Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Gian Carlo Locarni, responsabile delle tematiche ambientali della Lega Nord: "Si è tenuta la conferenza dei servizi presso la Regione Piemonte in merito alla ricerca di idrocarburi sul territorio novarese, dove non possiamo che essere soddisfatti dell’espressione di diniego a tale progetto di tutti gli enti presenti, i quali hanno concretamente rispedito al mittente tutto l’intero nefasto progetto. Tutti gli enti hanno argomentato concretamente il giudizio negativo a tale progetto anteponendo la difesa delle eccellenze territoriali e della salute pubblica in primo piano e non piegandosi a logiche economiche fini a se stesse. Tutto a posto allora, si domanderanno i più e invece ricordo che ad oggi non vi è ancora una chiara presa di posizione, aggiungo e di coscienza, nel non avvallare detto progetto da parte della regione stessa. L’assessore regionale alle attività produttive, non solo mal sopporta la possibilità che vi siano persone che hanno a cuore il proprio territorio ma, ancor più grave, resta nel limbo delle dichiarazioni fumose che non lasciano certezze alcune e se come ciò non bastasse, ha in se (l’assessore regionale) una forte miopia territoriale, in quanto non si rende conto del grave danno che la ricerca di idrocarburi sul territorio novarese, allo stato dell’arte attuale, arrecherebbe a molte persone e attività. L’assessore all’ambiente non proferisce alcuna affermazione nemmeno se stimolato dall’ Arci Vescovo di Vercelli, il quale a nome della chiesa ha emanato un documento di dissenso alle ricerche di idrocarburi su detto territorio. Il Presidente Chiamparino l’ultima volta che ha parlato di tematiche ambientali nello specifico ha chiaramente denotato la completa incompetenza sulle stesse e quindi si sofferma su dichiarazioni di comodo senza entrare nel merito ma ciò che resta da sottolineare è l’assordante silenzio dei rappresentanti il territorio in regione Piemonte, consigliere regionale Domenico Rossi e l’assessore regionale Augusto Ferrari,come se costoro non fossero parte in causa ma solo spettatori non paganti di una tragedia annunciata (se mai l’iter di esplorazione dovesse procedere). Dov’è finito quel Partito Democratico che faceva mille battaglie in difesa dell’ambiente, capisco che come su Agognate del resto, non abbiano la forza di tenere la schiena dritta ma visto il diniego in toto degli enti presenti presso la conferenza dei servizi regionali, auspico che costoro abbiano almeno un sussulto di dignità amministrativa ed ascoltino, mettendoli in pratica i dinieghi espressi e non si soffermino ad ascoltare solamente, a conferenza finita, i tecnici ENI. Si badi nessuno ha in essere la volontà di ledere la seria professionalità dei tecnici di ENI ma il territorio individuato per la ricerca di idrocarburi ha delle altre peculiarità e dopo tutte le riunioni svolte, anche istituzionali, dovrebbero, forse, averlo capito anche i rappresentanti regionali ed allora cosa aspettano a pronunciarsi? La storia e la religione il personaggio di Ponzio Pilato lo ha già avuto e nessuno sente il bisogno quantomeno la necessità, che i componenti di Giunta e consiglio regionale rispolverino tale posizione, siate uomini ed abbiate il coraggio delle vostre azioni, assumendovene sia le menzioni d’onore, quando necessitano, sia altro. Mi permetto di suggerire che se l’iter burocratico proseguirà il suo percorso e non vi sarà un diniego regionale, sentiti gli umori del territorio, l’altro sarà sicuramente servito, dato che il sottoscritto denuncia da sempre la possibilità di una forte tensione sociale in merito".