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PARTE 365 GIORNI NO!

Novara - L’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Novara lancia una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi per la prevenzione ed in contrasto della la violenza sulle donne. La violenza sulle donne riguarda l’intera collettività e ha profonde cause culturali che vanno contrastate attraverso la prevenzione e la promozione della cultura di parità. Perché in Italia ogni tre giorni una donna viene uccisada un marito, un fidanzato, spesso compagni o ex compagni di anni di vita, padri di figli cresciuti insieme? Perché le relazioni sono ancora troppo spesso fondate sullapretesa di assimilazione e di possesso da parte dell’uomo sulla donna, invece che sulla cura e il rispetto l’uno dell’altra.

“Siamo partiti con la delibera contro le immagini lesive della dignità delle donne nel 2012 – afferma l’Assessore alle Pari Opportunità Margherita Patti - poi siamo andati avanti con l’ideazione di “un giorno all’anno non ci basta” a marzo 2012 e 2013, che si ripeterà nei prossimi anni, e ora diamo seguito alla delibera del luglio di quest’anno in cui abbiamo aderito alla campagna nazionale dell’Anci “365 GIORNI NO alla violenza contro le donne”.

Si tratta di una campagna importante, lanciata dal Comune di Torino lo scorso anno, che per la prima volta si rivolge anche e soprattutto agli uomini: la carta d’intenti consiste di 10 punti la cui applicazione è un nostro dovere. Il 25 novembre è la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne e per eliminarla è necessario prevenirla e contrastarla in ogni aspetto della nostra vita. “Un giorno all’anno non ci basta – prosegue l’assessore – nemmeno in questo caso, e partiamo da domani con un calendario di appuntamenti, incontri, eventi culturali, che avranno il duplice obiettivo di sensibilizzare tutte la fasce della popolazione e di raccogliere fondi per iniziative concrete volte ad aiutare le donne che subiscono violenza. E’ una campagna senza precedenti per la storia del Comune di Novara, che vuole segnare un punto di svolta nell’affrontare un tema che ormai fa sì notizia, ma non nel modo corretto”.