tenere un faro acceso su un problema di assoluta disumanità da parte del governo iraniano. Djalali è rinchiuso in una prigione da anni, in condizioni inimmaginabili. Chiediamo ancora una presa di posizione anche a livello europeo, un’azione che possa riportare Ahmadreza alla sua famiglia e alla sua comunità".