Oleggio - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare (di minoranza) Oleggio Grande: "L’annuncio congiunto di Uniti per Oleggio e Fratelli d’Italia, che lascia intendere un percorso di avvicinamento scopo matrimonio, non ci sorprende. È dal 2019 che è evidente quanto UPO non rappresenti il centrosinistra: la lista presentata alle scorse elezioni aveva già imbarcato nomi da sempre di destra, nella ricerca di un consenso personale per il capofila che non è arrivato. Oleggio Grande è nata quando le divergenze con il gruppo di Ferrari sono diventate evidenti e insanabili. Differenze di modalità di lavoro: non siamo quelli che hanno lavorato puntando al potere, che alimentano costantemente polemica e conflitto, che usano gli attacchi personali come modalità di espressione. E differenze di contenuti: la nuova alleanza ora si vanta di un "senso pratico" che sembra essere un modo per nascondere le precedenti fratture, alla ricerca -di nuovo!- di un posto in poltrona. La Nuova Alleanza dice che siamo ideologici, sottointendendo un apprezzamento negativo nei confronti di Oleggio Grande: in realtà il nostro è un impianto solido, un contesto preciso all’interno del quale ci muoviamo che ci dice cosa ci sembra lecito e cosa non ci sembra lecito fare, che fa riferimento ai valori della nostra Costituzione, a partire dall'antifascismo. Alle alleanze "contro", basate su opportunità del momento (ma chiamiamolo pure opportunismo) preferiamo le idee, le proposte, la costruzione. Abbiamo fondato il nostro gruppo di lavoro su rispetto, partecipazione, ricerca di soluzioni e non di colpevoli. E la nostra presenza all'opposizione in Consiglio è stata improntata in questo modo. Nemmeno noi abbiamo apprezzato il lavoro di questa amministrazione (espressione diretta, a loro stesso dire, delle due precedenti guidate da Marcassa): ma anziché attaccare le persone nella maggioranza abbiamo messo in discussione le (poche e confuse) idee e lavorato sui contenuti. Abbiamo presentato interpellanze e mozioni, organizzato incontri aperti davvero a tutti, favorito il dialogo con la città in ogni iniziativa. Il raddoppio ferroviario, il mai realizzato Poliambulatorio, il consumo di suolo in vista del nuovo Piano Regolatore, lo scandalo dell'inutile Palazzetto che distruggerebbe la Pezza, la sicurezza: sono temi che abbiamo affrontato noi per primi, senza trascurare i diritti, la violenza contro le donne, le scuole. Una città è fatta di persone, non solo di strade e buche. Intendiamo continuare su questa strada, guardando a un nuovo quinquennio che ci vedrà politicamente più organizzati e ancora più convinti di poter aggregare e rappresentare il (vero) centrosinistra. Lasciamo la bagarre e l'astio a chi, in assenza di proposte, si avvia a cercare voti “in tutto il globo terracqueo”, spostandosi ora (finalmente) verso quella destra che evidentemente trova più attraente, almeno al momento. A chi li ha votati credendo fossero altro va il nostro invito a pensarci con attenzione: i prossimi mesi saranno illuminanti. Vedremo presto se è sesso mercenario o vero amore".