Trecate - Alcune considerazioni sulla situazione nel Centrodestra trecatese a 6 mesi dal voto per le amministrative 2026, che decreteranno il nuovo sindaco. A farle è l'ex capogruppo della Lega, che nell'ultima legislatura ha ricoperto, tra l'altro, l'incarico a Lavori pubblici, Ricerca bandi e Smart city: "Operazione Tarallucci e Vino. Sembra il titolo di una Speciale operazione stile 007 con l'obiettivo di ottenere il fallimento alle prossime amministrative. L’annunciata fase di dialogo tra le segreterie provinciali di Fratelli d’Italia, Lega, e Forza Italia, con la presenza di liste civiche, è già stata rivendicata da una fazione, nientemeno che da una persona con palesi ambizioni alla carica di candidato sindaco, sancendo dopo meno di 48 ore il fallimento del progetto. Quello che viene presentato come un passo avanti, non è altro che un maldestro inciampo comunicativo. Il centrodestra locale ha fallito ancora una volta, l'ennesima, in meno di 6 mesi, scegliendo la strada più comoda e meno credibile, il classico “tarallucci e vino” politico per chiudere in fretta una partita logorante internamente. Ma i trecatesi già mormorano un 'fino a ieri si odiavano, oggi vanno insieme per la cadrega'. Voci parlano altresì di un candidato civico... nessuno pare abbia la forza di imporre un candidato che, a numeri, imporrebbe una ulteriore frattura interna. Fallisce ogni partito di centrodestra, indistintamente, incapace di proporre una linea politica netta, nascondendosi dietro alla ignava indecisione di non schierarsi per schierarsi tutti insieme. L’accordo raggiunto, che sembra prediligere l’armonia interna dei partiti (in fondo, a loro, interessa solo Novara) ed un potenziale pre-accordo politico piuttosto che l'eccellenza e la competenza. Questo ha come unica conseguenza quella di perdere continuamente credibilità agli occhi dell'elettorato. I partiti evidenziano un concetto nettissimo: la paura di dover vincere è più forte della volontà di servire la città".