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La minoranza scrive al Prefetto

L'opposizione ha dubbi sulle comunicazioni delle convocazioni dei Consigli comunali

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo il contenuto della lettera che i consiglieri comunali d'opposizione Anna Uboldi, Emanuela Cazzadore, Raffaele Sacco, Marco Uboldi e Filippo Sansottera hanno indirizzato alla Prefettura di Novara: "Con la presente è nostra intenzione portarLa a conoscenza  di quanto sta accadendo a Trecate in merito all'organizzazione e la gestione dei Consigli comunali. L'attuale amministrazione, entrata in carica a seguito delle elezioni amministrative dell'ottobre 2021, finora ha tenuto diversi Consigli comunali. Nessuna di queste occasioni è stata, come recita lo Statuto Comunale vigente (art.13 comma 7) "adeguatamente pubblicizzata in modo da consentire la più ampia partecipazione dei cittadini". In particolare, non viene mai compiutamente rispettato quanto previsto dall'art. m47- comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale che dispone "la pubblicazione di manifesti per rendere noti il giorno e l'ora di convocazione del Consiglio e gli argomenti iscritti all'ordine del giorno". Ben è vero che la notizia della convocazione è riportata nella Newsletter Comune di Trecate, ma tale apprezzabile strumento digitale proprio per la sua  non capillare diffusione, certo non può sostituire, semmai integrare, altre modalità come quella  espressamente prevista dal citato regolamento. Non vengono esposti neppure nella bacheca comunale. Quanto alla organizzazione concreta delle sedute consiliari, sempre il regolamento vuole che  "si tengano di regola, presso il palazzo comunale" e  solo eccezionalmente in luogo  diverso. Invece a Trecate è accaduto spesso l'opposto, anche quando le emergenze dettate dalla pandemia non lo richiedevano. Va inoltre rilevato che ormai da tempo è scomparsa la diretta in modalità streaming, una innovazione molto utile, per portare a conoscenza della cittadinanza i temi trattati. E' nostro timore che l'istituzione comunale decada agli occhi del cittadino, così aumentandone la disaffezione, in quanto questi comportamenti non rispettano né la lettera né lo spirito dello Statuto elaborato per conformare "l'azione complessiva dell'ente ai principi di pubblicità e trasparenza" e garantire la  partecipazione stessa dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Per questi motivi siamo a segnalarLe tali e ripetute anomalie, rispettosamente confidando nella Sua alta opera di vigilanza".