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ROSSI E PENTENERO (PD): «ABBIAMO LOTTATO FINO ALL’ULTIMO MA IL CENTRODESTRA HA DECISO DI ALZARE LE TASSE»

Torino - La maggioranza di Cirio e Meloni ha approvato un aumento dell’IRPEF che colpirà lavoratori e pensionati con redditi tra i 15.000 e i 50.000 euro con aumenti fino a 106 euro all’anno. A sancirlo è stato il voto di oggi in Consiglio regionale che Domenico Rossi, segretario regionale del Partito Democratico, e Gianna Pentenero hanno così commentato: «Ci siamo opposti con forza, costringendo la maggioranza a restare in Commissione anche di notte e nel primo weekend di agosto. È la prima volta che accade nella storia del Consiglio Regionale, ma non si sono fermati e hanno scelto di portare avanti l’aumento delle tasse per i cittadini piemontesi. Ma anche noi non ci fermeremo e porteremo avanti una campagna capillare per informare i cittadini sulle conseguenze di questa scelta sulle buste paga e sulle pensioni».

«Il presidente Cirio, nel suo intervento finale, ha parlato di tutto, riproponendo ancora una volta le vicende del passato, solo per cercare di deresponsabilizzarsi. Ma l’aumento resta, così come una visione diversa della società», aggiungono i consiglieri.

«Abbiamo votato contro un assestamento di bilancio che riteniamo iniquo: se chiediamo sacrifici al ceto medio, non possiamo continuare a fare sconti a chi guadagna di più» prosegue il segretario dei dem che aggiunge «Noi abbiamo fatto delle proposte che sono state ignorate o accolte in maniera del tutto insufficiente. Proposte concrete e di buon senso: rafforzare la lotta all’evasione e chiedere un contributo a chi ha fatto grandi profitti sfruttando risorse pubbliche come acqua e suolo, o a chi opera nel settore della logistica e dell’e-commerce. Ma la destra, evidentemente, ha preferito tassare lavoratori e pensionati anziché far entrare nelle casse dell’ente milioni di euro che avrebbero potuto rafforzare servizi fondamentali come la sanità».

«Grazie al nostro lavoro ci sarà maggiore attenzione per le persone non-autosufficienti, i voucher per le borse di studio e la violenza economica di genere, ma le minime aperture della maggioranza sono del tutto insufficienti - aggiunge Pentenero -. Continueremo a batterci per una fiscalità più giusta, per alleggerire il carico su lavoratori e ceto medio, perché chi genera grandi profitti sul nostro territorio contribuisca equamente alla fiscalità generale e per contrastare con più decisione l’evasione, a partire dal mancato pagamento del bollo auto.

«Parliamo di circa 70 milioni l’anno di tasse non riscosse per quanto riguarda il bollo auto e di una cifra totale accumulata negli anni di circa 325 milioni di euro. Una cifra impressionante, soprattutto se pensiamo che a subire l’aumento dell’Irpef saranno soprattutto i lavoratori dipendenti. Pagare meno è possibile,  solo se  pagano tutti» conclude Rossi.