Share |

I SOMMELIER FISAR IN UNGHERIA ALLA SCOPERTA DEL TOKAJ

Novara - Sarebbe interessante sapere quanti di voi conoscono la differenza fra il Tokaj ed il Tocai. Sembra un gioco di parole, ma non lo è affatto. La differenza c’è ed è abissale. Per scoprirla, un gruppo di sommelier della Fisar (Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori), delle delegazioni di Milano, Novara e Vercelli, hanno deciso di recarsi in viaggio in Ungheria, dal 19 al 22 maggio scorsi, e lì hanno potuto scoprire quale storia, quale complessità di terreno, di lavorazione, di passione, diano origine al vino passito forse più famoso al mondo e le cui notizie risalgono addirittura al 1700. Si tratta naturalmente del Tokaj Ungherese, ottenuto dai vitigni furmint, hárslevelü e sárgamuskotály (o muscat lunel), che è possibile apprezzare anche singolarmente nella loro versione secca, con degli eccellenti risultati. La realizzazione di questo viaggio di formazione è stata affidata ad un’organizzazione ungherese, specializzata in viaggi a tema, per mezzo della quale è stato possibile visitare cantine, conoscere e conversare con enologi, fare passeggiate in vigna e, naturalmente degustare svariati prodotti dell’enologia ungherese, cominciando dai bianchi e rossi secchi del Lago Balaton, fino ad arrivare agli eccellenti Tokaj, in tutte le loro espressioni.
Essendo dei sommelier, i nostri amici non si sono naturalmente accontentati di conoscere i vini, ma hanno voluto apprezzarli in abbinamento alla gastronomia ungherese e ciò è stato possibile attraverso i pranzi e le cene, organizzati in ottimi ristoranti di Budapest, Esztergom e Tokaj, dove la competenza degli chef si è sposata sapientemente con quella dei sommelier locali, dando vita ad indimenticabili esperienze sensoriali.
Addirittura un pranzo si è svolto nelle cantine di una cattedrale, adibite a museo del vino, con enoteca e ristorante annessi. Davvero una chicca! Per completare questo intenso, ma interessantissimo viaggio, la visita guidata di Budapest ha lasciato tutti incantati, soprattutto alla sera, quando la città e tutti i suoi ponti sul Danubio si illuminano creando degli effetti davvero suggestivi. “E il Tocai?”, dice Marina Zarinelli, promoter del gruppo. “Provate a scoprirlo da soli”.