Trecate - Se il buongiorno si vede dal mattino... sarà una stagione calda, anzi torrida per la politica trecatese in attesa che venga ufficializzata la data delle elezioni amministrative e che avranno luogo le votazioni (presumibilmente a maggio-giugno del 2026). Intanto dopo l'ufficializzazione della candidatura di Roberto Minera, che ha dato la sua disponibilità per essere in lizza come sindaco, al momento, alla guida di un paio di liste civiche, ecco che è arrivata immediata la reazione dell'ex sindaco Federico Binatti ed ex assessore Rosa Criscuolo. I due di recente sono in piazza alla domenica e al mercoledì (giorno di mercato) mattina per un gazebo di Fratelli d'Italia insieme agli ex consiglieri Vincenzo Salerno e Giuseppe Acciardi.
Ecco in una nota le sottolineature del gruppo di 'binattiani' e di Fratelli d'Italia (così è la firma in calce) alle dichiarazioni di Minera, che - giova ricordarlo - nel primo mandato di Binatti è stato assessore all'Ambiente.
"Alla sua prima uscita da candidato sindaco, Roberto Minera inciampa in un macroscopico errore: dichiara che “la sfida sarà sui contenuti” e che tra le sue priorità comunali ci sarà “l’educazione nelle scuole”. Un vero scivolone, forse complice il caldo di agosto. L’educazione in Italia è infatti competenza esclusiva del Ministero dell’Istruzione e del Merito: contenuti e politiche scolastiche vengono definiti a livello statale, non dal sindaco. Il Comune può occuparsi di strutture, mense, trasporto e servizi, ma non può intervenire sui programmi o sull’impianto educativo. Chi si candida a guidare una città dovrebbe conoscere bene le proprie competenze: promettere ciò che non rientra nel mandato significa illudere i cittadini o non sapere come funziona la macchina amministrativa. Nello stesso intervento, Minera afferma che sosterranno la sua candidatura “qualcuno di area di centrodestra e qualcuno di centrosinistra”. Una frase che può sembrare inclusiva, ma che in realtà nasconde una visione confusa della politica: amministrare un Comune significa avere valori chiari, una visione e un progetto coerente. In politica, chi non ha una bussola rischia di perdersi: l’ambiguità non è apertura, è semplicemente il segnale di chi non sa dove vuole andare. Sempre a proposito di Fratelli d’Italia, Minera si è avventurato in valutazioni fuori luogo, dichiarando che, se il nostro partito volesse partecipare decide lui chi candidare e aggiunge “le persone le scelgo io”. Anche qui dimostra di non avere ben chiaro come funziona la vita all’interno dei partiti e la composizione delle liste. È evidente che non ha ancora ben compreso questi principi basilari dove le composizioni delle liste seguono criteri e procedure ben definiti, e pertanto non è previsto che vengano richiesti o considerati pareri esterni come il suo. Precisiamo che Fratelli d’Italia è un partito serio, con regole democratiche, organi eletti e che le procedure per la formazione delle liste saranno chiare e in linea con i valori che da sempre caretterizzano la nostra visione polita e progettuale. Non spetta di certo a candidati civici, peraltro esterni al nostro percorso politico, stabilire chi “può stare” o “non può stare” in Fratelli d’Italia. Ha voluto dare l’impressione di apertura, ma di fatto ha già imposto paletti e diktat, generando tutt’altro che inclusione e aggregazione. Rispettiamo tutti i candidati e il loro diritto di esprimere opinioni, ma chiediamo altrettanto rispetto per il nostro partito, per il lavoro dei nostri iscritti e per la volontà dei nostri elettori".