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CAPOCCIA SULLO STOP AL PROGETTO PISCINA COPERTA

"Piscina: la città liberata da un progetto insostenibile: la revoca del project financing segna la fine di un’operazione sbagliata, pericolosa e portata avanti con arroganza politica e approssimazione, che sarebbe costata quasi 6 milioni di euro per 23 anni, senza alcuna reale garanzia di sostenibilità economica né di qualità nella gestione del servizio"
Giorgio Capoccia

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Capoccia, già vice sindaco di Trecate e nell’ultima legislatura consigliere comunale d’opposizione all’Amministrazione retta da Federico Binatti: “L’ex amministrazione Binatti ha messo a rischio le finanze comunali. La revoca del project financing per la riqualificazione delle piscine comunali segna la fine di un’operazione sbagliata, pericolosa e portata avanti con arroganza politica e approssimazione. Il provvedimento adottato negli scorsi giorni dal Commissario prefettizio – che annulla la dichiarazione di pubblico interesse mai perfezionata dal Consiglio comunale decaduto – conferma quanto la nostra opposizione aveva denunciato fin dall’inizio: quel progetto avrebbe caricato il Comune di quasi 6 milioni di euro per 23 anni, senza alcuna reale garanzia di sostenibilità economica né di qualità nella gestione del servizio. L’ex amministrazione Binatti, pur di far passare a ogni costo un’operazione opaca e debole, ha ignorato i segnali di allarme: la mancanza di pluralità nelle offerte, le modifiche sostanziali al piano iniziale, le gravi criticità tecniche rilevate sull’impianto esterno, e le riserve espresse da più parti, anche e sotto il profilo tecnico dell’operazione, senza mai volersi appellare a un soggetto autenticamente terzo che valutasse la sostenibilità di un’operazione estremamente complessa e difficile da gestire. È bastato un mese di gestione commissariale per mettere ordine dove c’era confusione. Oggi Trecate è più libera e il suo bilancio più sicuro. Ora si riparta da zero, con una visione nuova, trasparente e partecipata. Servono soluzioni che non indebitino il Comune per decenni e che puntino al bene della collettività. Davvero, stavolta”.