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La nebbia ci salva

NovaraTerza trasferta in una settimana ed ennesima agonia non solo calcistica. La partita di oggi, domenica 13 dicembre, ha dato risalto più che altro all'incapacità societaria di risolvere anche il più semplice dei problemi; se aggiungiamo poi la quasi rassegnazione della tifoseria, possiamo dire che quest'anno saremo in tanti a non mangiare il panettone. La parola che più mi viene spontanea è vergogna; vergogna presidente, vergogna allenatore, vergogna giocatori! Complice, probabilmente, questa pandemia che ha portato tanti problemi, i tifosi non hanno la forza di reagire, di gridare la propria indignazione per un'avventura che rischia di sparire dopo più di 100 anni. Nella storia tanti problemi, tanti proprietari dal portafoglio sigillato, ma mai si è rischiato così tanto come quest'anno. De Salvo avrà avuto tanti difetti, il primo era il carattere, ma con lui mai ti saresti trovato in circostanze così preoccupanti; ecco perché una semplice partita in casa del nulla calcistico si trasforma in un'esecuzione senza possibilità di revisione.

Il Novara si presenta in campo con un 4-4-2, schema che evidentemente dopo Piacenza il mister riteneva più funzionale. Il primo tempo passa in fretta, la Pergolettese ci crede di più rispetto ad un Novara che preferisce controllare, ma ne viene fuori una prima frazione di gioco praticamente inutile. Dopo pochi minuti dall'inizio del secondo tempo qualcuno sveglia Marcolini, che si accorge che quei due là davanti non hanno capito molto su cosa devono fare. Doppio cambio, fuori Zigoni e Panico, dentro Gonzalez e Lanini. Al 55' quello che ti aspetti; confusione nella nostra area ben sfruttata da Villa, gol per la Pergolettese e noi cominciamo a rivivere incubi pesanti. Marcolini si toglie il piumone e cambia schema, 3-4-3, Cisco, Gonzalez, Lanini; a questo punto ti aspetti un attacco prepotente, invece passano ancora loro, al 69' conclusione di Varas, 2-0 per loro. Marcolini cambia ancora, 4-3-1-2 e arriva quella che è l'unica conclusione del Novara degna di nota, al 76' tiro al volo di Pablo che si infrange sul palo e infrange le nostre possibilità di un qualunque risultato decente. Non finisce qui, all'87' rigore per la Pergolettese, che Lanni riesce a parare, impedendo cosí al risultato di essere ancora più frustrante.

Adesso comincia una settimana pesante per tutti con decisioni importanti; si partirà quasi certamente con una penalizzazione che, vista l'attuale posizione in classifica, ci porterebbe direttamente in zona playout. Bel risultato per chi si è presentato con proclami di grandi imprese;  l'unica impresa, al momento, è il quasi fallimento, che comunque è un grande risultato. Il popolo Novarese che ha pagato per vedere la partita, ringrazia la nebbia: questa volta ci ha salvato, ci ha impedito di vedere l'indecenza in campo, perché con l'altissima definizione di Eleven Sport sembrava di vedere una partita di 50 anni fa... vergogna su tutta la linea. Ma per fortuna la Novara calcistica è circondata da tante persone che guardano al gioco in forma marginale. La Curva, in questo fine settimana, si è impegnata in una delle tantissime opere benefiche che nella sua storia li ha visti protagonisti. Nell'arco di pochi giorni è stata istituita una raccolta fondi per l'acquisto di giocattoli destinati al Polo Oncologico Pediatrico del Maggiore di Novara. Il difficile anno che stiamo vivendo non ferma il cuore della Curva, non ferma questi ragazzi che, al contrario di tante cariche, non lo fanno per soldi ma lo fanno perché questa é la nostra città e questi bambini malati sono i nostri bambini. 

Domenica prossima si giocherà finalmente in casa, contro l'ennesimo rivale storico, l'ennesimo nemico che visto il periodo cercherà di farci un antipatico sgambetto: la Pro Patria verrà qua per vincere... Sveglia Novara Calcio!

Maurizio Ciniello - Ultras Novara