Novara - La soddisfazione e l'orgoglio del presidente del gruppo bocciofilo novarese, Roberto Carfora: "Ci sono società sportive, nel nostro caso bocciofile, blasonate e avvezze alle vittorie, agli allori, ai titoli regionali e nazionali. Ci sono centri bocciofili di antichissima tradizione (Torino, Cuneo, Genova) in cui hanno giocato campioni del passato e che tutt'oggi ospitano i grandi giocatori del presente. Ci sono strutture all'avanguardia, bocciodromi coperti funzionali e attrezzati che permettono il regolare svolgimento dell' attività boccistica tutto l'anno. Ci sono sponsor che investono grandi cifre per costruire squadre formate dai giocatori più forti del momento. E poi ci sono le piccole realtà, i centri dislocati, periferici, di confine, a poca distanza di km dai quali parlare di bocce volo è quasi un oltreggio allo strapotere numerico della raffa, dove le strutture mancano, dove l'attività agonistica locale si è ridotta all'osso e il numero di giocatori si è assottigliato drasticamente. Certo nel passato le cose andavano diversamente: tante società, alcune delle quali hanno disputato competizioni importanti (la Novarese Siti, La Boccia che negli anni '70 hanno partecipato al famoso trofeo Martini di serie A, la Mezzetti Belletti e Casalbetrame che in tempi più recenti hanno disputato il campionato di società di categoria) e tanti giocatori di alto livello (Radice e Torgano su tutti, Naccari, Brusati, Spagnoli, Saini, Berto), tanti giocatori di buon livello che pure sì sono distinti a livello regionale e nazionale nelle categorie C e D. Ma da almeno 10 anni le cose sono cambiate e il movimento si è ridotto all'osso. Ma qualcuno strenuamente resiste: società che si reggono sulla passione e l'instancabile dedizione di poche persone illuminate che portano faticosamente avanti l' attività, si prodigano, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista organizzativo, affinché rimanga in vita il nostro sport, affinché una cinquantina di appassionati (perché questi siamo rimasti) possa ancora cimentarsi nella nostra disciplina. E ieri, dopo tanta febbrile attesa, abbiamo vissuto emozioni uniche, sensazioni indescrivibili che ci ripagano di tutto l'impegno profuso in questi giorni, mesi e anni e ci riportano ai fasti del passato. Siamo campioni d' Italia a coppie di categoria B! L'impresa è riuscita a due dei nostri atleti più rappresentantivi, Alain Borella e Manuel Lituri!"
Il Trecatese, classe 1989, e il novarese doc, classe 1988, hanno messo in riga 32 formazioni, provenienti da tutte le regioni italiane in cui si pratica ancora la specialità volo nel contesto ospitale e ben organizzato di Riva Trigoso, frazione di Sestri Levante. La competizione per i novaresi è iniziata sabato 5 luglio alle ore 10, quando, inseriti nella poule 1, hanno aperto le danze contro la formazione locale della rapallese, composta da Pomeri e Barbieri. La partita è stata a senso unico e si è conclusa con il punteggio di 13-2.
La seconda fatica si è disputata nel primo pomeriggio di sabato. Avversari gli alessandrini della Familiare, Aimone e Bagnino. Anche questa volta l' incontro è stato dominato dai nostri portacolori e si è concluso con un perentorio 13-1.
Gli ottavi di finale hanno visto i novaresi scontrarsi con il tandem veneto della mitica società Pedavena (Belluno). Il match, che dopo i primi tiri sembrava volgere abbastanza facilmente dalla nostra, si è rivelato particolarmente ostico, complici alcuni errori del nostro bomber Borella. La calma e la determinazione nei momenti decisivi di Lituri hanno però permesso di portare a casa l'incontro e di qualificarsi per i quarti di finale.
Alle 21 di sabato la partita dei quarti, valevole dunque per staccare il pass per il podio, ci ha opposto alla fortissima coppia della cellese, Murialdo - Ferrero, autori fino a quel momento di prove maiuscole. In questa circostanza però Alain è stato perfetto: tutte colpite a tiro e tutto utili a punto. Partita da incorniciare e accesso alle semifinali.
Nella giornata di domenica, dopo una notte di tregenda, le gare si sono spostate al coperto. Manuel e Alain hanno affrontato la coppia della Rivarese, composta da Nevelli e Zanin. Partita a fasi alterne, con alcune buone giocate ma anche alcuni errori, che si è conclusa a tempo scaduto sul punteggio di 8 a 6 per i nostri e ingresso nella tanto agognata finalissima.
A questo punto la mente non poteva che tornare a quel ormai lontano 2019, quando Borella e Lituri avevano disputato la loro prima finale ai campionati italiani a coppie di B a Spilimbergo. L'epilogo, ahinoi, non fu positivo e con tanta amarezza dovemmo accontentarci di un secondo posto, lusinghiero ma frustrante.
I fantasmi del passato sembravano riaffiorare anche quest'anno fino a 20 minuti dal termine della partita finale. Gli avversari, Giunipero e Guaschino, portacolori della bocciofila San Candido, sembravano destinati a bissare il titolo conquistato ad Alessandria due anni fa, in quanto conducevano con autorevolezza, autori fino a quel momento di una prova perfetta, per 11-3.
"Poi San Gaudenzio - prosegue Carfora - lo spirito del nostro amato Re Biscottino, i numi tutelari delle bocce novaresi, la determinazione dei nostri e il calo degli avversari hanno prodotto l'inaspettabile: una rimonta che ha dell'incredibile per come si è concretizzata (9 punti in tre tiri) e il sogno che si è trasformato in dolce, strana, ormai insperata realtà: 12-11 per noi e siamo campioni d'Italia! Abbracci, lacrime e tanta, immensa gioia. Le bocce spesso sono incomprensibili e il destino, a volte, sembra aver già scritto il suo inconfutabile verdetto molto prima che tutto si avveri. Pur consapevoli, da sportivi quali ci riteniamo di essere, che questa volta esso abbia davvero vegliato sulle nostre giocate fino all' epilogo finale, pensiamo di non far torto a nessuno se, con un pizzico di presunzione, sentiamo di meritarcelo, per le tante volte che le cose non sono andate esattamente come dovevano, per l'impegno e la dedizione che mettiamo quotidianamente in campo e fuori, ma soprattutto per lo straordinario spirito di squadra e di amicizia che siamo riusciti a creare in questi anni. Grazie a tutti per il sostegno in presenza e a distanza e arrivederci a un prossimo grande traguardo (ormai ci abbiamo preso gusto!) per le bocce novaresi".