Novara - «Sono molto felice di essere qui a Novara, un club dalla grande tradizione e storia. Quello che mi auguro è di esserne all’altezza». Sono le prime parole “novaresi” di Sanja Malagurski (presentata questa mattina presso la sede societaria di piazza Martin Luther King), da pochi giorni campionessa d’Europa con la maglia della sua Serbia: «Vincere un titolo così importante in casa rappresenta sicuramente un’emozione incredibile e un grande motivo d’orgoglio. Ho ancora negli occhi la festa e penso di aver bisogno ancora di un po’ di tempo per realizzare in pieno quanto accaduto». Umile, ma già grintosa e determinata come si compete a un talento del suo calibro: «Appena atterrata, la prima cosa che ho voluto fare è stata andare in palestra per conoscere le mie nuove compagne. Mi hanno accolta benissimo, facendomi sentire subito a mio agio. Sono convinta che con l’apporto di tutte potremo andare molto lontano, d’altra parte se sono venuta a Novara è per vincere». Come ha sempre fatto nelle sue avventure straniere: in Slovenia prima, in Romania e Serbia poi. «Non sarà facile, lo so, perché il campionato italiano è ancora il più competitivo e prestigioso del mondo. So, però, che ce la possiamo fare. Io? Sono pronta per scendere in campo e non vedo l’ora».
Non dovrà aspettare tanto, almeno a giudicare dalle parole del suo allenatore Gianni Caprara: «Sono molto felice di avere a disposizione un’atleta come Malagurski, prototipo perfetto di quelle che sono le atlete che fin qui abbiamo cercato per la nostra squadra, ovvero giocatrici giovani e dotate di un grande talento, desiderose di crescere e migliorare. Quando in campo? Beh già domenica, sarà lei a sostituire Katarina Barun fintanto che non sarà al 100%». Per quanto riguarda la stagione, l’allenatore biancorosso alza l’asticella ma mette anche in guardia da facili entusiasmi: «L’obiettivo, come era già l’anno scorso, è quello di crescere e di migliorare. Questo significa anche fare un passettino in più rispetto a quanto fatto nella scorsa stagione e di conseguenza, tra i nostri obiettivi, inserisco la qualificazione a una coppa europea, ma anche la qualificazione per le finali di Coppa Italia e riuscire a ripetere l’esperienza della semifinale playoff dello scorso anno. Attenzione, però, che non sarà facile: il campionato sarà fin più equilibrato dell’ultimo, con ben otto squadre che potrebbero ambire a conquistare il titolo». Tra queste, il tecnico emiliano inserisce Modena, prima avversaria delle asystelle: «Sono una squadra esperta, infarcita di grandi giocatrici: non possono nascondersi, lottano per vincere il titolo. Noi? Se manterremo alto il livello di attenzione e quello di entusiasmo, possiamo giocarcela alla pari: con Modena come contro chiunque altro».