Il regalo più raro: credere nel futuro di qualcuno

Trecate - (i.p.) Regalare cultura è un gesto silenzioso, ma potentissimo. Nell’immagine di quel piccolo dono custodito tra le mani che trovate su questo giornale c’è già tutto: la cura, l’attesa, il futuro che si lascia intravedere. È un regalo diverso dagli altri. Perché sappiamo bene come finisce con molti doni di Natale: li scartiamo, li guardiamo un istante, e il giorno dopo sono già in un cassetto o su un ripiano, dimenticati. A volte spariscono addirittura subito, perché non ci somigliano, non ci parlano, non ci emozionano.

Un regalo culturale, invece, non si nasconde. Rimane. Una certificazione digitale, un percorso di orientamento, l’iscrizione ad una Triennale o ad un Master non sono oggetti che si toccano, ma direzioni: aprono strade, danno coraggio, riportano una persona verso sé stessa. È come dire: “Io ti vedo. Credo nelle tue possibilità, anche in quelle che ancora non riconosci.”

In un mondo che consuma tutto troppo in fretta, la cultura è l’unico dono che non perde valore: si moltiplica. Cambia chi la riceve, lo aiuta a ritrovare un senso, a immaginare possibilità nuove. È lo spirito profondo di DI.ESSE, dove ogni storia viene ascoltata con attenzione per diventare un percorso su misura, perché orientare significa prima di tutto accompagnare qualcuno a riconoscersi.

E oggi questo dono è ancora più accessibile: agevolazioni per i lavoratori della PA, offerte dedicate agli under 23, costi contenuti che rendono possibile ciò che altrove appare lontano. Nessun’altra università, telematica o tradizionale, propone un ingresso così sostenibile verso un futuro nuovo.

Forse è questo il vero senso del Natale: regalare qualcosa che non si consuma, che non svanisce appena spenti i riflettori delle feste. Regalare cultura significa regalare tempo, fiducia, consapevolezza. Significa mettere nelle mani di qualcuno la cosa più preziosa che abbiamo: il domani.

Per ulteriori info:  tel. 342 6212110.