Novara - La settimana si apre col silenzio stampa deciso dalla persona che dovrebbe pagare i conti, dico dovrebbe perché ancora non si sa se ne abbiano abbastanza per pagarli questi benedetti conti. Nella storia calcistica, soprattutto italiana, il silenzio stampa viene usato come ritorsione nei confronti degli organi di stampa e contro la tifoseria. Può essere una soluzione; in passato ha funzionato. Ci abbiamo vinto il mondiale dell'82 con questa soluzione, ma qualcuno dimentica che non stiamo giocando un mondiale ma uno squallido campionato di serie C e che noi non siamo la nazionale ma il Novara Calcio. Con tutto il rispetto del caso, ma in panchina non abbiamo Bearzot, ma un perfetto sconosciuto messo lì per chissà quale motivo. Dalla partita di oggi possiamo notare dei cambiamenti, per prima cosa il 4 - 4 - 2, che se possibile qualche risultato l'ha dato, una partita sempre e comunque confusa ma con attacco e difesa che oggi sembrano 2 mondi distanti come l'intelligenza e l'ignoranza. Ci vogliono 10 minuti per vedere un tiro in porta e il primo è del Piacenza; un tiro dalla sinistra dell'area ben respinto da Lanni. Il Novara non sta a guardare e al 25' su passaggio di Panico, Collodel da solo davanti alla porta non sbaglia, 1 - 0 per noi ma non passa molto e il Piacenza pareggia, direi meritatamente; il primo tempo si chiude qui. Al 61' Zigoni si ricorda di essere un giocatore di calcio e la infila, ma anche in questo caso il Piacenza non molla e pareggia praticamente subito con Maio e anche in questo caso pareggio meritato. Al 74' Cisco viene abbattuto in area piacentina e trova un insperato rigore, tira Panico e ci riporta in vantaggio. Partita finita? E no, il nostro destino è la sofferenza, infatti, dopo neanche 2 minuti, il Piacenza raggiunge l'ennesimo pareggio; difesa novarese completamente in bambola e Pedone segna il 3 - 3 che chiude la partita. Forse con uno stadio pieno nessuno avrebbe notato la scarsità in campo, 6 gol avrebbero divertito chiunque, ma con gli spalti vuoti si può solo guardare la partita e capire la realtà delle cose. Siamo partiti per puntare alle B e ci dobbiamo guardare le spalle per non trovare la D; un allenatore che praticamente dichiara disperazione e paura, giocatori che sono in piena linea con questa dirigenza; direi una situazione imbarazzante, come imbarazzante è il silenzio di squadra e società. Domenica si giocherà con la Pergolettese, altra squadraccia da eterna serie C. Serie C speravamo di averti lasciato per sempre, invece siamo ancora qua, ma non dovevamo vederci mai più...
Maurizio Ciniello - Ultras Novara