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Pd ed M5S in merito al Garante dei detenuti

Domenico Rossi e Gianna Pentenero

Torino - «Per oltre un decennio, il Garante regionale Bruno Mellano ha svolto il proprio ruolo con autonomia, rigore e competenza, nel pieno rispetto del mandato conferito dalla legge: quello di tutelare i diritti fondamentali delle persone private della libertà, come previsto dalla Costituzione, dalle convenzioni internazionali e dalla normativa nazionale» hanno dichiarato Domenico Rossi e Gianna Pentenero. «Le accuse di una "militanza ideologica" che gli vengono rivolte da FDI, rilevano che l'unica ideologia in campo è quella della destra che fa della logica del capro espiatorio il proprio campo di battaglia. Mellano ha portato avanti un lavoro di ascolto, mediazione, monitoraggio e denuncia delle tante criticità che attraversano le nostre carceri: sovraffollamento, carenza di personale, accesso ai servizi sanitari, suicidi, episodi di violenza, marginalità. Un lavoro apprezzato non solo in ambito accademico e giuridico, ma anche da operatori del settore, associazioni e istituzioni indipendenti» ha proseguito Domenico Rossi. «Il Garante non è – né deve essere – il rappresentante della Polizia Penitenziaria: questo compito spetta ad altre figure e autorità dello Stato o ai sindacati. Confondere i piani, o pretendere che il Garante "equilibri" i diritti dei detenuti con quelli degli agenti, significa snaturarne la funzione e minarne l'indipendenza. Il rispetto dovuto a chi indossa una divisa non può mai tradursi in un attacco a chi esercita una funzione di garanzia nei confronti dei soggetti più vulnerabili del sistema» ha aggiunto Rossi che ha proseguito «capisco che per Fratelli d'Italia l'autonomia e l'indipendenza del Garante possano essere un problema, infatti hanno nominato una persona che è stata già un'assessora per il loro partito e poi candidata al consiglio regionale, ma non eletta. Per noi, invece, l'indipendenza resta un valore imprescindibile. Ringraziamo Bruno Mellano per il lavoro svolto con serietà e coraggio in questi anni difficili. E continueremo a batterci affinché la funzione non venga piegata a logiche di parte o a ideologie di un singolo partito, anche se temporaneamente di maggioranza».

"Ingiustificabile, scorretto e totalmente fuori da ogni logica l'attacco dei consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Ravello e Riva Vercellotti nei confronti dell'ormai ex Garante dei detenuti della Regione Piemonte, Bruno Mellano. Gli esponenti dell'ala più estremista della Giunta Cirio, superando ogni limite, hanno deciso di puntare il dito contro una figura che in questi anni ha lavorato con attenzione e professionalità per tutelare i diritti delle persone private della libertà personale. Bruno Mellano ha ricoperto questo incarico con equità, dimostrando ogni giorno la sua autonomia e la sua indipendenza dal governo regionale di turno. Il comunicato stampa diffuso dagli esponenti di Fratelli d'Italia - che accusano Mellano di scarsa attenzione verso le figure che lavorano in carcere - è pretestuoso ed insensato. Il garante ha sempre operato nei confini e nel rispetto del suo incarico, che è quello di tutelare i diritti dei detenuti. La Destra plaude oggi alla nomina di Monica Formaiano, promettendo di cambiare pagina e di archiviare "l'unilateralità militante". Proprio loro che hanno deciso di conferire l'incarico ad una figura di riferimento del partito, in barba alla richiesta pubblica firmata da 24 garanti ed ex garanti sulla nomina di una personalità capace di garantire indipendenza e libertà, senza alcuna subordinazione al potere politico.  Invece di lanciarsi in invettive sconclusionate, Fratelli d'Italia si preoccupi di far funzionare le carceri, visto che fanno capo al governo centrale. Tutto ciò è semplicemente vergognoso". Questo il commento di Sarah Disabato - Capogruppo regionale M5S Piemonte, Alberto Unia - Consigliere regionale M5S Piemonte e Pasquale Coluccio - Consigliere regionale M5S Piemonte.