Novara - "In questi giorni abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni da utenti che si sono imbattuti in vari disagi derivati dai nuovi abbonamenti per il servizio del trasporto pubblico di Sun - spiega Ivan De Grandis, leader del movimento civico "Noi X Novara" - studenti, genitori e figli, hanno dovuto affrontare infatti ore di coda, in alcuni casi senza concludere nulla e dover tornare il giorno dopo". Una mamma di due studenti abbonati mi ha scritto questa mail: "Questa stamattina sono andata alla Sun per comprare gli abbonamenti del bus per i miei figli studenti . È già la seconda volta che ci perdo la mattina, perché la prima volta si fanno code di 3/4 ore per presentare la domanda visto che c'è un solo addetto, poi si torna nel giorno stabilito (da loro) a ritirare la tessera con code più contenute (un'ora e mezza/due). Oltre 150 persone prima del proprio turno, Pazzesco! Ho dovuto parcheggiare all'agenzia entrate (ne consegue pagamento Musa, sempre del comune, come la Sun) dopo giri infiniti a vuoto per trovare un posto più vicino alla stazione. Arrivata quindi a piedi al sottopasso pedonale di via Maestra, l'ho trovato pure allagato! Buongiorno Novara! (Come scrive il Sindaco sulla sua pagina)". Pagare il parcheggio senza sapere per quanto tempo e rischiare anche la multa perché, grazie a Musa, non si trovano più parcheggi gratuiti, quindi ore di coda perché c'è un solo operatore per le nuove tessere, e uno per i rinnovi - attacca De Grandis - questo senza contare le ore di permesso dal lavoro dei genitori degli studenti per fare il tutto e molti che purtroppo non c'e l'hanno neanche fatta a causa della troppa coda... I cittadini mi riferiscono che in media ci vogliono dai 10-ai 15 minuti a persona per ogni nuova tessera anche se i moduli sono già compilati! Visto che proprio in questi giorni il Sindaco Ballarè si è vantato del fatto che ci sarebbe un +5% di utenti del trasposto pubblico Sun, come è possibile che ci sia un unico e solo punto rinnovo per tutta Novara e provincia? Basta calcolare anche solo quanti ragazzi iniziano l'anno scolastico e provengono dai comuni limitrofi - rincara De Grandis - come hanno fatto a non prevedere tali disagi, sopratutto con l'introduzione di un nuovo tipo di abbonamento? In più va sottolineato che anche i "vecchi abbonati" devono cambiare e passare alla tessera. La cosiddetta Tessera BIP, che però è ovviamente un obbligo e non una scelta, al costo di 5 euro! Come sono giustificati quei 5 euro? - conclude De Grandis - Un'altra nuova gabella insomma e se moltiplichiamo per il numero di abbonamenti sottoscritti la cifra che ne deriva è davvero consistente!"