Novara - Questa la replica dell’assessore all’Istruzione e Gentilezza del Comune di Novara, Giulia Negri, a seguito del comunicato odierno di Pd e Movimento 5 Stelle: "L’abbattimento delle liste d’attesa resta una priorità per l’Amministrazione comunale, come abbiamo più volte ribadito. Non a caso abbiamo deciso di realizzare due nuovi asili nido (grazie alle risorse del Pnrr) per un ampliamento significativo dei posti disponibili e per offrire alle famiglie nuove opportunità, riducendo la pressione sulla rete educativa già esistente. Purtroppo, come abbiamo cercato di chiarire in commissione, esiste un vincolo normativo, al quale tutti i Comuni si devono attenere, che impone al nostro ente di non superare il 27,63% della spesa corrente destinata al personale. Un limite rigido non certo modificabile, tanto meno dal Comune. Preme ricordare, comunque, che nei nostri nidi attuali, educatori ed educatrici che per svariati motivi lasciano l’attività vengono prontamente sostituiti. Per il futuro, siamo pronti a cogliere ogni margine di azione, qualora si aprissero spazi normativi o finanziari, per rafforzare ulteriormente l’organico educativo, così come, in caso contrario, saremo pronti ad aprire i nuovi nidi con personale altrettanto qualificato rispetto a quello comunale, seppur esterno. Ricordiamo che solo nel 2025 sono state assunte cinque nuove educatrici – tre a tempo indeterminato e due a tempo determinato – portando a 68 il numero complessivo delle professioniste in servizio. Un dato che conferma l’impegno concreto dell’Amministrazione nel sostenere la qualità dei servizi. D’altronde, il Comune di Novara applica tariffe tra le più basse d’Italia, una scelta deliberata, coerente e orientata a sostenere i nuclei familiari. Tale politica tariffaria rende l’offerta comunale ancora più attrattiva, aumentando fisiologicamente la domanda, ma rappresenta soprattutto un segno tangibile della volontà dell’Amministrazione di sostenere le famiglie nella gestione della vita privata e contemporaneamente del lavoro. Quindi, ribadiamo che l’esternalizzazione della gestione dei due nuovi nidi non rappresenterebbe certo una riduzione dell’impegno comunale, ma una soluzione organizzativa che ci consentirà comunque di lasciare in capo al Comune il coordinamento pedagogico e l’organizzazione. I vincoli nazionali sul personale non li decide il Comune, ma non rinunciamo a cercare ogni possibile spiraglio per rafforzare ulteriormente il servizio".